Parco archeologi​co allagato, il Movimento5​Stelle: «Le mani degli avvoltoi su sibari». «Tra proclami e telefonate gli "amici degli amici" continuano a promettere​…»

COSENZA – “Gli avvoltoi hanno fame” è il titolo di un film del 1970, diretto da Don Siegel con protagonista Clint Eastwood, ma potrebbe ben descrivere l’attuale processione ipocrita di esponenti della schiatta politico-amministrativa regionale sul luogo del misfatto – leggasi allagamento dell’area archeologica di Sibari – causato dalla negligenza colpevole di quella stessa pletora di brillanti rappresentanti, sempre tristemente uguale nel tempo: sarà una coincidenza la contestuale mancanza di ogni minima accortezza nella gestione del territorio calabrese negli ultimi vent’anni, sia che si parli di dissesto idrogeologico che di emergenza ambientale ovvero di trascuratezza del nostro immenso patrimonio archeologico ?
Qualche indizio concordante Sherlock Holmes l’avrebbe sicuramente trovato, soprattutto alla luce della valutazione della sincerità dell’interesse manifestato da codesti simpatici rapaci, il cui unico intento è quello di mantenere il più possibile integro il pacchetto di voti da gestire in vista del prossimo appuntamento elettorale, scopo in virtù del quale recitano la classica pantomima del compare affranto e a disposizione.
Anzi, proprio giovedì, le cronache locali testimoniano del rilascio alla popolazione calabrese dell’ennesima brillante versione di tale pantomima ben giocata tra telefonate ad istituzioni che dovrebbero tutelare i cittadini e che sono trattate da codesta nobile schiatta alla stregua di amici presso cui intercedere (complimenti per il senso che si da’ della cosa pubblica!) e minacce a Commissari senza poteri reali, comode comparse costituenti solo uno schermo dei veri responsabili dello sfacelo della Calabria: in mezzo ci siamo noi cittadini, che oltre alla beffa di non vedere soddisfatte le nostre legittime aspettative dobbiamo subire l’affronto di assistere a quest’opera da teatrino ignobile di cui conosciamo benissimo il finale.
Cosa possiamo dire, disinteressatamente, ai cittadini di Cassano ed ai loro rappresentanti, che vedono mortificato questo patrimonio dal valore inestimabile – per tutta la Calabria – sito sul loro territorio ?
Cercheremo, da semplici cittadini, di fare proposte – oltre alla giusta pressione – affinché possa venire valorizzata questa formidabile risorsa culturale in un contesto autenticamente turistico ovvero come espressione della storia nei secoli del popolo calabrese, e ciò anche dopo le elezioni.
Concludiamo riallacciandoci al titolo originale del film citato in epigrafe, “Two mules for Sister Sara” ovvero – tradotto in italiano – “Due muli per Sorella Sara”, che potrebbe fornire un’ulteriore spiegazione della situazione in esame; infatti, la protagonista femminile – la splendida Shirley Mac Laine – si mostra come una suora ma non è chi dice di essere ed i due muli del titolo possono essere assimilati, nella logica del presepe politico calabrese: il primo a chi ha concretamente permesso la resistibile ascesa di certi personaggi; il secondo al popolo calabrese, ormai abituato a portare il pesante fardello del privilegio di chi lo dovrebbe tutelare.

Bachisio Canu (candidato M5S alla Camera dei Deputati)

MoVimento5Stelle Cosenza

www.calabria5stelle.it

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Marcello Rugna

cell: 3292190856

fax: 0984 837056

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