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A Bologna un testimonial d’ eccezione promuoverà  la campagna a favore del 5 per mille per i Ricercatori dell’ Alma Mater, il commento della Cinti

La vice responsabile dell' Italia Dei diritti per la Scuola e l' Istruzione: “I diversi contributi portati nell' organizzazione dell' evento prossimo con Guccini, insieme agli altri momenti che seguiranno e completeranno la campagna in oggetto, fanno da cornice e racchiudono un concetto fondamentale: la ricerca è davvero il motore delle nostre vite, il supporto indispensabile all' efficiente funzionamento della nostra società, e i numerosi settori attraverso i quali il duro lavoro degli studiosi si estrinseca, vanno ugualmente promossi e posti al centro degli interessi di chi è tenuto a corrispondere fondi adeguati e decidere con criterio le priorità cui non far mancare in alcun modo ossigeno”

Roma, 8 maggio 2013 – Lunedì 13, alle ore 21, il cantautore Francesco Guccini sarà ospite nell' Aula Magna di Santa Lucia in occasione della proiezione del docufilm “Francesco Guccini. La mia Thule”. La campagna di quest'anno dell' Alma Mater a favore per il 5 per mille avrà dunque un testimone d' eccezione, e la serata di lunedì prossimo di fatto si inserisce nell'ambito di due appuntamenti organizzati dall' Ateneo bolognese per incentivare i contribuenti a devolvere il suddetto contributo all' Università felsinea. I fondi verranno impiegati per finanziare le borse di studio degli iscritti ai dottorati di ricerca. Il secondo evento riguarda invece l' apertura straordinaria prevista per l' 11 giugno di Palazzo Poggi, sede del Rettorato, e del museo connesso. I cittadini potranno farvi visita dalle 17:30 alle 24, in compagnia dei ricercatori dell' Alma Mater in veste di guide, e degli allievi del Conservatorio con la loro musica. Il Rettore Ivano Dionigi, in conferenza stampa ha dichiarato: “Mi piacerebbe che si avesse l' impressione che la città incade l' Ateneo, sarebbe bene fare attenzione e fermarsi a pensare al saldo anagrafico, culturale ed economico” prodotto a Bologna dall' Alma Mater. E poi con riferimento alla serata di lunedì aggiunge: “E' l'occasione perchè la città restituisca all' Ateneo un pò di quello che riceve”. Un dato certo è che lo Stato stenta ad erogare i fondi: gli ultimi pervenuti sono relativi alla dichiarazione dei redditi del 2010 e sono stati interamente utilizzati per le spese inerenti 8 borse di studio a favore di dottorandi (ognuna costa 53000 euro). Quelli che sono sono stati definiti, non a caso, i “motori di ricerca” dell' Alma Mater, cioè i giovani ricercatori, completano la campagna per il 5 per mille attraverso la realizzazione di video ed interviste pubblicate sul portale dedicato dell' Università, e raccontano ciò di cui si occupano e di quanto sia importante la loro attività di studio e ricerca. Il Prorettore Dario Braga spiega l'utilità della scelta del 5 per mille ai ricercatori affermando che “in un colpo solo finanziamo la formazione, la ricerca e i giovani. E continua: “Ogni anno mettiamo in gioco 600 dottorati di ricerca e in questo momento sono 1800 i giovani ricercatori che studiano nei nostri dipartimenti”.

Luana Cinti, esponente dell' Italia Dei Diritti e vice responsabile per la Scuola e l' Istruzione al riguardo commenta: “A favore della ricerca, e pertanto di un intervento sapientemente pianificato da parte dello Stato in suo favore, non c'è campagna più utile e significativa di quella di chi si mette direttamente in gioco e, come hanno fatto i ricercatori bolognesi in accordo con il Rettore, raccontano sè stessi nella propria quotidianità, il proprio impegno e la motivazione che li spinge ad andare avanti nonostante tutto. I diversi contributi portati nell' organizzazione dell' evento prossimo con Guccini, insieme agli altri momenti che seguiranno e completeranno la campagna in oggetto, fanno da cornice e racchiudono un concetto fondamentale: la ricerca è davvero il motore delle nostre vite, il supporto indispensabile all' efficiente funzionamento della nostra società, e i numerosi settori attraverso i quali il duro lavoro degli studiosi si estrinseca, vanno ugualmente promossi e posti al centro degli interessi di chi è tenuto a corrispondere fondi adeguati e decidere con criterio le priorità cui non far mancare in alcun modo ossigeno. L'idea di devolvere il 5 per mille ai giovani ricercatori è un modo per suggerire e renere ancor più evidente la necessità di premiare costantemente una attività il cui sviluppo sarà la ragione stessa della crescita e dell' arricchimento di una realtà civile da tutti i punti di vista, sia che parta dall' Alma Mater di Bologna, sia che abbia origine nelle altre realtà accademiche del panorama nazionale, nelle quali tanti bravi ricercatori attendono di poter mettere a frutto i propri talenti, di lavorare a specifici progetti con la sicurezza di portarli a termine, dotati di giusti ed indispensabili strumenti ed in funzione della collettività tutta. L'idea di un contributo simbolico, che parte dai cittadini del territorio nel quale è nata e si è accresciuta l' Università, e si indirizza al mondo della ricerca, è sicuramente positiva, poichè coinvolge la città rendendola partecipe di un impegno complessivo e fondamentale al tempo stesso, per creare un futuro ai ragazzi e alle generazioni che seguiranno, ma anche per promuovere il messaggio che senza formazione non si va avanti”.

Ufficio Stampa Scuola e Istruzione

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