Dio, nella notte dei tempi creo’ il Mondo ed incluse l’Italia nostra.

Non s’e avverata la Fine del Mondo, ma.. se si continuera’ di questo passo vi sara’ la fine della politica e si demolira’ la democrazia, una cosa e’ certa, ci salutera’ per sempre il piu’ difficile ed amaro anno 2012.

E’ tempo di fare i conti e le riflessioni relativo l’andamento politico lungo tutto il periodo dell’anno 2012. Si creda o no, si potrebbe affermare che la poltica italiana si e’ manifestata deludente e come sempre gli italiani, quelli piu’ deboli, son quelli che in realta’ pagano il conto per i politici che hanno applicato una politica fallimentare. Il governo Berlusconi, ha centrato qualche obiettivo utile, i suoi avversari politici lo contrastarono con tutti loro mezzi disponibili. Comunque, fu un governo che provo’ ad evitare l’aumento delle tasse a tutti i cittadini italiani e fu l’inattesa crisi internazionale che inizio’ nel 2007 e si manifesto’ limitata, ma nel 2008 emerse in una dimensione mondiale. I ministri di tale governo si attivarono per migliorare l’assetto politico, sociale ed affrontarono le tematiche relative a politiche economiche, come approvigionarsi le risorse energetiche, per evitare gli alti costi del gas e dell’energia elettrica per le industrie e per tutti i servizi che servono alla Nazione.

Come dimenticare la lotta senza quartiere alle attivita’ prevalentemente criminose e promossero determinate iniziative legislative per il rientro dei capitali italiani dall’estero. Il governo politico fu soprattutto impegnato contro gli evasori, fin qui’ ho descritto genericamente alcuni punti importanti che garanti’ le varie attivita’ nell’ambito della nazione. non si puo’ dire che tutto filasse diritto nella direzione giusta ed i disoccupati erano molti, ma cerco’ di evitare l’espansione incontrollata, le pensioni non erano sufficienti causata dalla diminuzione del potere d’acquisto comunque garantite, le tasse monitorate con una politica del contenimento per non danneggiare l’andamento del mercato interno. L’adozione troppo in fretta della politica predisposta alla globalizzazione che favori’ l’importazione di prodotti dall’estero che penetrarono nel mercato interno ed era stato impossibile equilibrare la bilancia commerciale con l’estero, causata probabilmente anche dall’euro, che non facilito’ le industrie italiane nell’ambito della competitivita’ soprattutto nel commercio con l’estero.

Con queste cose complicate non aiutarono l’economia italiana e non si pote’ alleggerire il debito pubblico, che schizzava di in anno sempre piu’ in alto. Comunque credo sia giusto ed onesto attribuire che tale debito pubblico non crebbe in dismisura motivandola che fosse stato il governo Berlusconi, e se ci sono stati degli errori andrebbero addebitati anche ai precedenti di governi di Berlusconi, Prodi, Dalema, Amato, dal 1994 al 2001e poi Berlusconi dal 2001 al 2006 ed ancora quello di Prodi dal 2006 al 2008 ed il successivo di Berlusconi dal 2008 al mese di novembre 2011. Poi il governo tecnico del Prof. Mario Monti, dal novembre 2011 al 24 dicembre 2012, quest’ultumo governo che avrebbe dovuto mirare l’obiettivo della diminuzione del debito e l’approvazione della nuova legge elettorale, si e’ ulteriormente aumentato di altre 50 miliadi di euro. Quindi, non e’ vero che ci fu l’era ventennale del berlusconismo.

Gli italiani hanno memoria e sono consapevoli che la politica espressa dal centro-sinistra, ha avuto lo spazio per governare e se fossero state cose storte non proponibili alla socierta’ italiana avevano tutto il potere di frenare e cambiare rotta politica. Chi si candida a governare l’Italia, ha l’obbligo di costruire e migliorare le condizioni di vita a tutti i cittadini italiani ed al Parlamento vi erano solo due i partiti dominanti nello scenario politico: la coalizione del centro-destra e del centro-sinistra ed e’ un errore sottovalutare i due schieramenti politici perche’ le cose buone e concrete le hanno realizzate entrambi.

