Dalla prossima settimana, l’Esecutivo Letta sarà nelle condizioni d’essere operativo. Dopo la “fiducia” parlamentare, della quale non possiamo dubitare, la XVII Legislatura sarà in grado di procedere nel guazzabuglio delle questioni italiane. I politici, bontà loro, si sono tesi la mano. Forse, la Penisola non sarà sommersa da un’economia che, ora, appare tempestosa. Bene; 21 i Ministri di cui 7 donne. Nomi nuovi, accanto a quelli già noti. L’obiettivo prefissato è la salvezza del Bel Paese. Almeno, tutti lo sperano. Il fatto che 1/3 dei Guardasigilli siano donne, ci conforta ed il “rosa” è un colore che risulta dalla sapiente miscelazione tra il “bianco” ed il “rosso”. Insomma, almeno sulla carta, le premesse della Governabilità sembrerebbero non mancare e l’opposizione, ridotta al lumicino, dovrà assumere atteggiamenti meditati. Perché, in caso contrario, a quel Paese potrebbero essere indirizzati altri. E nel firmamento politico italiano non sono proprio pochi quelli che ci sono già andati. Le cariche istituzionali, a nostro parere, sembrano ben ponderate e con tutte le garanzie per una buona riuscita i cui effetti, però, avranno bisogno di un certo tempo per dare concreti risultati. I mali d’Italia si sono cronicizzati ed una cura d’urto potrebbe essere più insidiosa della stessa patologia della quale conosciamo le più recondite cause. Diamo, di conseguenza, al Primo Ministro Letta il tempo per concedere alla sua squadra le posizioni migliori per poter garantire il meglio. Avremo cura di studiare bene i nomi dei Sotto Segretari che, nel nostro io, dovranno avere un ruolo più preponderante di quello attuale. In autunno, tempo politico permettendolo, andremo a presentare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la nostra proposta di un Ufficio per le Politiche Sociali degli italiani Nel Mondo (UPSIM); con la premessa che tale struttura non avrà nulla da spartite col Ministero degli Affari Esteri (MAE). Ipotizziamo, assai più semplicemente, uno scambio di consegne tra il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) ed il novello UPSIM. Che si presenterà come una struttura assai contenuta negli uomini ed altamente competente per i problemi che interessano i milioni di Connazionali nel mondo. Sarà un’successiva occasione, se l’Esecutivo avrà la “forza” di portare nelle Aule parlamentari un progetto che avevamo focalizzato già dal 2005. Tra poche settimane, invece, saranno note le linee di programma del Governo. Ci si misurerà nei primi segnali di Fiducia parlamentare. Insomma, si comincerà a scaldare i “muscoli” per dare al Potere Legislativo una sferzata di sano ottimismo che proprio ci mancava. L’augurio resta quello: avanti Letta! Il Paese ha estremo bisogno di fatti. Di promesse e parole se ne sono sprecate anche troppe.
Giorgio Brignola
