L’ago della bussola politica è sempre più smagnetizzato

Qualche spettatore del Grande Bordello (intesa come confusione) della politica nostrana, potrebbe avere l'impressione che PD e PDL stiano prendendo tempo per rendere l'”inciucio” più digeribile possibile.
È sempre un'impressione, ma sembra che i due schieramenti politici stiano cercando “sinonimi” per definire azioni, progetti o pensieri politici iperbolici che alla fine porteranno, o porterebbero, a quella che viene definita “coalizione dalle grandi intese” oppure a “piani politici programmatici condivisi” il tutto, ovviamente, per il bene del Paese.
Anche il Presidente della Repubblica Napolitano, richiama alle “larghe intese”, ricordando il compromesso storico nel 1976, con il senso di responsabilità che contrassegnò le allora parti politiche in gioco. Ma erano altri tempi, i partiti erano rappresentativi di ideologie politiche consacrate non come oggi che assumono forma e sostanza a seconda degli interpreti che ve ne fanno parte.
In questo lungo e tormentato purgatorio politico e di vacatio di governo, il Movimento 5 Stelle si è tirato indietro, ai margini del vortice, creando anche qualche malcontento di alcuni grillini, votanti e votati, desiderosi di sfruttare una chance di leadership governativa. I grillini più integralisti, invece, hanno ribadito con orgoglio i concetti pre-elettorali, quelli che li identificano come una forza unica ed unitaria, scevra da compromessi ed inciuci, coerenti e soli. La domanda che si pone il popolo dei 5 Stelle è se pagherà questo atteggiamento o sarà autolesionista. Si vedrà. Intanto la loro solitudine li ha portati a presenziare le Camere parlamentari fino alla mezzanotte, per dare un segnale di dedizione al lavoro (delle Commissioni), per intraprendere l’attività legislativa, urgente ed imprescindibile per la vita del Paese.
Dall’altra, ci sono le altre due forze rimaste in campo a cercare di mediare e di arrabattare una coalizione che possa governare l’Italia, sempre più all’aderiva. Pd e Pdl, anche se antagoniste, stanno cercando di camuffarsi, cambiando forma, per cercare di incontrarsi su qualche punto per trovare un’intesa e per dire: “Ecco, anche noi la pensiamo in questo modo, per il bene dell’Italia” ergendosi a paladini della salvezza e della rinascita del Belpaese.
Che sia questo un alto senso di responsabilità politica prima ancor che civile, o sia una occasione per andare al Governo, by-passando una situazione davvero imbarazzante per la politica italiana, lo decideranno gli elettori, se non adesso, nelle prossime votazioni.
Ma intanto, e di questo bisogna darne atto, le parti politiche contrapposte, Bersani ed Enrico Letta da una parte e Berlusconi e Alfano dall’altra, continuano a rimanere fermi sulle loro posizioni riguardo l’ipotesi del governissimo. “Ti conosco mascherina”, ha affermato il leader del Pd riferendosi a Berlusconi. Anche noi, vi conosciamo. Che gran confusione, speriamo bene!

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