Detto cio’, credo non si possa a cuor leggero conclamare positivamente le politiche espresse nell’ ultimo ventennio. Di qui la necessita’ di dovere assolutamente cambiare la rotta politica. Cari lettori vi siete mai chiesti, perche’ e’ salito il debito pubblico? E’mancato l’effetivo e dovuto controllo della spesa pubblica, l’alto costo della macchina amministrativa, l’alto costo della politica, lo spezzettamento del territorio con l’introduzione, prima con quelle Regioni a Statuto Speciale e quelle a Statuto Ordinario, la prolificazione delle Province e dei Comuni. Gli alti costi come Coofondatori e membri dell’Unione Europea, Referendum, elezioni politich elezioni europee, elezioni regionale, provinciali e comunali. I costi del finanziamento ai partiti quelli attivi e defunti, nonche’ una sostenuta lotta alla corruzione e molti scandali politici nel settore amministrativo nell’ambito delle autonomie regionali e locali.

Gli alti costi delle spedizioni delle Forze Armate per le operazioni talune di guerra ed altre per il mantenimento della pace. Gli italiani sono operosi ed intelligenti e abilitati per capire quante istituzioni sono utili alla politica, ma non sono a conoscenza dell’ammontare dell uscite espresse in valuta euro: La struttura del Quirinale, sede del Presidente della Repubblica, la struttura di Monticitorio sede della Camera dei Deputati, la struttura del Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica, la struttura del Palazzo Chigi, sede del Governo. Ed altre strutture relative alle Prefetture operative in ogni Provincia ed alle strutture politiche dei consigli di amministrazione nazionali, regionali, provinciali e comunali.

Credo quanto sopra, possa dare un’idea del complesso politico, a tutto questo c’e’d’aggiungere gli stipendi, vitalizi e pensioni ed ecc. ecc. Per lo Stato italiano, tutto questo carico per la politica e’ davvero enorme, mantenere tale assetto e non potendo crescere a causa delle risorse, Il nuovo governo sara’ costretto a riformare una parte dell’assetto strutturale, costituzionale e politico. Quindi vi sara’ la necessita’ di promuovere tutte quelle politiche capaci a sviluppare l’economia, la riforma della giustizia, e tutte le altre iniziative mirate a creare lavoro per realizzare detti obiettivi, ma ci sono le risorse per investirle nella industrie italiane?

Si potrebbe affermare che ci sono, a che che servirebbero le Banche che sono utili ed indispensabili, naturalmente se faranno diligentemente la loro parte, se non fosse cosi’, il governo avra’ tutte le ragioni per nazionalizzarle! Qualora alle industrie strategiche non fossero sufficienti gli investimenti privati, il muovo governo, dovra’ sostenerle e finanziarle. Se le politiche del menzionato governo non saranno indirizzaate a questi importanti obiettivi mirati alla crescita dell’economia italiana, in quanto sara’ condizionata e costretta dalla legge di stabilita’ voluta dall’Unione Europea, in tal caso, l’Italia, per risollevarsi dalla difficile situazione, dovra’ ridiscutere tutta una serie di patti a suo tempo stabiliti e sostenute dalle leggi nazionali contratte con gli organismi europei ed internazionali legate con l’Unione Europea. Quindi, la nazione nostra, dovra’ sganciarsi dagli eventuali vincoli che la legano alla citata Unione Europea, l’Italia finalmente libera ed indipensdente, sara’ costretta per il bene della nazione nostra, a promuovere nuove politiche per l’immigrazione, emigrazione e la difesa del territorio nazionale, proteggere il paesaggio nostro e l’approvigionamento a costi vantaggiosi del gas, e l’energia per gli impianti industriali ed a uso domestico. Una delle alternative praticabili alfine di uscire dal tunnel della cresi economica sociale e politica che non s’intravvede un solo raggio di luce, avere il coraggio di promuovere una virtuosa politica nazionale, programmagandone contemporaneamente una graduale uscita dall’Europa.

