LA QUESTIONE DEL LAVORO

Da un punto di vista della nostra Costituzione il lavoro dovrebbe garantire pari dignita’ sociali a tutti i cittadini. Con piu’ della meta’ del mondo lavorativo che a malapena riesce ad arrivare alla fine del mese e il 12% di disoccupati, festeggiare il lavoro e’ un po’ come gabbare lo santo.

Per la Carta dei diritti/dovere il lavoro e’ un dititto fondamentale e inviolabile, la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni per renderlo effettivo, ed ogni cittadino ha il dovere di svolgerlo, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, una attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.(art. Cost. 4)

Io sarei pronto a festeggiare il lavoro se la politica per la prima volta della storia Repubblicana promuovesse le condizioni per renderlo effettivo per tutti, oppure che Silvio Berlusconi, come spesso ha promesso in campagna elettorale, domani creasse 3 milioni di nuovi posti di lavoro. Il lavoro va tutelato, garantito e potenziato dalla Repubblica, invece di farne simbolicamente una festa nazionale.

Carlo Zaga

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