“Dopo l’alluvione del 2 aprile scorso, in cui la Cario Editore ha visto praticamente rovinata la sua redazione e la tipografia dove stampa i suoi giornali, sono state tantissime le telefonate e le dimostrazioni di affetto da parte di tutta la collettività italiana”.Così scrive Alessandro Cario, che oggi, nell’annunciare la prossima riapertura della tipografia, ringrazia quanti hanno dimostrato solidarietà e offerto aiuto alla sua famiglia.
“Uno dei primi è stato Ricardo Merlo, nonostante gli impegni politici e il momento straordinario che si viveva in Italia dopo le elezioni: ci ha telefonato, mettendosi a disposizione per qualsiasi aiuto alla Cario Editore”, scrive Cario.
“Tra gli altri ad averci chiamato – prosegue – anche Irma Rizzuti, presidente delle Lega delle Donne Calabresi e rappresentante del Governo della Cittá di Buenos Aires, la Presidente del Comites di Buenos Aires, Graciela Laino; il Rappresentante del Maie e neo Presidente di FEDIBA, Dario Signorini; i tre conduttori dei programmi radiofonici più famosi tra la collettività, José Conde, Antonio Occhiato e Antonio Morello; e diversi dirigenti delle associazioni non solo d’Argentina ma di tutto il Sud America”.
“Insomma, – continua Cario – vogliamo ringraziare tutti quanti hanno chiamato la nostra famiglia, inviando il loro appoggio disinteressato e la loro solidarietà, organizzando, addirittura, un evento per raccogliere fondi da destinare alla riparazione e all’acquisto delle macchine. Approfittiamo di questa occasione per comunicarvi che tra poco saremo in condizioni di riprendere la stampa abituale del giornale, grazie alla pronta soluzione operativa delle macchine tipografiche. Semplicemente, Grazie!”.