X Seminario CISAT “L’Arteterapia e le Psicologie del profondo”. Si è tenuto con successo a Napoli

Nei giorni scorsi i è tenuto a Napoli il decimo seminario “L’Arteterapia e le Psicologie del profondo: un nuovo modello di psicoterapia psicodinamica”. A organizzarlo, con l’ Adesione della Presidenza della Repubblica, è stato il CISAT (Centro Italiano Studi Arte-Terapia) in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Napoli e con il Libero Istituto Universitario per Stranieri “F. De Sanctis”, ambedue fondati e diretti dal Prof. Roberto Pasanisi.
La sessione plenaria inaugurale ha avuto luogo presso l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, ubicato nel settecentesco Palazzo Serra di Cassano, mentre la prosecuzione del Seminario è avvenuta nella sala “Gabriele D’Annunzio”, sede storica dell'Istituto Italiano di Cultura di Napoli.
Il prof. Roberto Pasanisi, presidente della sessione inaugurale, ha portato il saluto ai presenti e delucidato la necessaria trasversalità nelle questioni che si intendono affrontare.
Ha passato poi la parola alla scrittrice prof. Antonietta Benagiano che ha rivolto a tutti un cordiale saluto ed espresso il suo grazie cum laude all’intellettuale poeta e scrittore prof. Roberto Pasanisi (nonché italianista, giornalista, editore e direttore di master all’Accademia di Belle Arti “Fidia”) per l’impegno fattivo con cui porta avanti molteplici attività.
Una cultura autentica in un tempo di culture ‘altre’ (ha detto la scrittrice), un tempo anche di pensieri orrendi e non ascolto, di anima da riappropriare attraverso forme di creatività con l’ausilio di esperti in grado di farla emergere. Anche la pagina letteraria (ha proseguito) è da sempre psicologica, sin da Omero e Gilgamesch, ma essa si offre più ‘lieve’, pur se trasuda complessità psichica come testimoniano certi romanzi del Novecento o i romanzieri russi dell’Ottocento.
Ha parlato poi del particolare rapporto figlia-madre nella sua ambivalenza e diversità da quello figlio-madre, pur nell’angoscia presente, ad esempio, in Pasolini; rapporto analizzato non tanto da Freud, soprattutto da psichiatre come Melanie Klein. Ha menzionato inoltre talune autrici, tra cui Irene Nemirosky, che hanno nelle loro opere affrontato quel tema, letto infine il suo “Dialogo da monologhi”, commentando l’ambivalenza drammatica e distruttiva ma rimarcando anche la generale complessità dell’inconscio, il suo sempre più diffuso manifestarsi estremamente negativo.
Sono seguite quindi le relazioni.
La psicologa-psicoterapeuta Piera Lilia De Rosa ha parlato dell’Associazione ContAnimare da lei fondata a Catania dopo che l’esperienza positiva della visione occasionale di un film da parte di un gruppo l’aveva indotta a portare avanti ragionate scelte di film con l’obiettivo di coinvolgere sempre più i presenti, quindi finalizzate a una possibilità di terapia collettiva che sta proseguendo con successo.
La dott.ssa Maria Teresa Fulco dell’Istituto Nazionale di Astrofisica di Capodimonte e del Corso di formazione in Scrittura Creativa dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli, attraverso la proiezione di immagini, ha proposto l’iter degli “infiniti mondi” dal big-bang, ha parlato di stelle e comete, letto anche e commentato talune interessanti pagine degli “Astronomica” di Marco Manilio.

