“Masturbarsi è come mangiare e vomitare; usare a vuoto una funzione vitale di grande nobiltà”
Un sacerdote, che è anche medico, sul blog “Come Gesù” del sacerdote, che è anche scrittore, Mauro Leonardi, mi ha stupito con discorsi di questo tipo: “Due persone omosessuali che vanno a letto assieme, vanno contro la Verità e quindi commettono grave peccato”. E quale sarebbe la Verità stabilita dal sacerdote medico? La verità è la legge naturale (amore tra un uomo e una donna). Se un omosessuale va contro la legge naturale, pecca gravemente. Intanto si potrebbe osservare che la natura genera milioni di persone omosessuali, e quindi per gli omosessuali la loro natura è quella d’esser tali, e la loro Verità è amarsi tranquillamente. Ma lasciamo perdere questo discorso, e vediamo che cosa succede se applichiamo il ragionamento del sacerdote medico in altri ambiti. Il parto naturale, essendo appunto naturale, è la Verità. Tutte le donne che praticano il parto indolore, vanno contro la Verità e quindi peccano gravemente. Che nei miei polmoni entri ossigeno è naturale, quindi Verità. Fumando una sigaretta, vado contro la Verità e quindi pecco gravemente. La legge naturale mi spinge ad unirmi alla persona che amo. Non unendomi alla persona che amo vado contro la Verità e quindi pecco gravemente. La legge naturale mi spingerebbe a sposarmi e a mettere al mondo tanti pargoletti. Facendomi prete, non mi sposo e non metto al mondo pargoletti. Vado contro la Verità e quindi pecco gravemente. Si potrebbe continuare per un pezzo, ché Sono mille le cose “contro natura” che facciamo continuamente (farmaci, apparecchiature mediche che procrastinano il “tramonto naturale” e via di seguito), e nessuno si sogna di dire che pecchiamo. Stranamente Gesù non ha detto una parola contro certi esseri “contro natura” come gli eunuchi… Eppure l’occasione l’aveva avuta. Io, sull’esempio del sacerdote, potrei stabilire un’altra grande Verità: gli uomini possono andare contro la legge naturale sempre che non rechino danno al prossimo, sempre che non limitino la libertà del prossimo. Il sacerdote va contro questa Verità e quindi pecca.
Ma i discorsi sconcertanti del sacerdote medico non finiscono qua. Ha scritto: “Masturbarsi è come mangiare e vomitare; usare a vuoto una funzione vitale di grande nobiltà”. Qui cadiamo non nel ridicolo ma nel grottesco e quindi mi sono rifiutato di commentare.
Renato Pierri