LE OTTO FATICHE DELL’ ARCOREANO PER CAMBIARE ROTTA INSIEME A LETTA

” Mentre la politica si impantana, si fa del male e ci fa del male, noi avvertiamo la necessità e l’urgenza di cambiare rotta per ridare alle famiglie e alle imprese la fiducia e la forza di andare avanti in una situazione economica davvero difficile” (parole Sue)

Mentre, io, penso che il Parlamento ( e in piena coscienza) dovrebbe esaminare accuratamente l’ efficacia le otto proposte del PDL, condizionate alla formazione del nuovo governo.

1): “l’abrogazione dell’Imu sulla prima casa, sui terreni e sui fabbricati funzionali alle attività agricole e la restituzione degli importi versati nel 2012”.

Io credo ( e sono d’ accordo per una tassa comunale) che una forma di finanzialento fiscale sugli immobili e’ applicabile, altrimenti i comuni, si troverebbero in serie difficolta’ nel garantire i servizi cociali ed economici pubblici. Abrogando l’ IMU completamente e con la restituzione di quella gia’ pagata del 2012, lo Stato si trovera’ con un ammanco nelle casse di circa 8 miliardi, otto miliardi che occorre recuperarli in un modo o nell’ atro. Occorre altresi’ “ammortizzarla”, ossia esentare le categorie sociali con non o basso reddito.

2): “ La revisione dei poteri di Equitalia, con particolare riferimento alle sanzioni, alle maggiorazioni di interessi e ai meccanismi di rateizzazione”

Alleggeri i poteri di Equitalia significa anche e sopratutto meno entrate, meglio la creazione di una commissione d’ inchiesta di verifica sul suo operato.

3) : “Il riconoscimento alle imprese – per le nuove assunzioni a tempo indeterminato di giovani, disoccupati e cassintegrati – di una detrazione (sotto forma di credito d’imposta) per i primi 5 anni dei contributi relativi ai lavoratori assunti, nonché l’esenzione, per questi ultimi, dall’IRPEF sul salario percepito”

L’ imprenditoria e’ in crisi, l’ unici incentivi sono 1) ripagare gradualmente i loro crediti accumulati in tanti anni con l’ amministrazione pubblica. 2) ritornare alle formazioni professionali gratuite anche per gli adulti.

4) : Il passaggio dalle autorizzazioni burocratiche ex ante ai controlli ex post, per quanto riguarda lo svolgimento di ogni attività di impresa”

Questo proposta viola l’ articolo 41 della Costituzione: “L'iniziativa economica privata è libera e non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. Occorrono leggi che velocizzano i controlli e le autorizzazioni. Faccio presente che se ci fossero state delle leggi piu’ severe sui controlli, la Casa dello Studente nell’ terremoto dell’ Acquila, non sarebbe caduta.

5) “l’abolizione dei contributi pubblici per le spese sostenute dai partiti e dai movimenti politici”

All’ Arcoreano farebbe molto comodo. Occorre prima fare una legge che cambi il modo con cui partiti e movimenti, raccolgono le sottoscrizioni e il finanziamento alla presentazione delle liste elettorali. Una proposta del genere funzionerebbe se le liste elettorali sono sottoscritte a livelli circoscrizionali e finanziate dai sottoscrittori. In questo modo ci saranno meno firme da raccogliere e contributi pubblici ridotti ai minimi indispensabili, se non a costo zero.

6) : “le norme per la riforma del sistema fiscale”

Qui, nessuno metterebbe in discussione una riforma del sistema fiscale. Questa e’ una riforma ( a mio modesto avviso) va fatta in collaborazione con la Corte dei Conti. Occorre garantire ulteriore entrate.

7) :”Le disposizioni di revisione della Costituzione per quanto riguarda l’elezione diretta del Presidente della Repubblica e il rafforzamento dei poteri del Presidente del Consiglio dei Ministri”

Su questa disposizione ne abbiamo scritte na miriade, in primis, bisogna sempre rispettare la volonta popolare, se il popolo abroga o non comferma un disegno di legge, o atti, o leggi. Queste non andrebbero piu’ ripresentate. E’ un po come se questo governo avvenire riproporrebbe un ritorno al nucleare rivisitato

8) : “Le disposizioni per la riforma della giustizia”

[ art. Cost. 28 ] I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici. I magistrati sono dei funzionari dellon Stato, come politici e gestori dell’ amministrazione pubblica. Occorre una legge equa per tutti i funzionari e i dipendenti dello Stato. Se il legislatore si “emana” una legge che danneggia lo Stato, che facciamo lo mandiamo al Quirinale? (parole Mie)

Carlo Zaga

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