A conclusione della prima sessione. il prof. Roberto Pasanisi ha, in una relazione dotta e molto significativa anche per la sua specificità, posto in rilievo l’importanza di un rapporto empatico ed equilibrato tra l’analista e l’analizzando sin dalla prima consultazione, che (ha ribadito) “è fondamentale per l’esito dell’analisi”.
Il suo discorso, ricco di relativi riferimenti (Freud, Bion, i Baranger, Winnicott …) ha evidenziato il pericolo di elementi disturbanti il setting analitico, le possibili resistenze da entrambe le parti, la necessità di una osservazione ‘da fuori’ perché l’analizzando possa giungere ad un disvelamento/riappropriazione della sua storia personale.
I vari interventi del pubblico hanno offerto la possibilità di un confronto fra idee rendendo ancor più interessante la sessione plenaria.
La seconda sessione è stata presieduta dalla prof. Antonietta Benagiano, saggista, poetessa e scrittrice (anche di opere teatrali). La prima relazione è stata dello scultore Giancarlo Ianuario, direttore dell’Associazione Nazionale Sociologi, il quale ha anteposto all’arte che, soprattutto nel nostro tempo, comunica negatività, l’ “in sé solare nell’arte”, espressione di un’armonia in oblio da far riemergere attraverso l’iter nel profondo.
La giornalista Carmen Petruzzi, docente anche di lingua italiana per stranieri, accogliendo quanto altrove è già da tempo in atto, ha proposto, anche con esempi, il superamento della didattica tradizionale attraverso il videogioco, ritenuto più adatto a suscitare interesse all’apprendimento nelle nuove generazioni, così diverse dalle precedenti.
La prof.ssa Maria Peruzzini, da decenni presenza dinamica nell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli, ha, nel fluire del pensiero estetico-filosofico-psicologico, nel suo iter dalla grecità alle ere successive sino alla contemporaneità, offerto una relazione concettualmente densa, molto interessante nelle connessioni intercorrenti tra arte, filosofia, psicologia, spaziante inoltre in pagine filosofico-letterarie significative al delucidarsi del pensiero nei vari ambiti.
Lo scrittore ing. Angelo Ruggeri ha, in una relazione particolarmente sentita, indotto a riflettere sul passato e soprattutto sul presente dalle problematiche più accentuate sotto ogni aspetto, dallo psicologico al sociologico, sino al degradarsi della vivibilità sul nostro pianeta ammorbato, al drammatico sguardo sul futuro.
La relazione della pedagogista clinica dott.ssa Loredana Sanna, partendo dalla inscindibilità di fùsis e psuché, è risultata una proposta di medicina alternativa a quella tradizionale, e in essa la floriterapia e la cromoterapia possono svolgere un ruolo significativo nella ricerca del benessere psico-fisico.
Il medico chirurgo Lucia Venuti, attraverso la proiezione di immagini, ha delucidato l’iter della teatroterapia da lei portata avanti ormai da lunghi anni in varie città italiane, rimarcando l’accoglienza da parte di scuole, oltre che di associazioni, come valida proposta alternativa per la riabilitazione dell’infanzia e dell’adolescenza in difficoltà.

Nella terza sessione, presieduta dallo psichiatra Fausto Russo, lo ‘scrittore benemerito’ dell’ICI, Giancarlo Carioti, si è soffermato sull’uomo visto come una creatura bio-simbolica, mentre la restauratrice Daniela Gazineo ha proposto il suo lavoro “Oltre l’incantesimo: l’arte di tornare”. La dott.ssa Daniela Morante del Policlinico Universitario “Federico II” di Napoli, invece, ha delucidato il ruolo dell’artista nella terapia di aiuto. Inoltre Giusi Negro dell’Istituto Circolo Virtuoso ha fatto comprendere le possibilità comunicative della musica; a lei hanno fatto seguito la consulente Anastasia Pascale, la musicoterapeuta Nadia Perfetto e lo pschiatra Fausto Russo che hanno evidenziato l’importanza della creatività nella terapia. Infine Giovanni Teresi, scrittore benemerito dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli, è tornato al pensiero di alcuni filosofi in relazione al linguaggio dell’arte, al suo segno e senso estetico.
Ricordiamo che il CISAT (Centro Italiano Studi Arte-Terapia), settore dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli fondato e diretto dal Prof. Roberto Pasanisi, si avvale di un Comitato scientifico internazionale, composto da: Margherita Lizzini, S Carter, Costantin Frosin, Antonio Illiano, Pasquale Montalto, Rossano Onano, Francesco Paolo Palaia Palaia, V. Paolillo, Vittorio Pellegrino, Robin Philipp, Nguyen van Hoan, Diane Vailer, W. Zuchowicz.
Per informazioni: C. I. S. A. T. -Centro Italiano Studî Arte-Terapia – Art-Therapy Studies Italian Center dell’ Istituto Italiano di Cultura di Napoli – ITALIAN INSTITUTE OF CULTURE IN NAPLES – via Bernardo Cavallino, 89 (“la Cittadella”); 80131 Napoli (Italia); tel. 081 / 546 16 62 – fax 081 / 220 30 22 – tel. mobile 339 / 285 82 43; e-mail: cisat@centrostudiarteterapia.org; sito: www.centrostudiarteterapia.org
Nella foto la saggista, poetessa e scrittrice Antonietta Benagiano.

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