Non credo al declino dell’Italia, ma certamente ci sara’ l’azzeramento del dibattito negativo della Politica Italiana!!!

La conduzione di questa manifesta Campagna Elettorale del 24-25 febbraio 2013 e’ il frutto dell’incapacita’ di governare il Bel Paese nostro. Credo a un vero rinnovamento politico, poi mi chiedo, ci sono i presupposti per promuovere e sviluppare una buona e risolutiva politica italiana? Da piu’ parti ci sono fermenti di proteste ed insoddisfazione per il marasma delle cose e dei mille problemi causati in tutto il periodo storico e soprattutto come si esprime ed interpreta una parte della societa’ civile italiana.

Pretendere di evitare la situazione, politica, economica, finanziaria e sociale dell’Italia e poi immaginare come risolvere tutto in fretta, senza meditare e riflettere con la dovuta attenzione e’ una mera fantasia, i politici responsabili sono consapevoli di non potere controllare la democrazia che allo stato delle cose e’ costretta a concedere spazio ad una miriade di partiti, movimenti e liste di candidati che si affrontano fra loro una lotta senza esclusioni di colpi.

Di fatto, questa ennesima contesa elettorale si manifesta platealmente insopportabile ed i partiti o movimenti sono contro tutto e tutti, forse nel tentativo di potere scrollarsi responsabilita’ ed i mille e mille errori, da loro commessi ed hanno anche la sfacciataggine di fare credere agli elettori italiani, di non avere nessuna responsabilita’?

Molti partiti nazionali, secondo il mio punto di vista, sono convinti che gli italiani non hanno memoria, oppure si augurano che gli elettori posssano averla perduta, niente di tutto questo, ma d’accreditarla alla mentalita’ tradizionale italiana o meglio come decidere del loro voto parlamentare e sara’ probabilmente mirato a non risolvere le cose nell’ambito della Nazione nostra. Sono d’accordo e’ un modo di pensare in negativo, ma credo che questa volta sara’un nuovo obiettivo. I partiti ed in particolare quelli che si ritengono piu’ importanti, sbagliano le previsioni in quanto possono godere della loro eredita’ politica in termini valutati in voti perche’ gli elettoti del nord e del sud, hanno lo stesso valore e non credo che in questa tornata elettorale siano disponibili a farsi ingannare per l’ennesima volta.

Certamente ci saranno ancora delle forze politiche meglio organizzate che difenderanno a spada tratta le loro rivendicazioni nell’azione per il sociale, economico e finanziario, quindi i 3 partiti piu’ noti con le loro tendenze di espressione politiche di centro-destra, di centro e di centro-sinistra faranno di tutto per ottenere maggiori voti per acquisire il potere centrale, ma questa volta saranno inevitabilmente contrastate da altri movimenti e liste civiche emergenti che non saranno disponibili a condividere politiche economiche negative che contribuirono nel fare precipatare a livelli bassi l’immagine della Grande Nazione nostra.

Le politiche negative a mio avviso iniziarono sin dalle prime elezioni del periodo post-bellico e fu nel 1946 nell’avere voluto speculare sulla potenziale massa di elettori ancora diseducate e dalla necessita’di dialogare con i politici, quindi privati di ogni minima formazione sociale e politica, che dopo un anno dalla fine della II Guerra Mondiale, furono catapultati nell’era democratica occidentale con i suoi pregi e difetti, ma politicamente disonesto l’avere voluto il Referendum e l’elezione della Costituente il 2 Giugno nel 1946. Tutto quanto fatto e proclamato fu un gravissimo errore politico sbarazzarsi della Monarchia, quando invece fu il Re, a salvare la continuita’ dello Stato Italiano.

Il piu’ importante appuntamento elettorale politico fu il 18 aprile 1948 e gli italiani chiamati a votare per la Democrazia Cristiana o per il Blocco Popolare (coalizione del partito Socialista unito al partito Comunista) ed in quella prima tornata politica la Democrazia vinse con una larga maggioranza. Nelle successive elezioni si attestarono 3 linee politiche il Centro, Centro-Destra e la Sinistra e determinarono per lungo tempo la geografia politica dell’Italia nostra.

Nel periodo post-bellico dal 1945 al 1948 alcune Regioni si sollevarono per proteste e per rivendicazioni ai limiti della secessione ed invocando l’indipendenza dall’Italia, tali Regioni furono 5 e la Repubblica Italiana fece un’altro e pesante errore politico, perche’ produsse una politica rinunziataria che garantisse maggiore tranquillita’ territoriale italiana,’quindi decisero di istituire 5 Regioni a Statuto Speciale. E nel periodo del 1970 furono istituite altre 15 Regioni a Statuto Ordinario. Quanto descritto in relazione le 20 Regioni d’Italia, a mio giudizio fu un grave errore sostenere la politica rinunziataria che poi risulto’ falimentare.

Sulle basi dell prima idea relativo al Mercato Comune Europea coltivarono una nuova politica per la costituzione dell’Europa libera, che avrebbe agevolato lo sviluppo econonico agli stati co-fondatori, ma non si resoro conto che tale progetto mirava progressivamente a ridurre notevolmente la sovranita’ territoriale e monetaria e mirato alla costituzione del Super Stato sovranazionale e soprattutto dominato dalle Banche, Non credo che potra’ mai vedere la luce. Che dire dell’eclatante evento della moneta unica che non ha creato ricchezza, ma problemi di natura economica.

