Si chiama come lei ed è sul web, con Yahoo per partner a fornire la piattaforma video, sia su Screen che su Lifestyle, nel primo caso per una vera e propria tv, nel secondo per inserti su moda, beauty, benessere e cucina, con un blog e la rubrica fotografica Look of the day, con gli outfit di maggior tendenza.
Simona Ventura a 48 anni si rimette in gioco e, dopo Rai e Sky, esce dall’etere ed entra nella “rete”, dando il via ad un progetto editoriale che include programmi video, interviste esclusive, blog e tanti altri contenuti per intrattenere e divertire ogni giorno gli utenti di Yahoo! Italia.
E’ euforica Simona e promette “cose mai viste”, come una esclusiva intervista a Nicole Minetti un reality sulla vita del suo cane, dal titolo “The beautiful life of Hugo”.
E, ancora, quattro nuovi contenuti alla settimana, tra cui “Cooking Simo”, web series tra la sit com e il programma di cucina insieme alla madre e alla sorella (che andrà in onda anche su Cielo dai primi di maggio), e “Fit Simo” per chi ama il fitness. Ventura cavalca una tendenza ormai consolidata da diverse star americane (Tom Hanks, Tina Fey, Ben Stiller) e, in Italia, da Maria De Filippi con la sua Witty Tv e noi ci chiediamo quando ci libereremo del suo modo di intendere spettacolo e comunicazione.
Secondo i Teleratti , il premio alle peggiori performance tv dell’anno, istituito o nel 2007 dal blogger Davide Maggio, nel 2012 Simona Ventura è stata la seconda peggiore dopo Belen, mentre nel gennaio scorso, Vittorio Zincone la definiva colei che più di ogni altro o altra ha attraversato tutti i continenti catodici (Tmc, Mediaset, Rai e Sky), la regina dell’ultra pop, che in nome dello spirito popolare televisivo si fa scivolare addosso qualsiasi critica.
Nel 2011, cacciata dalla Rai e prima di entrare in Sky, ebbe parole di fuoco per tutti i dirigenti della tv di stato, definiti incapaci e politicizzati. Ma gli risposero Massimo Liofredi, da lui definito “il peggiore” e Monica Setta che, secondo lei, si era fatta “scioccamente imporre”.
Il primo le rispose che la sua trasmissione, specie nell’ultimo anno, aveva avuto ascolti in calo precipitoso e uno scarso gradimento da parte del pubblico di Rai2, nonostante la massima libertà nella scelta dei coautori e dei collaboratori, fino al clamoroso 5% di share nell’ultima puntata andata in onda in prima serata e con in studio tutti i protagonisti dell’Isola dei famosi. Per cui se avessero tenuto la Ventura, Rai 2 avrebbe rischiato di divenire “negozio senza clienti”.
Quanto invece alla Setta, rispose stizzita: “ “Mi fa sorridere sentirmi dare della raccomandata da una come Simona Ventura che per anni ha avuto come agente Lele Mora, ora in carcere, e che nell’88, l’anno in cui io mi laureavo con lo storico del Pci Paolo Spriano, partecipava ad un concorso di bellezza”.
“Mi sembra – disse ancora l’agguerrita Monica – che l’unica epurata in Rai nell’ultimo anno sia stata io. Come si evince dalle recenti intercettazioni, a me, l’ex dg Mauro Masi tolse un programma di successo come Il fatto del giorno, mentre lo stesso Masi festeggiava con una telefonata ormai entrata nella leggenda la prima puntata dell’Isola dei famosi”. E aggiunse: “Ancora ieri mentre la Ventura era stata inserita nel palinsesto autunnale, io malgrado il direttore uscente mi avesse riproposta per uno spazio politico, sono stata cassata e non ho avuto la proroga del contratto di esclusiva che mi era stata garantita”.
Ora Simona si chiama fuori dal piccolo schermo e passa in rete, apre con un'intervista a Nicole Minetti il nuovo progetto web in cui presenterà la sua valenza di cuoca e la vita del proprio cane, che forse risulterà più interessante di quella dei “famosi” che ne hanno stabilito primato e caduta.
Mi fa un po’ di pena la Simona nazionale, con alle spalle amori naufragati (con Stefano Bettarini prima e con Gian Gerolamo Carraro poi), osannata ed affossata sugli schermi, ingiuriata da Corona che però è stato assolto in tribunale e che ha dovuto fare buon viso perché continuando per vie legali rischiava solo di danneggiare la sua immagine e la sua carriera che sono, in fondo, l’ordito e la trama di quanto possiede.