Decreto crescita: On. Narducci, relatore in Commissione esteri, coinvolgere la rete degli italiani all’estero per la promozione del made in Italy.

(Roma, 11 dicembre 2012) – Oggi, la Commissione Affari esteri della Camera ha esaminato il “DdL di conversione in legge del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, recante ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese, approvato dal Senato e composto da 72 articoli”. Relatore il Vicepresidente della Commissione stessa, on. Franco Narducci.

L'on. Narducci, nell'illustrare il provvedimento ha evidenziato che esso “interviene su numerosi settori quali infrastrutture e servizi digitali, creazione di imprese start-up, opere infrastrutturali con capitali privati, attrazione degli investimenti esteri in Italia, liberalizzazioni in particolare in campo assicurativo e nella responsabilità civile auto”.

Inoltre, ha sottolineato l'importanza del “sostegno, attraverso Simest, accordato alle società che, pur avendo sede in Italia, si occupano della promozione del prodotto italiano all'estero”, fondamentale secondo il parlamentare “per individuare nuovi mercati per la produzione italiana che tanto è apprezzata nel mondo ma che ha bisogno di adeguate filiere di promozione e distribuzione che siano efficienti ed efficaci”. Per queste ragioni l'on. Narducci ha richiamato l'importanza di “prevedere forme di coinvolgimento della rete associativa degli italiani all'estero che sono, di fatto, i primi promotori dei prodotti italiani nel mondo” precisando che “tale coinvolgimento è altrettanto importante per l'operatività del nuovo strumento di attrazione degli investimenti esteri in Italia denominato Desk Italia”.

Narducci, successivamente, parlando degli effetti del subentro dell'anagrafe nazionale della popolazione residente alla attuale AIRE, ha rilevato come il dibattito che si è svolto al Senato con il Sottosegretario Dassù sia stato approfondito e sufficiente per evincere che non vi sono rischi per gli elenchi AIRE che comprometterebbero anche l'esercizio del voto all'estero e che quindi si tratta di una mera “finalità di semplificazione amministrativa e di valorizzazione dell'attuale patrimonio informativo in materia anagrafica consentendo una raccolta unitaria delle informazioni oggi contenute nelle anagrafi della popolazione residente e nell'AIRE”.

Infatti, in tal modo – ha proseguito Narducci – “si valorizzeranno le capacità informative dei Comuni e si prevede un percorso graduale di attuazione” precisando che “riguardo all'esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all'estero, occorre assicurare la salvaguardia delle funzionalità attualmente garantite dal sistema vigente anche in sede di attuazione del provvedimento in esame”. Infine, la Commissione esteri esprimendo parere favorevole, come da richiesta del relatore, ha formulato una osservazione in cui si chiede alle “Commissioni di merito l'opportunità di esplicitare che, in sede attuativa, sia garantita la piena operatività del vigente sistema anagrafico, basato sull'AIRE, con riferimento all'esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all'estero”.

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