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C’E BISOGNO DI SODDISFAZIONE E SERENITA’ NELLA VITA E NON DI ETERNI DEVASTANTI CONTRASTI. LA VECCHIA POLITICA DEVE ESSERE SEPOLTA

E’ ineludibile non pensare che, leggendo il titolo, qualcuno non aggiunga che sto scoprendo l’acqua calda. Io replicherei dicendo, se vuoi anche con una voluta forzatura dialettica verso una rappresentazione di pseudo-arretratezza del mio pensiero rispetto al mondo contemporaneo che ogni giorno ci fa scoprire cose nuove, che, fare un passo indietro per riscoprire il senso vero della vita, diventerebbe più necessario ed importante rispetto alla prolificazione di tablet, di i-phone e quant’altro, cose tutte che stanno drogando il sentimento collettivo attraverso un continuo e graduale distacco da tutto ciò che, per certi versi, sarebbe molto più compatibile e fisiologico con la vita di ogni giorno, la quale, mai come in quest’era, richiede fratellanza, concordia sociale, solidarietà ed almeno il minimo indispensabile per vivere.

Come si può interpretare la constatazione che, ogni giorno, al di là dell’uso per lavoro o per altre urgenti necessità che soltanto poco tempo fa potevano essere soddisfatte solo con qualche minuto di ritardo, la stramaggioranza delle persone vivono con il cellulare in mano, se non giustificando questo fatto con l’esigenza, sempre più avvertita, di stare vicino a qualcuno, di comunicare per non sentirsi soli, per bisogno di protezione, per riempire quel vuoto che il progresso tecnologico non sa riempire ? Attrezzi telematici che spesso vorrebbero evidenziare anche uno stupido “Status-Symbol ?”

Viviamo in un’epoca in cui tutto, anche l’amore, pare avere un comune denominatore: il business e c’è da chiedersi se l’uomo saprà mai ritornare sui suoi passi, più vicini alla sua umana fisiologia, oppure se vorrà fungere (anziché essere il contrario) da..supporter di quella tecnologia che produce sì benessere e comodità, ma sacrifica il rapporto interpersonale fino ad esaurirlo in toto.

Un esempio banale, ma fino ad un certo punto.

Oggi, mi verrebbe da dire che, questo maledetto “incivile” progresso, malgrado io abbia lavorato in banca quasi quarant’anni, mi rende incapace di fare un semplice bonifico o richiedere un assegno circolare: tutto è automatizzato ed il rapporto interpersonale è svanito nel nulla. Si parla con le macchine e, quello che una volta era chiamato direttore o responsabile della banca, si è trasformato in una sorta di call center a cui “chiedi per fare”… , non sottacendo che pure lui, “chiede per fare”, ma alla macchina, su cui tutto è presettato al punto da non poter decidere niente, la quale macchina di certo non ti conosce, come invece succedeva una volta quando i rapporti interpersonali fra cliente e banca facilitavano le decisioni, in maniera più attendibile rispetto alla inevitabile confusione che, alla lunga, ha portato il sistema bancario ad un supermercato per la vendita di prodotti anche simil-derivati, alias carta straccia. Ma questo è un altro discorso, che avrebbe bisogno di un lungo excursus tecnico-temporale, non adatto in questa sede.

Ma chiediamoci perché il Paese è davvero alla deriva su ogni fronte.

A mio avviso tutto ciò è imputabile a personaggi che farebbero bene andar a casa da subito, a cominciare da Berlusconi sul conto del quale, ove avessi a raccontare, verrei immediatamente…ghedinizzato o panizzato. Ergo, conviene stare “boni e zitti”. Che dire di un Casini che io annovero fra i campioni assoluti dell’opportunismo politico, soggetto che sta alla finestra in attesa di valutare se gli conviene rientrare da questa o quest’altra e che ne approfitta del fatto che gli Italiani sono molto tardi a capire.. E Monti, non vi pare che, rispetto a lui, la metamorfosi di Kafka, sia un brodino caldo ? Di Fini, c’è poco da dire, o forse tanto, se non altro per il fatto che, grazie a lui, Berlusconi è saltato.

Un giudizio anche su Bersani: egli ha il difetto di non essere abbastanza “disonesto” per cui la sua campagna elettorale non provoca reazioni che possano destare un qualche prurito sociale quando lo si ascolta, in quanto appiattito sulla norma che, badate bene, non è un difetto ma un motivo di serietà. Ma non stuzzica come questa politica disonesta ci aveva tristemente abituati.

Ed infine ci sono gli Ingroia, i Grillo ed i Ventola che sono (udite udite !) la vera cosa nuova di questa campagna elettorale e che, senza dubbio alcuno, saranno capaci di scuotere il pensiero collettivo, non tanto per quanto dicono, ma semplicemente perché l’Italia ha bisogno di aria fresca. Quella stessa aria fresca che ha richiesto anche il Papa per il Vaticano, rassegnando le sue dimissioni

A questo punto, piacerebbe anche a me abbandonarmi a quel “populismo” di questi ultimi personaggi che, secondo Monti, potrebbero devastare l’Italia, in quanto tutti gli altri, chi più chi meno, hanno tradito il Paese e continuerebbero a farlo se il voto non esprimerà qualcosa di decisamente diverso. Molto verosimilmente Mario Monti, ma anche gli altri, non hanno capito che Grillo adopera una diversa strategia per perseguire il suo obiettivo, stante il fatto che le strategie degli altri ormai sanno quasi tutte di menzogna, al punto da non venir neanche ascoltate. Non è detto infatti che, una volta in Parlamento, Grillo non sappia farsi valere in maniera corretta ed onesta, cambiando totalmente anche la sua faccia.

E pensare che, per governare l’Italia ci vorrebbe poco: onestà, migliore distribuzione della ricchezza, solidarietà e maggiore attenzione alle tematiche agricole che invece sembrano essere lasciate in balia di se stesse. Tutto ciò, non sarà mai possibile raggiungere con personaggi che hanno avuto a che fare di più con i Tribunali che con i cittadini che li hanno votati. Personaggi che sono la vera causa dell’attuale conflittualità socio-politica e che, a mio avviso, solo se buttati democraticamente a mare, farebbero respirare il Paese, creando le condizioni per un po’ di serenità, di giustizia sociale, di maggiore solidarietà nei rapporti sociali al fine di far diventare l’Italia, finalmente !, un paese normale.

Io dirò anche una cavolata, ma penso che in un simile bailamme politico, quelli che potrebbero devastare meno (al contrario di quanto dice Monti) sarebbero proprio i Grillo, gli Ingroia ed i Vendola, quest’ultimo magari col …supporto di Bersani, anziché come stanno ora le cose.

Tutte le altre considerazioni portano alla guerra fra poveri, a cui oggi appartiene anche l’onesto e paziente ceto medio che, tradito e vessato da una politica pregressa di solo malaffare, dovrà necessariamente avere un sussulto di dignità ed orgoglio per mandare a casa tutti allo scopo di riprendersi il gusto di vivere…

ARNALDO DE PORTI

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