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IL CONFRONTO ELETTORALE IN DEMOCRAZIA

Siamo alle solite, dibattito si, dibattito no. Solo alcuni giorni fa avevo scritto “siamo all’ infantilismo politico”, ieri anche Monti temeva, che stiamo andando verso una democrazia senile e immatura. Adesso sul fantomatico dibattito finale (si fa per dire) telivisivo tra i leaders delle coalizioni in lizza per “l’ ultima abbuffata”, considerando che in questa legislatura ce ne sono ben sei, Centro destra, Centro sinistra, Movimento 5 stelle, Fratelli d’ Italia, Lista civica e Rivoluzione civile. Anch’ io come tanti ho i miei dubbi, ha ragione Berlusconi, che vorrebbe un dibattito bipolarista, oppure Bersani che apre al pluripolismo?

Faccio rispondere la Costituzione:” Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale. Ha torto Berlusconi, ( questo e’ colui che vuole cambiare la nostra Costituzione) Da quanto si evince dall’ articolo 49, sia il bipolarismo, sia il porcellum, sono stati dei provvedimenti legislativi, in primis ad personams e poi incostituzionali, perche’ hanno trasformato la nostra democrazia rappresentativa in una vera e propria ricattocrazia. L’ ultimo ricatto e’ quello fatto da Berlusconi a Maroni: “ Se non ti comporti bene ti tolgo le fiducie nelle giunte regionali, dove governiamo (si fa sempre per dire) insieme. Da quando in qua lo Stato e’ diventato una societa’ per azione? Se ci dovesse essere un dibattito a due o a sei non importa, una domanda a Berlusconi vorrei porla anch’io:” Silvio carissimo mi spieghi come fara’ un volta riottenuto Palazzo Chigi, a garantire la Mega Regione del Nord, senza modificare di nuovo il Titolo V?

Carmine Gonnella
Progetto Pie
Londra

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