CALCELLARE LA CIRCOSCRIZIONE ESTERA VALORIZZANDO DI PIU’ L’ ASSOCIAZIONISMO… (Bisogna ripartite dalla base)

Non so voi ma io ho sempre creduto che, dove in un pollaio ci stanno troppi galli non fara’ mai giorno. Intorno alle Circoscrizioni Estere si concentra un mondo di associazioni e rappresentativita’ sparse e partigiane. Io che vivo all’ estero da una (quasi) vita, non ricordo mai che due associazioni ( e sono migliaia) abbiano partecipato ai vari interventi fatti dai nostri 18 eletti all’ estero. Ricordo che addirittura un eletto del PD ( in questa ultima legislatura e’ stato eliminato dall’ elettorato) nel 2009 ebbe la sfacciataggine di sostenere che ad un suo intervento presero parte ben 700 persone, qunando tutti noi sapevamo che in quella sala cera posto solo per 300. Adesso se qualcuno chiedessero ai nuovi e vecchi eletti all’ estero, quente associazioni, circoli, comitati o federazioni. ci sono nelle loro ripartizioni, non ne avrebbero la pallida idea. ( a proposito dove risiedo ce ne sono registrate piu’ di 200). Nel mondo le rappresentanze di base ve ne sono a migliaia. Se veramente dall’ estero si vogliono riaprire i “cosidetti” ponti d’ integrazione tra le due culture, occorre calcellare la circoscrizione Estera valorizzando di piu’ l’ associazionismo, regolamentandolo in associazioni e federazioni di categorie, il tutto sotto l’ ombrellone dell’ UPSIM ( Ufficio per le Politiche Sociali degli Italiani nel Mondo, suggerito dall’ amico Giorgio Brignola). Bisogna ripartite dalla base.

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Carlo Zaga

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