Sulla scorta di fonti storico-documentarie, la nuovissima inchiesta, approfondita e sferzante, va a demitizzare un’altra consolidata storia di miracoli, visioni e profetiche rivelazioni, qual è quella dei pastorinhos di Fátima. Il libro è la disamina di
un caso originato da una religiosità immatura, sconfinante nella superstizione, e avallato dalla Chiesa, complice la curiosità suscitata negli anni
dalla figura di suor Lucia, la veggente superstite dei tre pastorelli, depositaria di un presunto messaggio segreto della Madonna. E’ un libro religioso, poiché è dal Vangelo che l’autore muove con rigore le sue argomentazioni.
Come a Lourdes, anche intorno a Fátima è sorto un gigantesco giro d'affari.
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Risvolto di copertina
Le Madonne delle apparizioni per alcuni aspetti si somigliano, per altri sono una diversa dall’altra, tutte, però, sono diverse da Maria, la madre di Gesù. Quella di Fátima, in particolare, era una Madonna cinica e crudele nelle sue richieste di assurdi sacrifici a tre creature innocenti, per la conversione dei peccatori. Una strana Madonna che avrebbe terrorizzato tre bambini con terrificanti visioni infernali. Una Madonna che, ossessionata dal pericolo bolscevico, si sarebbe preoccupata delle vittime del comunismo e non delle vittime del nazismo. Gli avvenimenti miracolosi che videro tristemente protagonisti i tre pastorelli, si situano, non a caso, nel periodo burrascoso e tragico in cui il Portogallo si trovava lacerato dalle conseguenze della Grande guerra e dai feroci contrasti con la Chiesa a causa della politica anticlericale del governo repubblicano. Renato Pierri ci spiega come il successo di Nostra Signora di Fátima non fu ostacolato ma, anzi, paradossalmente favorito dalla sua assoluta inattendibilità.
