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UNA QUESTIONE DI NUMERI

Probabilmente, prima della fine dell’inverno, saremo chiamati alle urne per il rinnovo del nostro Parlamento; anche se con una Legge Elettorale che non consentirà quegli auspicabili cambiamenti che, per il passato, avevamo ipotizzato. Anche per il voto dei Connazionali oltre frontiera, salvo ripensamenti dell’ultima ora, tutto resterà come per il passato e la percentuale dei votanti resterà contenuta anche a causa di un sistema che limita e condiziona il più democratico dei diritti. Questo come premessa. All’inizio dello scorso autunno, avevamo fatto la “Conta” dei Connazionali residenti in Germania. In pratica, avevamo puntato la nostra attenzione sulla più numerosa Comunità residente nel Vecchio Continente. Ci risultava che gli italiani in terra tedesca erano 580.000. Alcuni Lettori hanno ribadito che il numero più attendibile era 800.000. Nel tentativo d’essere più precisi, ci siamo rivolti alla nostra Ambasciata a Belino. L’Ufficio Affari Sociali, con sollecitudine, ci ha inviato un aggiornato diagramma sul numero degli italiani presenti in Germania. I dati sono ufficiali ed aggiornati (2009/2012). Per i quattro anni presi in esame, gli italiani presenti erano 685.588. Ovviamente, iscritti alle Anagrafi Consolari e, di conseguenza, all’Anagrafe degli Italiani residenti all’Estero (AIRE). Non è tutto. C’è da considerare che il numero complessivo comprende anche italiani che, per questioni d’età, non hanno ancora il diritto di voto. E’, invece, confermato che il numero dei Connazionali che si sono trasferiti in Germnia è in progressivo aumento. Da 652.127 nel 2009, sono passati a 685.588 nel 2012. Con un incremento reale di ben 33.461 unità. Tornando alla nostra stima originale (580.000), riteniamo che la stessa sia fondamentalmente corretta; perché tiene solo conto degli italiani che hanno potenziale diritto di voto. Quindi, tutti d’età superiore ai 18 anni. Se ne deduce che 105.588 nostri Connazionali sono ancora minorenni e, di conseguenza, non conteggiati ai fini elettorali. Fatta una semplice sottrazione, è facile verificare che 580.000 sono i Connazionali che potrebbero votare dalla Germania. “Quota” 800.000 (+ 114.412) potrebbe essere presa in considerazione se si tenesse conto degli italiani in Germania che, per motivi loro, hanno scelto di non iscriversi alle Anagrafi Consolari. Sotto un profilo sostanziale, questi Connazionali, politicamente, non “esistono” perché non possono esercitare il diritto di voto.

Giorgio Brignola

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