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MA CHI E’ ‘STO MATTEO RENZI ?

Oggettivamente, anche al di là delle sue idee “fresche” rispetto ai soliti ragionamenti triti e ritriti della classe dirigente del Pd (al quale fa parte per poi prendere le distanze quando gli conviene) ho la sensazione che il Sindaco di Firenze abbia più visibilità politica di tipo mass-mediatico rispetto a ciò che invece l’attuale situazione politica del partito gli richiederebbe di veramente importante in ordine ad un auspicabile tranquillità del quadro politico-istituzionale: insomma, detta tutta e per intero, io giudico Renzi come soggetto che sa “incantare” per la sua faccia giovane, per il suo manierismo di facciata, ma anche perché, sfruttando le deboli performances dell’attuale suo partito, riesce senza fatica alcuna ad inflazionare le pagine dei giornali, i palinsesti televisivi e quant’altro. Insomma, gli Italiani che lo ascoltano e lo vedono, ormai abbondantemente lontani da una politica fastidiosa ed infastidente, si lasciano tentare da un nuovo venticello politico che ha la sola forza di far cadere qualche foglia secca… Ciò che è recriminabile e fortemente stigmatizzabile, da parte di Renzi, è che egli sfrutta un malessere già esistente all’interno del suo partito per far emergere se stesso a danno della sua stessa compagine, tenendo calda contestualmente la poltrona di sindaco di Firenze e preparando, nel contempo, il suo prossimo ruolo. Si sa infatti che un soggetto, quando riesce ad istituzionalizzarsi una volta, poi ha di fronte a se un sentiero tracciato, abbastanza facile, tant’è che gli Italiani sono poi costretti a sopportare all’infinito certi marpioni a circa 20.000 euro al mese.

Detto questo, ho la sensazione netta che Renzi in questo momento non stia affatto aiutando il suo partito, attivandosi per una necessaria ed urgente nomina del segretario, ma pensi solo e soltanto alla poltrona di primo-ministro, danneggiando in primis il Pd che, da una eventuale spaccatura, ne pagherebbe le conseguenze lo stesso Sindaco di Firenze..

A mio avviso, molto “meritatamente” per Renzi, si fa per dire.

Ma questo, è un modo furbescamente vigliacchino di fare politica, tanto da dover annettere ancora importanza al “vecchio” sistema. Ovviamente se onesto e strategicamente pulito. Non certo alla Renzi !

ARNALDO DE PORTI

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