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Lesioni midollari e la sperimentazione di cure attraverso gli animali a Montecatone, il commento della Cinti

La vice responsabile dell' Italia Dei Diritti per l' Emilia Romagna: “Le persone cui il programma si rivolge sono state chiamate ad una difficile prova, il loro è un cammino spesso doloroso, che le ha costrette a fare i conti con una vita e con delle abitudini del tutto nuove, impensabili prima del trauma midollare subito. A partire da questo, pertanto, la compagnia e il fattivo aiuto degli animali inseriti nel progetto significherà molto per loro, come del resto testimoniato attraverso il racconto del vissuto di numerosi pazienti, rappresentando un elemento fondamentale per mezzo del quale essi verranno accompagnati nel reinventare e ridisegnare in maniera del tutto diversa la propria quotidianità e i momenti che la caratterizzano, comprendendo nel contempo quanto sia ingiusto rinunciare al valore della vita stessa e al contrario lottare per riappropriarsi del suo significato”

Bologna, 5 aprile 2013 – A Montecatone, in provincia di Imola, è stato avviato un progetto sperimentale che riguarda le persone colpite da lesioni midollari. Qui, operatori, medici e fisioterapisti sono pienamente consapevoli del fatto che in seguito ad un grave incidente cui segue una lesione del midollo da parte del paziente costringendolo su di una carrozzina, “si tratta di tornare ad essere padroni della propria esistenza”. E' quanto affermato da Orianna Monti, direttrice del Programma Vita indipendente presso il Montecatone Rehabilitation Institute. La presenza di animali quali cani, cavalli, delfini e conigli può davvero fare la differenza, poichè essi possono positivamente contribuire ad acquisire tale consapevolezza. Al riguardo è certamente toccante la storia della meticcia nera di nome Lulù che da sei anni accompagna con amore la sua padrona Alessandra Santandrea e le ha insegnato a vivere non percependo più un senso di inutilità. Si apprende che la pet theraphy risale all'800 ed è andata conquistandosi un riconoscimento anche nell' ambito legislativo. D' altro canto il problema rilevante resta quello della non disponibilità di sufficienti fondi per alimentarla, in quanto questo tipo di approccio terapeutico risulta andare oltre i livelli minimi di assistenza garantiti dalla sanità pubblica nazionale. Ad ogni modo, in un paio di giorni prenderà quota il progetto realizzato a Montecatone grazie all' accordo della Regione insieme all' Ausl, al Circondario imolese, all' ospedale e al Centro Sportivo italiano, ed avrà carattere sperimentale. Per sei mesi, e fino a settembre, saranno coinvolti gruppi di cinque o sei pazienti appositamente selezionati in base alla specifica disabilità e al tempo di permanenza previsto nel Centro, coinvolgendo pure coloro che risiedono a poca distanza dalla struttura. Esse svolgeranno esercizi di un certo tipo, utili alla riabilitazione, ma nel contempo faranno conoscenza degli animali che li affiancheranno (due border collie, un golden retriever, un meticcio, un hovawart e due jack russell), attribuendo così decisivo spazio all' ambito emotivo, inevitabile nel rapporto tra l'uomo e l' animale. Saranno certamente parte della terapia i giochi, e a condurre questa e i cani verranno chiamati gli operatori dell' associazione cinofila ChiaraMilla di Santa Maria Codifiume. Fin dalla nascita, veniamo a sapere, questi cani speciali vengono abituati a familiarizzare con i suoni e gli odori, pertanto ad utilizzare le caratteristiche che permetteranno all' animale di diventare perfettamente complementare ai nostri sensi, addirittura fino al punto di poterlo considerare una sorta di prolungamento dei nostri arti.

Luana Cinti, esponente dell' Italia Dei Diritti e vice responsabile per l' Emilia Romagna dichiara in merito: ” Come per l' approvazione della Legge, avvenuta in Emilia Romagna, che permetterà agli animali da compagnia di far visita ai propri padroni ricoverati presso le strutture ospedaliere nel corso di lunghe degenze o malattie di una certa gravità, anche il progetto sperimentale presso il Centro di Montecatone, a favore dell' impiego terapeutico degli animali appositamente addestrati per l' affiancamento di persone colpite da lesioni del midollo, merita una riflessione positiva ed una piena condivisione riguardo a modalità di approccio ed obiettivi. Le persone cui il programma si rivolge sono state chiamate ad una difficile prova, il loro è un cammino spesso doloroso, che le ha costrette a fare i conti con una vita e con delle abitudini del tutto nuove, impensabili prima del trauma midollare subito. A partire da questo, pertanto, la compagnia e il fattivo aiuto degli animali inseriti nel progetto significherà molto per loro, come del resto testimoniato attraverso il racconto del vissuto di numerosi pazienti, rappresentando un elemento fondamentale per mezzo del quale essi verranno accompagnati nel reinventare e ridisegnare in maniera del tutto diversa la propria quotidianità e i momenti che la caratterizzano, comprendendo nel contempo quanto sia ingiusto rinunciare al valore della vita stessa e al contrario lottare per riappropriarsi del suo significato. Animali e pazienti saranno coinvolti in un percorso a tutto tondo, che parte dall' esercizio ai fini della riabilitazione fisica, ma attraverserà il campo del gioco e della condivisione emotiva, promuovendo una forma di complicità speciale, fondamentale per entrambi. Operatori, medici e fisioterapisti saranno parte integrante di tale progetto, che ci si augura trovi un chiaro riconoscimento a livello nazionale e fondi a supporto, tenendo conto del mirabile impegno congiunto di cui si sono resi protagonisti la Regione e gli altri enti”.

Ufficio Stampa Italia Dei Diritti Emilia Romagna

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