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Decreto “del fare”: la lettura critica/interpretativa dell’Ufficio Studi nel Dossier n. 6/2013

Le norme in materia di giustizia, già oggetto di un documento CNF consegnato in commissione giustizia alla Camera con riflessioni critiche e proposte di modifica; ma anche le disposizioni in materia di imprese e cittadinanza.

E’ stato pubblicato sul sito del CNF il Dossier n. 6/2013 dell’Ufficio studi, che contiene una lettura critica e interpretativa degli interventi sui temi di maggior interesse per l’Avvocatura e le altre professioni contenuti nel decreto legge 69/2013.
Nel Dossier, tra gli allegati, è pubblicato anche il testo coordinato e aggiornato del decreto legge con gli emendamenti approvati in sede di conversione parlamentare.
Premettendo una riflessione critica sulla circostanza di intervenire in materia di giustizia con un decreto legge, non ravvisandosi i necessari requisiti di necessità e urgenza e la opportunità di interventi organici e discussi preventivamente con gli operatori, il Dossier analizza norma per norma, anche con tavole sinottiche e testi coordinati, per suggerire le modifiche necessarie, alcune già contemplate nel parere della commissione giustizia della Camera (Newsletter CNF n.155 e poi accolte negli emendamenti approvati dalle commissioni affari costituzionali e bilancio (vedi Newsletter CNF 156).
Si suggerisce così di individuare criteri più dettagliati per la determinazione dei processi ai quali destinare i 400 giudici ausiliari per lo smaltimento dell’arretrato; di coordinare le norme sul tirocinio presso gli uffici giudiziari con la legge 247/2013 sul tirocinio forense, coinvolgendo i Consigli dell’Ordine; di stabilire con maggiore certezza i criteri di scelta dei magistrati assistenti in Cassazione ma sopratutto di richiamare i magistrati fuori ruolo per garantire una piena operatività dell’organico in magistratura a fini di efficienza del sistema e di sopprimere la norma sulla conciliazione giudiziale, che collide con la garanzia di imparzialità del giudice.
Sui temi delle misure a tutela del credito, il Dossier fa il punto sugli effetti della tardiva costituzione dell’opponente alla luce degli interventi normativi e giurisprudenziali dell’ultimo anno, e suggerisce di interpretare la norma sulla provvisoria esecutività del decreto ingiuntivo nel senso di consentirne la pronuncia da parte del giudice nel corso di tutto il processo.
Sulla mediazione si esprime netta contrarierà per un ritorno “secco” all’obbligatorietà, ricordando che la giustizia convenzionale per costituire alternativa alla giurisdizione effettiva e rispettosa dei diritti delle parti non può che essere volontaria. E si rimette al Parlamento e alla legge ordinaria un intervento di più ampio respiro sull’istituto.
Nella seconda parte del Dossier si analizzano la norme in materia di impresa (indennizzo da ritardo nel processo amministrativo-zone a “burocrazia zero”- il foro per le società con sede all’estero-le modifiche al concordato preventivo).
Soprattutto con riguardo a quest’ultimo tema, il Dossier ritiene apprezzabili le modifiche introdotte alla luce della verifica del rischio “dilatorio” del concordato in bianco, già segnalato, e sottolinea la necessità che nella redazione dei necessari documenti sia imprescindibile l’apporto degli avvocati, come “filtro” alle reali esigenze dell’impresa debitrice.
Più in generale, nella materia della gestione della crisi di impresa, l’US suggerisce un ripensamento della filosofia di fondo che negli ultimi interventi ha indebolito le ragioni del creditore in misura tale da rischiare un boomerang per l’accesso al credito delle aziende.

Vai al Dossier n. 6/2013 Decreto del fare-Documentazione e analisi

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