“La rappresentanza migliore medicina contro l’antipolitica”

Articolo di Laura Garavini (PD) su ‘L’Unità’ di giovedì 21 marzo 2013

L'antipolitica è veramente una questione di soldi? L'esperienza degli ultimi cinque anni dice di no. Come deputati ci siamo ridotti due volte lo stipendio e abbiamo abolito il vitalizio. Non mi sembra che questo abbia contribuito a diminuire l`atteggiamento negativo verso la classe politica. Anzi, semmai il risultato dei grillini dimostra che l`antipolitica è cresciuta. Certo, si può sempre chiedere che gli stipendi vengano tagliati ulteriormente.

È fuori dubbio che ci sia ancora spazio per altri tagli, dal momento che i nostri stipendi da parlamentari sono buoni. Tagliare si può sempre. Ma siamo sinceri e ammettiamo che è un`illusione il fatto che i soldi possano essere la via maestra per combattere l`antipolitica. L`esperienza degli ultimi cinque anni ci insegna che non basta.

Allora che fare? Bisogna mettere la questione della rappresentanza al centro della discussione. Un elettore che non può scegliere il suo parlamentare non capirà mai perché lo deve pagare. C`è bisogno di instaurare un rapporto tramite l`elezione diretta che dia all`entità diffusa e amorfa della classe politica una faccia, una voce, un nome e un cognome. É una medicina valida contro l`antipolitica che, in fondo, nasce da un senso di impotenza di fronte ad una politica che sembra sempre più lontana.

Con l`elezione diretta la politica torna alla propria porta di casa. Nel bene e nel male. Può darsi che a volte l`elezione diretta non garantisca l`elezione dei migliori. Anche Razzi nella circoscrizione estero è stato eletto cinque anni fa con l`elezione diretta, con le preferenze ad essere precisi. Ma una cosa è certa: con l`elezione diretta, uno così viene eletto una volta sola e poi mai più.

È proprio questo il motivo per cui, questa volta, Berlusconi ha nascosto Razzi su una lista bloccata in Italia. Se c`è rappresentanza vera, la gente in modo autonomo e diretto può premiare la buona politica e punire una politica che si comporta da casta. Il senso di impotenza rispetto alla politica, che è alla base di tutta l`antipolitica, sparisce.

Per questo la rappresentanza è la medicina più efficace contro l`antipolitica. Perché è un modo per riportare la politica nella vita vera, quella stessa politica che oggi si svolge solamente nei media. Chi può guardare la politica in faccia, nella piazza sotto casa, sa valutare chi è finto e chi vale veramente. Internet rimane importante, ma la base è il contatto vero. Se riteniamo che l`antipolitica sia un problema pressante, e io penso che lo sia, la riforma del sistema elettorale sarà una delle riforme più importanti da fare. Una proposta di riforma che metterà «Grillusconi» in difficoltà.

Perché è una riforma che di fatto è anche un attacco frontale al modello del partito del capo. Non sarà più il capo, ma la gente, che manda in Parlamento una deputata o un deputato.

Il parlamentare non risponderà più al capo ma di nuovo al popolo. Il leader deve convincere e non può dare ordini. Anche per questo la riforma del sistema elettorale sarebbe una gran bella boccata di rinnovamento. Un rinnovamento che non può aspettare.

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