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Italia surreale

Sembriamo vivere in un tempo ed uno spazio parallelo al normale, noi italiani di questa repubblica. Dopo che il governo del Presidente (mi riferisco al governo Monti, quello dei tecnici incapaci, che ha sospeso la democrazia in Italia a partire dal novembre 2011), è stato sfiduciato dalle camere ad inizio di quest’anno e dopo essere andati alle urne a fine febbraio per il rinnovo del Parlamento, siamo ancora in attesa di avere un governo.
Sappiamo quali risultati abbiamo portato lo spoglio delle schede elettorali, e sappiamo anche che buona parte della gente ha ormai compreso che questo nuovo governo non potremmo ragionevolmente pensare di formarlo con l’attuale assetto parlamentare.
Non è la mancanza di buona volontà per carità, si tratta di sparute frange di persone radicalizzate su posizioni inconciliabili con il buon senso, oppure abituate semplicemente a urlare in piazza.
Parlo chiaramente dei troppi veti, lanciati prima e dopo le elezioni da parte di Bersani del Partito Democratico (ma non da tutto il PD…) contro l’eventualità di trovare un accordo con il Popolo delle Libertà di Berlusconi e Alfano e dal veto assoluto del Sig. Grillo, che, pur stando fuori da Parlamento, pretende di dettare non solo le azioni quotidiane dei suoi Deputati e Senatori ma anche l’agenda dell’ipotetico futuro esecutivo.

Questa situazione, si intreccia con il particolare momento istituzionale che vede nel periodo di fine mandato “presidenziale”, un Capo dello Stato sdentato, cioè, senza possibilità di utilizzare quelle prerogative che si renderebbero necessarie: lo scioglimento delle Camere e l’indizione di nuove elezioni, nella speranza che gli italiani, fatta esperienza di questo pericolosissimo stallo, abbiamo ora le idee più chiare per rimescolare i rapporti di forza necessari in Parlamento alla formazione di un governo.

Fatta questa premessa, aggiungerei che tutto l’interessamento estero alla questione politica nazionale (che è, e dovrebbe restare tale) non dovrebbe minimamente influenzarci e influenzare coloro che sono chiamati a prendere le opportune decisioni per il bene della Patria. Sappiamo però, che non è più così, e che negli ultimi anni, sempre più spesso, questa repubblica è ormai schiava di decisioni prese ben fuori dai confini nazionali. Si spiega in questo modo, e solo in questo modo, la marcia dell’attuale Presidente verso l’ignoto, con le decisioni di questi ultimi giorni.

Invece di dimettersi per anticipare l’elezione del nuovo Presidente che avrà la facoltà di chiudere questa legislatura nata male, sciogliendo le Camere per andare al voto il più velocemente possibile, Napolitano ha preso tempo, formando due commissioni di facilitatori li ha chiamati. Cioè due gruppi di persone con esperienze varie istituzionali, con il compito di stilare una elenco di riforme condivise e possibili da sottoporre alle forze politiche, nella speranza che attorno a queste, possano finalmente accordarsi.
Una parentesi sul fatto… essendo favorevole alla meritocrazia quale regola di vita, e quindi contrario alle “quote rosa” per legge, il Sig. Presidente, una donna c’è la poteva pure mettere. Non per fare colore, ma visto che tra i dieci, rientrano pure Violante e Quagliriello, una massaia qualsiasi avrebbe fatto la sua figura!
Nel frattempo, il governo Monti, ha affermato il Presidente, “è tutt’ora in carica”, facendo intendere che può continuare il suo lavoro!!!

Se una “soluzione” così balzana, fosse venuta in mente ad un Sovrano, …apriti cielo!
In nome della democrazia calpestata, stormi immani di oche starnazzanti, avrebbero urlato così forte da lesionare il Colosseo.
Il bi-pensiero repubblicano invece, quello dei due pesi e delle due misure, tace.
Spetta a noi monarchici quindi, far presente che un governo sfiduciato, tanto da essere andati al voto anticipato in febbraio di quest’anno, dovrebbe essere considerato tale. Altro che ancora in carica, da poter prendere ulteriori decisioni. Sarebbe almeno il caso di ottenere in Parlamento, un voto di fiducia (credo che sarebbe comunque anti-costituzionale) per dagli un briciolo di legittimità!
Non se ne parla neppure, e nessuno ha osato affermare con forza questa obiezione!
Ma ciò non basta ancora. Il gruppo dei “saggi” così ribattezzato dai Media per dare importanza a queste figure, dopo appena due giorni, già disapprovato da tutte le forze politiche di peso, è stato sminuito (direi scaricato…) dallo stesso Presidente che lo ha creato. Costui, ormai in totale confusione, con una credibilità vicina allo zero, minata non più solo dalla sua storia passata, ma soprattutto dagli incomprensibili tentennamenti delle ultime settimane, ha infatti affermato, che queste commissioni, dovranno lavorare non più di 8 o 10 giorni, e che il loro lavoro non potrà certo sostituirsi ad un possibile governo, ne dettarne il programma politico!

Mi è sorta all’istante una domanda: ma qual è allora il loro scopo?
Solo a perdere ulteriore tempo, creando la necessità tra dieci giorni di effettuare un nuovo giro di consultazioni per prendere visione del compitino svolto, per perdere un’altra settimana ancora, così da ritrovarci a fine aprile, al punto di partenza.

Viene da chiedersi a chi serve questo tempo, e vorrei poter credere che sia un giochino partigiano tra l’attuale Presidente, e il Partito Democratico vincitore sconfitto di queste ultime elezioni.
Al contrario, venire a sapere invece, che questo tempo serve al governo tecnico in carica del Prof. Monti per avallare ulteriori richieste dell’Europa della Merkel, potrebbe davvero far male!

Vista la crisi economica, occupazionale e sociale che sta aggredendo il Paese, ritengo che perdere tempo in questo modo sia davvero surreale. I responsabili di tale scempio, dovrebbero potersi accusare di alto tradimento e rinchiusi a vita!

Alberto Conterio
Italia Reale – Stella e Corona

http://opinionimonarchiche.blogspot.it/2013/04/italia-surreale.html

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