Gentile direttore de Il Fatto Quotidiano, dottor Antonio Padellaro, il vostro è uno di quei pochi (per fortuna) quotidiani che pubblicano le lettere che ricevono dai lettori, dopo averle poco correttamente non solo tagliate (questo è comprensibile se dovuto a mancanza di spazio), ma anche manipolate sino al punto da aggiungere parole o intere frasi. A mio parere è una mancanza di rispetto verso l’autore dello scritto e verso coloro che acquistano e leggono il quotidiano, i quali in qualche modo vengono imbrogliati. Alla lettera monca, amputata, manipolata, pubblicata oggi 8 marzo col titolo “Lo scandalo dei politici falliti al governo”, il giornalista che cura la rubrica ha aggiunto addirittura una frase da me mai scritta. Per fortuna lo scritto è stato pubblicato integralmente, senza spostare o aggiungere una virgola, da La Stampa col titolo eloquente: “Non vanno a casa ma in Senato”; da Libero (!) col titolo: “A casa tutti i politici”, e da Affari Italiani col titolo originale (questo quotidiano rispetta anche il titolo): “Voglia di un cambiamento totale, oltre Grillo”.
Le trascrivo il testo originale del mio scritto, lo confronti con la misera cosetta da voi pubblicata e faccia una ramanzina al disinvolto giornalista che cura la rubrica.
Un saluto cordiale
Renato Pierri
