Beni confiscati alla Mafia e la raccolta firme che li restituirà  alla cittadinan​za

La vice responsabile dell' Italia Dei Diritti per l' Emilia Romagna: “Uno degli aspetti più significativi del progetto di supporto al disegno di Legge di iniziativa popolare, è indubbiamente la focalizzazione sul rapporto tra bene confiscato di diversa natura e recupero di fondamentali spazi ed opportunità di inserimento lavorativo e di crescita professionale per i membri di una comunità, in quanto l'indebito e illegale possesso di aziende e terreni, insieme ad una vasta gamma di attività economiche altamente remunerative svolte dalle sudette organizzazioni, costituiscono un patrimonio di cui i cittadini non possono in alcun modo usufruire e percepirsi parte integrante, poichè non rispecchiano, nè tantomeno assecondano, le necessità e i bisogni effettivi che questi esprimono”

Bologna, 12 gennaio 2013 – Il nome del progetto è “Io riattivo il lavoro”, e con il supporto della Regione Emilia Romagna si propone di raccogliere 50mila firme allo scopo di vedere restituiti alla collettività i beni e le aziende sottratti alle organizzazioni malavitose. Si tratta di accompagnare e sostenere attivamente un disegno di Legge di iniziativa popolare nato dalla collaborazione di Cgil, Arci, Libera, Associazione Pio La Torre, Avviso Pubblico, Sos Impresa, Legacoop e Acli.
Per meglio illustrare i contenuti e le proposte del progetto di Legge in oggetto, insieme a dati ed informazioni utili ad inquadrare il problema delle realtà aziendali requisite al mondo criminale e per la raccolta firme, mercoledì 16 gennaio si terrà a Bologna una conferenza stampa alla presenza della vicepresidente della Regione Simonetta Saliera e dei rappresentanti del comitato promotore. Presso l' ingresso della sede regionale di via Aldo Moro verrà a tal proposito allestito un apposito gazebo della campagna di raccolta.
Luana Cinti, esponente dell' Italia Dei Diritti e vice responsabile per l' Emilia Romagna dichiara: ” Il punto di partenza pare davvero interessante e promettente, soprattutto per il contributo congiunto e ampio dei promotori di tale progetto. Stiamo parlando di realtà associative diverse, le quali si uniscono a trasmettere un messaggio preciso di opposizione costruttiva alle mafie e alla sottrazione letale di risorse che esse operano sui territori oggetto dei loro traffici. Risorse che da simbolo della ricchezza e della produttività di una realtà locale si trasformano pericolosamente in qualcos'altro, poichè risucchiate e impoverite assumono un volto nuovo, asservite e piegate a scopi diversi, inaccettabili, portate via alla collettività. La raccolta firme, con il contributo della Regione Emilia Romagna è indubbiamente positivo, poichè coinvolge direttamente l' intera cittadinanza, chiamandola a sentirsi parte attiva dell' iniziativa e nel contempo sensibilizzandola, attraverso una nuova iniziativa, sul tema del contrasto alle organizzazioni criminali. Uno degli aspetti più significativi del progetto di supporto al disegno di Legge di iniziativa popolare, è indubbiamente la focalizzazione sul rapporto tra bene confiscato di diversa natura e recupero di fondamentali spazi ed opportunità di inserimento lavorativo e di crescita professionale per i membri di una comunità, in quanto l'indebito e illegale possesso di aziende e terreni, insieme ad una vasta gamma di attività economiche altamente remunerative svolte dalle sudette organizzazioni, costituiscono un patrimonio di cui i cittadini non possono in alcun modo usufruire e percepirsi parte integrante, poichè non rispecchiano, nè tantomeno assecondano, le necessità e i bisogni effettivi che questi esprimono. A tal proposito è importante sottolineare l' invito ad un sostegno pieno e continuativo delle Istituzioni nel portare avanti l' opera di confisca a livello nazionale, di pari passo con l' impegno a favore di una sistematica e per quanto possibile repentina ricollocazione dei beni di volta in volta sottratti e nel tempo accumulati, per il bene della collettività e in virtù del suo quotidiano sviluppo”.

Ufficio Stampa Italia Dei Diritti Emilia Romagna
italiadeidiritti@yahoo.it
http:/www.italiadeidiritti.it

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