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INDIVIDUALISMO SOCIOPOLITICO

“Mentre le dittature si basano sulle strumentalizzazione delle masse le democrazie invece si basano sull’ individualism sociopolitico. Sbagna chi professa e parla di democrazie compiute solo perche’ il cittadino vota liberamente il proprio rappresentante. In una realdemocrazia l’ individuo deve essere libero di scegliere, votare e controllare il proprio rappresentante in Parlamento.”

Questo pensiero andrebbe esplicato nei dettagli. Io non ho mai creduto alle democrazie moderne come a dei sistemi compiuti, ogni democrazia abbisogna costantemente di miglioramenti nei rapporti cittadino/legislatore, appunto un rinnovemento sociopolitico. Poter votare il proprio rappresentante e’ solo l’ ultimo atto dei cittadini, il processo e progresso democratico inizia a monte. In una realdemocrazia il parlamento, dovrebbe essere lo specchio delle categorie sociopolitiche del Paese. In Italia, mi duole dirlo, siamo governati da un parlamento non rappresentativo e da un governo illegittimo, che ottiene la maggioranza grazie ad un premio di maggioranza e non per scelta democratica dell’ individuo, sia dentro che fuori le Istituzioni. In conclusione da un ventennio a questa parte il nostro Paese e’ rimasto democraticamente immobile.

Per “noi” l’ unica soluzione e’ quello di abolire sia il mattarellum sia il porcellum ed elaborare (e qui ci ripetiamo) una legge elettorale (1) da inserire in Costituzione (2) A Sufferagio Universale e diretto. (3) Per migliorare il rapporto diretto tra cittadini e legislatori, occorre ritornare ad sistema elettorale circoscrizionale ( 50) con liste sottoscritte e finanziate dai cittadini e assegnazione dei seggi in base a voti decrescenti ottenuti dai singoli candidati a prescindere dalla lista. (uniproporzionalismo ) Attenzione ai “mascalzoni” che in campagna elettorale promettono di abolire il finanzianente pubbico ai partiti, senza una legge che regoli disciplinatamente i partici anche civilmente, mantenendo lo status quo. (4) Abolizione del quorum referendario e introduzione ( come afferma anche Grillo) dei referendum propositivi, da indire prima di ogni tornata elettorale e non dopo. I referendum, le iniziative popolari e le richieste di provvedimenti legislative individuali, sono il sale e il termometro d’ ogni democrazia, a differenza dei sondaggi che servono solo a indirizzare il cittadino verso l’ uno o altro polo, un po’ come avveniva durante lo statuto albertino (prima di Mussolini) il Re consultava il parlamento per sondaggiare l’ umore delle masse.

CarmineGonnella
Progetto Pie
Londra

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