Vomero: Ritorna a funzionare l’orologio di piazza Vanvitelli

Capodanno: “ Finalmente, dopo oltre cinque mesi di fermo “

Grande soddisfazione viene espressa da Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, che, da tempo, con numerosi interventi e sollecitazioni, ha condotto una vera e proprio battaglia perché l’orologio storico di piazza Vanvitelli, le cui lancette erano ferme dal dicembre dell’anno scorso, riprendesse a funzionare. Finalmente, dopo oltre cinque mesi, l’orologio, una volta riparato, ha ripreso a scandire il tempo dei vomeresi

“ Peraltro non era la prima volta che l’orologio si fermava – ricorda Capodanno – Un lungo fermo di circa un anno, per tutto il 2008, caratterizzo, ad esempio, i lavori per il ripristino. Alla fine, a gennaio del 2009, finalmente fu riposizionato nella sua sede storica, all’angolo tra la piazza e via Scarlatti, rimesso totalmente a nuovo, seppure con diverse modifiche nel quadrante, non da tutti gradite “.

“ Notoriamente i vomeresi sono molto affezionati a questo orologio che da decenni scandisce la vita del quartiere – afferma Capodanno -. Insieme alla palma che adornava l’aiuola centrale e che, attaccata dal punteruolo rosso, è morta tre anni addietro, ha sempre rappresentato un punto di riferimento caratterizzante per gli abitanti della collina “.

“ Lo storico orologio, emblema della piazza, fa parte degli undici orologi elettrici cittadini, ultimi rimasti dei 40, installati oltre 80 anni fa, per l’esattezza dal 1931, nelle strade di Napoli – ricorda Capodanno -. Gli altri sono collocati in via S. Lucia, in piazzetta Augusteo, al Museo, in via del Sole, in piazza Cavour, in via Filangeri, in via Mezzocannone, a Montesanto, in via Diaz e in via Duomo “.

“ Questi orologi all’epoca denominati “ Impianti dall’ora unica “ per il fatto che segnavano sincronicamente la stessa ora in tutti i punti nei quali erano dislocati, erano stati installati su progetto varato dall’Ente Autonomo Volturno e su disegno dell’ing. Ventura, con la fusione delle colonne in ghisa eseguita dalla fonderia di Capodimonte di Enrico Treichler – continua Capodanno -. Ciascuno di essi aveva una propria illuminazione particolare intorno ai quadranti, sicché era possibile leggere l’ora anche a notte inoltrata “.

“ Nei bombardamenti dell’ultima guerra se ne persero buona parte – ricorda Capodanno -. Dopo che i restanti erano stati ripristinati intorno al 1947, negli anni successivi, per la mancanza dei necessari pezzi di ricambio, furono di nuovo fermati. Solo nel 1997, dopo le proteste dei cittadini , l’amministrazione comunale, alla quale erano stati trasferiti gli orologi, affidò la manutenzione ad una ditta privata che provvide a rimetterli in funzione “.

Negli anni passati lo stesso Capodanno aveva lanciato l’ipotesi di affidare a privati la manutenzione di tali impianti, offrendo in cambio la possibilità di pubblicizzare la ditta interessata, così come si fa da un anno a questa parte per le aiuole e più, in generale, per il verde pubblico a Napoli.

“ Sono convinto – conclude Capodanno – che molti operatori del settore sarebbero interessati a questo tipo di affidamento, evitando i lunghi fermi che hanno caratterizzato la vita di questi impianti storici negli ultimi lustri “.

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