Tutto questo, qualora l’U.E non dovesse modificare la politica esageratamente europeista, a quel punto, l’Italia potrebbe decidere a riappropriarsi della sua totale sovranita’ nazionale, politica, economica e stampare la Lira moneta nostra, evitando di affidarla alla Banca d’Italia, ma direttamente alla Zecca dello Stato Italiano Successivamente per l’Italia potrebbe essere utile per ridurre le spese della macchina amministrativa gestita dallo Stato, l’abolizione delle 20 Regioni, dimezzare le Province ed i Comuni, i costi della politica e concedere piu’ risorse per gli investimenti che creino lavoro e ricchezza a favore di tutti gli Italiani.

Politiche piu’ opportune per valorizzare le risorse degli italiani all’estero. Abolire la tassa targata IMU della prima casa ed applicare ragionevoli percentuali per l’aumento delle pensioni minime, in linea con il costo reale della vita. L’istituzione di un Ministero con il portafoglio a sostegno della tradizionale famiglia ovvero uomo, donna e figli.Maggiori’ investimenti alla cultura, alle scuole pubbliche, alle universita’e laboratori d’eccellenza per rafforzare il settore dei ricercatori. Meno conflitti istituzionali fra politica e mgistratura e piu’ rispetto alla natura e adeguate iniziative per il rimboschimento, maggiore sostegno alle politiche che valorizzino il paesaggio territoriale nostro, beni architettonici, artistici e protetti dal Ministero con portafoglio per i beni culturali e soprattutto dotato da una struttura quale organismo di competenze espresse dai Sovraintendenti per i beni culturali nelle loro rispettive sedi provinciali, (servono molto di piu’ i competenti ed evitare le deleghe agli assessori che sono politici, ma non idonei in quanto incompetenti).

Una buona politica per ottenere maggiore risparmio e promuovere iniziative mirate a fare funzionare tutte le attivita’ legate al riciclaggio dei rifiuti onde ottenere pulizia ed igiene a favore dei cittadini oltre ad ottenere una buona immagine per l’Italia nostra, un bel biglietto da visita, per incrementare il turismo nazionale ed internazionale. Queste cose, direttemante od indirettamente creerebbeo lavoro e risorse. Se gli italiani dovessero privileggiare le politiche del rigore, penalizzarebbero ancora i poveri, ed i ricchi rischiano di diventare a loro volta poveri. I ricchi e poveri con una buona e bilanciata politica avrebbero lo spazio per convivere, ma poveri con altri diventati poveri e senza denaro si finira’ per non fare crescere nemmeno l’erba.

A febbraio nei giorni 24 e 25 si votera’, spero che questa volta gli italiani, non si facciano illudere da coloro che utilizzano la politica a scopi personali, quindi pensate e riflettete prima di dare il vostro voto, perche’ una scelta che fosse errata, seguirebbero ancora altri sacrifici perche’ quel determinato governo che conquistera’ il potere offerto ingenuamente dalla volonta’ degli elettori, potrebbe manifestarsi troppo rigoroso e disponibile ai voleri di questa Europa, di bancari e senza anima, inevitabilmente meno attenta alle vere necessita’ della societa’civile nostra in quanto sara’ molto lontano dalla realta’ sociale ed economica e sara’ tentato ad usare l’arma piu’ comoda per infliggere altre maledette tasse, che serviranno a peggiorare l’economia e la crescita inesorabile della disoccupazione, meno servizi per il sociale e soprattutto senza potere uscire degnitosamente dalla crisi mondiale. Italiani ed elettori, tutti i partiti, le liste civiche o movimenti si presenteranno con meravigliose parole e promesse, ma pochi saranno coloro che una volta eletti saranno in grado di mantenere le promesse conclamate durante la fase elettorale. Spero che gli Italiani sapranno scegliere e se il partito prescelto che si identifichera’ nella direzione e prospettiva poltica citata da me, e dovesse vincere le elezioni, sono certo che tale partito o movimento, promuovera’ politiche piu’ giuste e l’Italia sara’ salva e continuera’ la sua corsa per un migliore avvenire per tutto il Popolo Italiano. Buon Anno, ITALIA!
Boston 31 dicembre 2012
On. Michele Frattallone, presidente del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, Inc.

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