ITALIANI NEL MONDO — DI BIAGIO (FLI), INSIEME CON AGENDA MONTI PER RICOMINCIARE A PARLARE DI ITALIA

In queste ore si sta delineando quello che sarà il futuro del Paese, sta prendendo forma quella svolta che è nata dallo sforzo di idee e di ambizioni in cui noi abbiamo sempre creduto e che abbiamo contribuito a rendere concreta con le nostre scelte talvolta anche coraggiose.

In questo momento le forze democratiche e moderate del Paese credono che questa svolta sia fattibile e sia l’unica strada da percorrere per rimettere al centro della politica l’Italia e gli italiani.

In italia e all’estero stiamo lavorando proprio a questo, ci stiamo preparando alla raccolta di firme per le sottoscrizioni della lista dei candidati, una lista che stiamo definendo e che avrà come elemento fondamentale la condivisione dell’agenda Monti.

Un programma accurato, concreto e lungimirante in nome del quale sarà possibile quel rinnovamento politico e culturale che per noi rappresenta qualcosa di indispensabile.

In queste ore è stato pubblicato in gazzetta il Decreto di assegnazione dei seggi per le circoscrizioni estere: la nuova configurazione prevede ad esempio che alla ripartizione Europa venga assegnato un seggio in meno rispetto alle pecedenti consultazioni.

Questa nuova geografia elettorale deve imporci una riflessione seria tra le forze politiche coinvolte in questo progetto, al fine di evitare che la rappresentanza democratica possa essere compromessa da un’eccessiva frammentazione di posizioni e di idee.

Rinnovare l’Italia e renderla realmente democratica non è un progetto di fli o di un altro partito, deve essere un progetto degli italiani, di quelli in patria e di quelli all’estero.

E noi vogliamo che questo progetto sia corale, condiviso e trasversale.

Per questo tutte le realtà, associazioni e gruppi, che rappresentano l’anima liberale e moderata dell’Italia all’estero devono partecipare attivamente alla costruzione di questo progetto.

Dando il loro contributo, condividendo con noi le loro rflessioni, insomma credendoci come ci crediamo noi.

Vogliamo creare un tavolo di lavoro che ci veda seduti tutti insieme, referenti moderati democratici e liberali del mondo dell’emigrazione, per lavorare costruire e rendere l’ITALIA un paese migliore.

Alimentare la disunione e la frammentazione rischia in questo momento di disperdere le energie, creare fratture e soprattutto confondere chi ci circonda.

Con il pericolo, non trascurabile, di compromettere le potenzialità di rappresentanza democratica delle nostre comunità.

La frammentazione potrebbe certamente assecondare qualche singola ambizione ma comprometterebbe il futuro del progetto politico, limitando la rappresentanza in molte aeree. Con il rischio di oscurare chi da mesi sta dimostrando di credere in un’alternativa valida al bipolarismo che alla parola demagogia continua a prediligere pragmatismo.

Noi non vogliamo questo, vogliamo unire le forze perché insieme ce la possiamo fare, insieme sarà possibile ricominciare a parlare d’Italia.

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