“Oggi non scriviamo, come tutti sranno facendo del processo Ruby, perche’ i giudici sono soggetti soltanto alla legge, ai codici penali e civili, e’ amministrata nel nome del popolo e non della politica e tutti i cittadini ivi incluso i politici, hanno il diritto alla difesa in un aula di un tribunale, con il dovuto contradittorio e non in piazza o seduti davanti ad una telecamera”
L’ attuale crisi non e’ solo economica, come i politici vorrebbero inculcarci dopo averla casuata, ma e’ la nostra democrazia ad essere profondamente in crisi istituzionale, la causa risale al 1970. Prima del 70 le competenze locali erano delle province e comuni, un sistema che tra l’ altro permice il boom economico). Il parlamento rappresentava il potere legislativo, mentre l’ Esecutivo manteneva l’unità di indirizzo politico ed amministrativo, promovendo e coordinando l'attività dei ministri; in altre parole era si’ parte integrante del potere legislativo, ma solo propositivo. Con l’ introduzione della questione di fiducia, contraria all’ articolo 94 della nostra Costituzione:” Ciascuna Camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale.
Anche se e’ il Capo dello Stato che esamina e autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del Governo, una volta in Parlamernto il voto contrario di una o di entrambe le Camere non importa obbligo di dimissioni. Questo era ed e’ per evitare che gli Esecutivi prendessero piu’ poteri del Parlamento sovrano, con l’ introduzione della questione di fiducia, l’ ordinamento di tutto il potere legislativo e’ cambiato, il consiglio dei ministri puo’ decretare e varare leggi ( cosidette) ad personam, ricattando la maggioranza di governo. Prima del 70 potevamo chiamarla semplicemente legislatura, con un Parlamento rappresentatvo eletto democraticamente e un governo propositivo e amministrativo, come in tutte le democrazie moderne. Oggi c’e’ chi vorrebbe cone il sottoscritto un ritorno alla democrazia rappresentativa, partecipativa e diretta, e’ c’e chi e’ intenzionato andare avanti con un sistema incostituzionale di delegittimazione del Parlamento, passando dalla legislatura alla governatura, dove il Premier avra’ poteri assoluti.
Carlo Zaga