Fu nel periodo del 1970, che a seguito delle citate 20 Regioni che l’Italia si spoglio’ di una parte importante del suo potere centrale, nel momento in cui furono istituite, e tali azioni politiche furono promosse dalla Democrazia Cristiana e condivise da altri partiti, ripeto fu un errore politico ed oggi gli italiani e l’Italia pagano le conseguenze delle politche fallimentari.

A conferma delle mie convinzioni, lo dimostrano che a distanza di 43 anni dalle citate istituzioni, relative le Regioni, sfortunatamente nei giorni nostri si manifestano alla luce del sole d’essere incontrollabili e pericolose per le loro mal destre politiche inresponsibili e offri’ spazio alla fantasiosa idea secessionistica, rivendicata, dalla Lega Nord. Tutto questo e’ un vero insuccesso per i governi centrali che sottovalutano i movimenti nello stato embrionale.

Riassumo in sintesi dal 1945 al 1993 ci furono circa 50 governi italiani ovvero meno di un anno per ogni governo, poi nel 1993-94 ci furono moltissimi scandali riconducibili alla corruzione ed al processo che prese il nome “mani pulite”. Tale situazione politica penalizzo’ i leader dei partiti storici, che furono eliminati, tranne quelli del partito comunista italiano e come mai? Ed io mi chiedo, chi ci crede che i comunisti furono dei Santi? Dal 1994 al novembre del 2011, si formarono altri 10 governi di Centro-Destra e di Centro-Sinistra e dal 16 novembre 2011 al 24 dicembre si formo’ il governo tecnico di Mario Mont

E facendo un passo indietro, Nel corso della legislatura 2008-2013 il Partito della Liberta’ subi’ una scissione provocata su iniziativa del leader On. Fini, ex presidente dell’Alleanza Nazionale e nello stesso tempo nel ruolo di Presidente del Parlamento, l’inaspettato fatto indeboli’ il governo Berlusconi. Nel novembre del 2011, per insufficienza di voti nell’ambito della maggioranza parlamentare, Berlusconi, Capo del Governo, decise di dimettersi ed il 16 novembre dello stesso anno, e fu conferito l’incarico al Prof. Monti a formare il governo tecnico e resto’ in carica fino al 24 dicembre 2012, poi come governo dimissionario, tutt’ora in carica, per le funzioni istituzionali.

Riepilogando, nell’ultimo periodo dal 1994 al 2013, l’Italia ha avuto circa 10 governi in un periodo 19 anni, gli schieramenti di Centro-Destra, di Centro-Sinistra e tutt’ora continuano un’incensante dibattimento politico negativo, talvolta anche provocatorio e spregevole che non aiuta a trovare rimedio per confrontarsi e stabilire accordi trasfersali, necessarie per la realizzazione delle riforme che servono all’Italia nostra. Infatti, nemmeno il governo tecnico Monti riusci’ a fare convergere le linee politiche delle tre formazioni politiche del PDL, UDC e del PD perche’ si potesse riformare la legge elettorale.

Dico a voi lettori ed elettori italiani, se questi sopra citati partiti non sono riusciti nemeno con un governo tecnico a riformare la legge elettorale come si puo’ dare credito e credibilita’ a tutti i partiti che furono coinvolti nella politica italiana, credo che sia venuto il momento per noi italiani che viviamo negli Stati Uniti, nel Canada, nel Mexico e negli altri Stati dell’America Centrale, di votare per il Movimento INSIEME per gli Italiani. Per favore non fatevi illudere dalle altre liste e loro candidati, perche’ ognuno e’ rappresentato da un partito o movimento nazionale, ma di noi italiani all’estero da quando e’ deceduto l’On. Mirko Tremaglia, vero condottiero dell’Italianita’,che resse il Ministero per gli Italiani nel Mondo per l’intera legislatura dal 2001 al 2006, per gli italiani ci rappresentava nel governo,.ora invece, molti politici pensano che gli italiani all’estero sono piu’ un peso che un valore aggiunto. A Coloro che la pensano a quel modo, rispondo, che non hanno mai capito nulla a relativi problemi legati all’emigrazione italiana. Gli italiani quelli veri, sono stati costretti, seppure volontariamente ad emigrare, per rifarsi una nuova vita.

Ebbene se noi non contiamo nulla per i partiti italiani che da lungo tempo, a turno, ignorarono ed ignorano gli italiani all’estero, io, noi e voi abbiamo anche la forza del voto, quindi usiamola con intelligenza e supportiamo due candidati seri ed onesti che non tradiranno mai la causa degli italiani all’estero, quindi suggerisco di votare la Lista INSIEME per gli Italiani. con le preferenze: al Candidato alla Camera dei Deputati, l’On. Salvatore Ferrigno ed al candidato al Senato della Repubblica, Antonio Caruso. I nostri ed i vostri voti non saranno perduti, perche’ rafforzera’ il Movimento INSIEME per gli Italiani. il Movimento e’ destinato a crescere nel Continente Americano. Quindi, votate e votate con liberta’ al Movimento INSIEME per gli italiani, che e’ indipendente e non e’ coinvolto con la partitocrazia, ma sara’ sempre disponibile ai nostri connazionali e difenderanno in ogni dove la causa degli Italiani all’Estero.

Boston 13 febbraio 2013

On. Michele Frattallone

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