Site icon archivio di politicamentecorretto.com

AIRE E ANAGRAFE CONSOLARE

Dato che si avvicina il tempo delle elezioni politiche generali in Italia e non avendo avuto ancora notizia del varo della nuova Legge Elettorale, riportiamo, almeno sotto questo profilo, come si mantiene il diritto di voto da parte dei Connazionali dall’estero (ancora per posta).

Prima di tutto, gli italiani che si trasferiscono all’estero, per periodi effettivamente superiori ad un anno, hanno l’obbligo d’iscrizione presso le Anagrafi Consolati e, di conseguenza, anche presso l’AIRE del proprio comune d’origine in Patria. Il meccanismo d’iscrizione all’AIRE in Italia è facilmente identificabile:

1- Presso il comune d’ultima residenza nella Penisola.

2-Nel Comune risultante dall’atto di nascita dei genitori, per chi non ha mai avuto la residenza

in Italia.

3-Iscrizione nel comune di residenza dei familiari o ascendenti viventi.

Come già scritto, l’iscrizione all’AIRE è obbligatoria per gli italiani che vivono da più di un anno all’estero. Ciò vale anche per le persone nate oltre confine che hanno acquisito la cittadinanza italiana per nascita e per chi ha ottenuto la nostra cittadinanza per altro motivo. Ottemperato all’obbligo iniziale, il Connazionale è tenuto a comunicare all’Ufficio Consolare di pertinenza il trasferimento della residenza o dell’abitazione all’estero ed ogni altra modifica anagrafica ( matrimoni, nascite, divorzi, decessi, ecc, ). Per le variazioni di Stato Civile, occorre, però, anche una certificazione legalizzata rilasciata dalle autorità anagrafiche del Paese ospite.

La stessa iscrizione all’AIRE è semplice. Si può perfezionare tramite gli Uffici Consolari con corretta modulistica o, direttamente, presso il Comune italiano prima di trasferire la propria residenza all’estero.

Per ogni altro dubbio, restiamo a disposizione dei Lettori. Perché, almeno nella prossima tornata elettorale si deve evitare qualsiasi disguido. Votare è un Diritto, ma anche un Dovere civico. I Connazionali oltre frontiera potranno contare di più anche in Italia; sempre che s’attivino per esercitare il loro diritto di voto. I milioni di potenziali voti ipotizzabili, solo nel Vecchio Continente, potranno avere un ruolo primario nella prossima Legislatura. Non disperdiamoli!

Giorgio Brignola

Exit mobile version