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Uno dei più più prestigiosi editati in Italia, diventato «pezzo» da collezione. Il 26 ottobre a Varsavia il «Calendario Di Meo 2014»dal titolo «Memoria e Futuro»

La fascinosa città polacca nei quadri
di Bernardo Bellotto e negli scatti di Massimo Listri

VARSAVIA – Sabato 26 ottobre, in Polonia, al Museo Nazionale di Varsavia, sarà presentato alla stampa il «Calendario Di Meo 2014», uno dei più prestigiosi editati in Italia, di volta in volta affidato ad artisti di fama nazionale ed internazionale, e dunque diventato «pezzo» da collezione. In concomitanza con la presentazione del calendario, il Museo Nazionale di Varsavia inaugurerà una importante mostra sul Guercino.

L'edizione 2014 porta ancora la firma di Massimo Listri, uno dei più grandi maestri contemporanei dell'immagine, già autore del calendario 2013 dedicato alle Chiese di Napoli.

Nell'edizione 2014 del «Calendario Di Meo», a confronto la Varsavia dei quadri di Bernardo Bellotto e quella, contemporanea, «catturata» da Listri: due maestri ed una città che s'incontrano tra «Memoria e futuro» (questo il titolo del calendario 2014), la cui illustrazione sarà affidata al critico d'arte Vittorio Sgarbi.

Da anni, tradizione vuole che il calendario sia dedicato ad una città dalle grandi tradizioni culturali. Varsavia è dunque l'ultima «meta», indicata dall'imprenditore-mecenate Generoso Di Meo, dopo Parigi, Madrid, New York e Marrakech.

Dietro quella che è una meritoria operazione culturale ci sono, per l'appunto, i Fratelli Di Meo e la loro azienda vitivinicola, conosciuta in tutto il Mondo per le produzioni di eccellenza.

Ma perché proprio Varsavia ?
«Dei Paesi dell'Europa centro-orientale usciti da una lunga e crudele dittatura – spiega Generoso Di Meo, anima della «Di Meo Vini e Arte», l'associazione che promuove il calendario – la Polonia è la nazione che, grazie all'impegno ed al buon governo dei suoi uomini politici, all'uso mirato dei fondi europei, è l'unica nei paesi dell'Est ad aver raggiunto un notevole sviluppo economico, che ha attirato anche l'interesse di importanti holding europee ed americane.
Ma Varsavia – aggiunge Di Meo – è anche una città che sta vivendo profonde trasformazioni: ricche e curiose gallerie d'avanguardia, teatri di ricerca, nuovi musei, come quello, originale, del neon, o quelli di arte contemporanea. Allo stesso tempo non dimentica il passato: i musei dedicati a due glorie polacche, Chopin e Marie Curie; il Museo degli Ebrei che qui vissero la ferocia disumana del regime nazista; quello dell'Insurrezione; il Castello Reale; il Museo nazionale, i palazzi costruiti negli anni Cinquanta che oggi testimoniano le tendenze di una architettura di regime non priva di fascino.

Varsavia è il cuore – conclude Di Meo – il simbolo di una nazione ricca di storia e di passione, di amore per la libertà e per la cultura, città proiettata nel futuro, ma non immemore della nobile tradizione culturale del passato vissuta con animo forte, unica luce negli anni bui della dittatura. Ed è motivo di commozione ricordare Gustav Herling che nell'esilio napoletano ha sempre tenuta per i suoi connazionali accesa la fiamma della speranza, della libertà, del riscatto».

I calendari delle passate edizioni hanno raccontato i dipinti inediti del Museo di Capodimonte ispirati al mondo del vino; gli acquarelli di A. Creswell, un grand tour nell'Italia più segreta, ma non per questa meno affascinante; i bozzetti preparatori della colonna del vino, la scultura realizzata da Ivan Theimer per la piazza centrale di Bordeaux; le lettere ed i numeri di Lello Esposito portate a New York; le strade di Napoli e Madrid viste da Guido Albi Marini attraverso l'uso di sofisticati mezzi tecnologici; la Pompei di Giustino Chemello che ne recupera la realtà più nascosta; gli stupendi sipari creati da Giuseppe e Gustavo Mancinelli per il Teatro San Carlo di Napoli ed il Teatro Politeama di Palermo; gli acquarelli di Stefano Ussi e Cesare Biseo creati per il libro di De Amicis dedicato al Marocco; le icone berlinesi di Angelo Bucarelli, dodici protagonisti della Repubblica di Weimar tra ironia e mito; e nella scorsa edizione le Chiese di Napoli, chiuse al culto per ragioni di sicurezza o in via di restauro, fotografate con stupenda sensibilità da un grande artista Massimo Listri.

Per consultare i calendari delle precedenti edizioni consultare il sito www.dimeo.com

P.S. – I Giornalisti delle testate nazionali (carta stampata, portali d'informazione, Radio e Tv) interessati a partecipare alla presentazione a Varsavia, sono pregati d'inviare una mail a press@vittoriosgarbi.it, entro e non oltre il 30 agosto 2013

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