SANITA’. Ospedali valdesi

Il moderatore della Tavola valdese Eugenio Bernardini
scrive al nuovo assessore alla Sanità del Piemonte Ugo Cavallera:
“La Regione rispetti gli accordi e apra un tavolo di confronto
sul futuro degli ospedali valdesi”
L'auspicio è che l’avvicendamento all’assessorato
apra “una nuova stagione di ascolto e di confronto”

Roma, 25 marzo 2013 (NEV-CS23) – In merito alla situazione degli ospedali valdesi non sono stati rispettati gli accordi intercorsi tra la Tavola valdese (organo esecutivo delle chiese metodiste e valdesi) e la Giunta regionale del Piemonte. Lo sottolinea Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola valdese, in una lettera inviata oggi al nuovo assessore alla sanità piemontese Ugo Cavallera, con la richiesta di un incontro urgente “sulla questione delle prospettive di servizio dei presidi sanitari valdesi di Torino, Torre Pellice e Pomaretto (TO)”.

Cavallera eredita la patata bollente della ristrutturazione del sistema sanitario regionale dal suo predecessore Paolo Monferino: tra le misure adottate la chiusura o il drastico ridimensionamento di quegli ospedali che la Chiesa valdese nel 2007 aveva ceduto alla Regione, non senza precise garanzie sul piano del mantenimento dei servizi e degli organici.

Nella sua lettera il moderatore denuncia il fatto che gli impegni presi il 19 dicembre scorso dal precedente assessore – presente all'incontro anche il ministro della Sanità Renato Balduzzi – non sono stati rispettati. I servizi dell'ospedale valdese di Torino non dovevano essere sospesi “fino a quando non fosse stata pronta una soluzione alternativa” – precisa Bernardini -. Inoltre, doveva essere convocata “all’inizio di gennaio 2013 la Commissione consultiva per l’ospedale valdese – come previsto dagli accordi del 2007 relativi al passaggio degli ospedali alla regione – che deve esprimere un parere obbligatorio sugli atti di programmazione e organizzazione relativi al medesimo”.

A questo si aggiunge che negli ultimi mesi si è registrata anche per i presidi sanitari di Torre Pellice e Pomaretto la “riduzione drastica dei servizi erogati, suscitando le proteste dei cittadini di quei territori, delle relative amministrazioni comunali e anche del vescovo della diocesi cattolica di Pinerolo”, denuncia il moderatore.

“Credo che sia facile immaginare quanto la comunità valdese del Piemonte sia rimasta amareggiata e delusa da questa situazione e dalla mancanza di sensibilità istituzionale nel consentirci di dialogare costruttivamente con gli organi preposti della Regione Piemonte”, conclude Bernardini auspicando che l’avvicendamento all’assessorato apra “una nuova stagione di ascolto e di confronto col gran numero di cittadini preoccupati per la loro salute e anche con la Chiesa valdese”.

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