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Interrogazione a risposta scritta

Al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Per sapere,
premesso che -:

la minoranza croata del Molise, dislocata nella provincia di Campobasso, nei tre paesini di Acquaviva Collecroce (Kruč), Montemitro (Mundimitar) e San Felice del Molise (Filič), è una delle molteplici minoranze linguistiche presenti sul territorio nazionale;

l'insediamento della storica comunità sul suolo italiano, che conta oggi circa duemila persone, risale al XV secolo, allorchè numerose famiglie provenienti dalla Dalmazia si insediarono, per ripopolarle, nelle terre molisane rimaste deserte a causa del terremoto del 1456;

la minoranza croata molisana è annoverata fra le dodici minoranze linguistiche riconosciute e tutelate dalla legge 482 /1999 “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche”, con la quale il nostro Paese ha inteso promuovere la valorizzazione delle lingue e delle culture facenti capo a minoranze storicamente presenti sul nostro territorio nazionale. Tale orientamento è stato formalmente ribadito in occasione della recente ratifica, da parte dell'Italia, della Carta della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, approvata a Strasburgo il 5 novembre 1992;

sussistono attualmente alcune criticità inerenti la realtà scolastica dei citati paesini, a causa della mancanza di un congruo numero di insegnanti che determina, per le realtà scolastiche di quella zona, la necessità di istituire le pluriclassi, considerate negative dai genitori ai fini dell'apprendimento. Tale situazione determina un’emorragia di studenti che si spostano verso sedi limitrofe – Monteciffone o Palata –, un elemento che lede il mantenimento dell’identità linguistico-culturale di quelle località, che per vicissitudini storiche hanno una tradizione fortemente legata al mondo croato;

difatti, la citata evasione di studenti verso altri istituti scolastici limitrofi rende difficile una seria impostazione dell'insegnamento della lingua croata ai sensi dell'art.4 della legge 482/1999, insegnamento che, peraltro, al momento è sovvenzionaro economicamente dal Ministero della Pubblica Istruzione croato;

i Sindaci di questi paesi, al fine di individuare una soluzione diversa per tutelare la minoranza a rischio di scomparsa, hanno convenuto sulla possibilità di promuovere la definizione di un plesso scolastico unico, quale ultimo tentativo di salvaguardia dell’identità culturale locale, un progetto ambizioso che richiederebbe l’apporto e il sostegno di sedi istituzionali di livello superiore;

occorre evidenziare che il numero di studenti attualmente iscritto negli istituti scolastici dei tre paesini è veramente ridotto: si tratta, in totale, di 16 alunni per la scuola dell'infanzia, 57 alunni per la scuola primaria e 11 alunni per la secondaria di primo grado. Glia altri potenziali utenti si recano infatti nei paesi limitrofi;

le norme sulla “riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace utilizzo delle risorse
umane della scuola”, previste dal D.P.R. n.81 del 20.03.2009 stabiliscono all’art. 10, comma 4, del citato DPR che nella scuola primaria il numero minimo di alunni per costituire una classe sia di 10; così come per la scuola secondaria di primo grado, l’art.11, 3 comma, prevede sempre il numero minimo di 10 alunni per costituire una classe singola;

in questo quadro di criticità per una realtà a rischio scomparsa, le istituzioni scolastiche coinvolte guardano con apprensione alla disciplina che tra breve sarà emanata in merito all'organico delle scuole in Italia :-

se sia a conoscenza di quanto evidenziato;

quali iniziative di natura normativa intenda avviare al fine di consentire alla minoranza croata di
Acquaviva Collecroce, San Felice del Molise e Montemitro di superare l'attuale impasse sul versante dell'istruzione scolastica, garantendo la possibilità di preservare e valorizzare le proprie tradizioni storico-linguistiche;

se ritenga opportuno adottare le opportune misure, anche di natura normativa, al fine di consentire, per le citate realtà, la possibilità di definire un plesso scolastico unico, al fine di ovviare al continuo depauperamento delle minoranza croata in Molise;

se ritenga opportuno in attesa dell'edificazione della scuola unica,adottare le opportune misure normative, da inserire nella circolare ministeriale in corso di emanazione, affinchè, in deroga all’articolo 10 ed all’art. 11 del D.P.R. 81/2009, sia consentito nei tre paesini sopraindicati classi formate con numero 5 di studenti sia per le primarie che per le secondarie di I° grado almeno per l’anno scolastico 2013/2014.

Aldo Di Biagio

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