Il senatore socialista Fausto Longo eletto in America Latina con
riferimento alla ipotesi della eliminazione della Circoscrizione Esteri
dichiara di considerare tale eventualità un arretramento culturale prima
ancora che politico e sociale.
Un popolo che vive la propria italianità dentro e fuori dei confini della
madrepatria deve poter seguitare ad esercitare il diritto costituzionale al
voto, esercizio di democrazia e di partecipazione alle decisioni che
riguardano la res publica.
Il voto degli italiani all’estero è anche un formidabile mezzo per
riattivare un più vasto mondo di persone di discendenza italiana intorno
all’obiettivo della crescita dell’Italia e della italianità nei paesi dove
le nostre comunità ed i nostri concittadini si sono da tempo integrati. Il
voto all’estero è inoltre il legame importante delle nuove generazioni di
emigrati che ininterrottamente in questi anni seguitano ad uscire
dall’Italia, con la società italiana dalla quale spesso si sono dovuti
allontanare alla ricerca di un lavoro .
Votare con la massima garanzia di procedure trasparenti e con la totale
assenza di elementi perturbativi della personalizzazione e della
segretezza del voto è una precondizione essenziale ed imprescindibile. Le
procedure di voto possono essere riviste in modo da evitare con certezza che
si generalizzino casi quali quelli a suo tempo evidenziati dalla stampa.
Gli italiani all’estero non possono essere declassati a cittadini di seconda
categoria rispetto al diritto-dovere di poter votare per il proprio
Parlamento. Tornare indietro sarebbe un errore politico che non va fatto.
(santi news)”.
