“ Destano non poche perplessità e polemiche i tempi e le modalità, con i quali si stanno effettuando le operazioni di potatura dei platani nel quartiere collinare del Vomero – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. Innanzitutto sono sbagliati i tempi. Gli alberi sono già in piena fioritura e numerose foglie sono già spuntate. Queste operazioni, notoriamente vanno effettuate nel periodo autunnale ed invernale, quando la vegetazione è in letargo e non certo in primavera, quando gemme e foglie sono già presenti sui rami. Al riguarda l’ordinanza sindacale del Comune di Napoli n. 1243 del 29 giugno 2005, prescrive al punto 5: “E’ fatto divieto di effettuare interventi di potatura o governo delle alberature al di fuori dei periodi indicati nella tabella allegata. I lavori finalizzati all'eliminazione delle situazioni di pericolo possono essere eseguiti in qualunque periodo stagionale previa comunicazione da effettuare ai sensi dell' art. 47 del vigente Regolamento Edilizio “. Da osservare che per le piante in questione la tabella allegata prevede come epoca ordinaria d’intervento dal 15 ottobre dell’anno precedente al 31 marzo dell’anno seguente. Dunque, essendo le operazioni in corso attualmente in via Luca Giordano, iniziate dopo il termine del periodo indicato esse dovrebbero essere espressamente vietate, laddove non si riscontrassero situazioni di pericolo che dovrebbero però essere preventivamente comunicate “.
“ Inoltre – prosegue Capodanno – le piante vengono potate con tagli che appaiono indiscriminati, sicché i platani interessati stanno lasciando la forma di un albero per assumere in molti casi quella di scheletri inquietanti che, anziché abbellire le strade del quartiere, le rendono ancor più tristi e lontane dalla natura. Più che ad una potatura appare che si stia procedendo ad una capitozzatura con riduzioni drastiche delle chiome tali da far apparire le alberature più simili a pali o tralicci che non ad alberi “.
“ Queste operazioni – puntualizza Capodanno -, oltre che effettuarsi per tempo, andrebbero condotte con tecniche più moderne in modo da realizzare una potatura di qualità, come il tree climbing. Tecnica che consiste nell’arrampicarsi sulla pianta grazie a corde e poter lavorare e potare da una zona privilegiata, cioè dall’interno della chioma, e non dall’esterno come accade invece per potature effettuate da piattaforme aeree, come quelle che si stanno utilizzando in queste giorni al Vomero “
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