Milano, 4 aprile 2013 – In applicazione della decisione n. 9/2012 del Consiglio di Stato in adunanza plenaria, il GSE ha comunicato recentemente la cancellazione dell’adeguamento Istat delle tariffe relative agli impianti fotovoltaici entrati in esercizio con il Primo Conto Energia (Dm 28 luglio 2005).
Riteniamo che si tratti di una decisione profondamente errata: l’operazione interpretativa del Consiglio di Stato (adottata nonostante due sentenze del Tar Lombardia e dello stesso Consiglio di Stato, di segno opposto) ha per effetto una sensibile riduzione retroattiva dei ricavi attesi che erano stati assunti nei business plan degli investitori. Misure simili sono anche state adottate da Spagna, Repubblica Ceca e Bulgaria.
La Commissione Europea, che proprio in questi giorni ha intrapreso un importante percorso di consultazione pubblica in merito alle traiettorie di sviluppo delle rinnovabili al 2030, non potrà rimanere in silenzio davanti ai gravissimi effetti prodotti da tali provvedimenti, che vanno a pregiudicare seriamente la fiducia degli investitori, già minata dai continui e repentini mutamenti normativi, e rischiano, di conseguenza, di mettere in serio pericolo lo sviluppo delle energie rinnovabili e il raggiungimento degli obiettivi definiti dal Pacchetto Clima-Energia del 2009.