Site icon archivio di politicamentecorretto.com

FOCUS IDV 6 DICEMBRE

LISTE PULITE: DI PIETRO, MONTI SI E' PIEGATO A RICATTO PDL – ROMA, 6 DIC – ''Il governo Monti si e' piegato al ricatto del Pdl e soprattutto di Berlusconi che ha dei problemi con la giustizia''. Lo ha detto Antonio Di Pietro ai giornalisti in sala stampa a Montecitorio. ''Il Pdl ha ricattato il governo per non far passare la legge sulle incandidabilita' delle persone condannate ed ha ottenuto il suo scopo. Il governo ha proposto infatti una legge finta perche' prevede che non si possa entrare in Parlamento solo per condanne superiori a due anni. Questo significa – ha concluso il leader dell'Idv – che sono esclusi di fatto anche la maggior parte dei reati contro la pubblica amministrazione e la corruzione''.

COSTI POLITICA: DI PIETRO, GOVERNO RESISTA A RICATTO PDL – ROMA, 6 DIC – ''In questa votazione di fiducia assistiamo a un ricatto del Pdl che vuole ottenere delle cose che il governo non intende dargli con uno scatto di dignita''': lo dice nell'Aula della Camera il leader del Pdl Antonio Di Pietro in dichiarazione di voto sulla fiducia al dl sui costi della politica. ''Il governo – sostiene – non ceda al ricatto del centrodestra che cerca di ottenere cose che il governo non vuol dargli''. Di Pietro sostiene: ''la verita' e' che il Pdl non vuole la legge sugli incandidabili, come non vuole mettere da parte la vigente legge elettorale che nel migliore dei casi fa sbagliare, e io ne so qualcosa, e nel peggiore trasforma il Parlamento in un mercato. E vuole l'election day per evitare che prima delle Politiche venga giudicato su come ha fatto male nelle regioni Lombardia, Lazio e Molise. Monti – prosegue – prenda atto del fatto che non ha una maggioranza e non si sottoponga al ricatto: vada da Napolitano a dimettersi e il presidente della Repubblica ci convochi tutti per capire se in questo scampolo di legislatura sara' possibile arrivare ad una nuova legge elettorale''.

== GOVERNO: DI PIETRO, MONTI VADA AL QUIRINALE E RIMETTA MANDATO = – Roma, 6 dic. – “Monti prenda atto che non ha piu' la maggioranza e oggi uscito da qui vada dal presidente della Repubblica e rimetta il suo mandato, non ceda al ricatto del Pdl”. Cosi' Antonio Di Pietro in dichiarazione di voto sulla fiducia chiesta dal governo sul provvedimento sui costi della politica in aula alla Camera.

PDL: DI PIETRO (IDV), RICATTO A GOVERNO PER L. ELETTORALE E INCANDIDABILITA' – Roma, 06 dic – Incandidabilità e Legge Elettorale: Questi i due temi su cui il Pdl starebbe “ricattando” il Governo, secondo il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, intervenuto questo pomeriggio in Aula a Montecitorio.

GOVERNO: DI PIETRO “DA PDL RICATTO, MONTI NON CEDA E RIMETTA MANDATO” ROMA – “Intendiamo innanzitutto denunciare l'anomalia del ricorso costante al voto di fiducia. Fino ad oggi c'era una maggioranza bulgara in Parlamento, che in quest'anno e' stato svuotato nelle sue funzioni. Oggi l'uso del voto di fiducia da parte del Pdl viene fatto solo come forma di ricatto per arrivare ad altre ragioni che il governo non vuol dare”. Lo ha detto Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori, in corso delle dichiarazioni di voto sulla fiducia al ddl sul funzionamento degli enti locali. “Oggi mi appello al governo affinche' non ceda all'ennesimo ricatto del centrodestra – ha aggiunto Di Pietro – in questo scampolo di legislatura il Pdl sta tentando di chiedere qualcos'altro che lui non vuole dargli, come la legge sull'incandidabilita' e la legge elettorale, che non vuole cambiare, e infine vuole l'election day. Il governo prenda atto che non ha piu' una maggioranza e rimetta al presidente della Repubblica il suo mandato, non ceda al ricatto del centrodestra”. Di Pietro ha insistito sul fatto che “e' necessario invece cambiare la legge elettorale, e per questo faccio appello al capo dello Stato, il Pdl vuole trasformare quest'aula in un mercato delle vacche”. Infine l'ex pm ha confermato il no dell'Idv alla fiducia.

GOVERNO. DI PIETRO: MONTI VADA AL COLLE E RIMETTA IL MANDATO “NON CEDA RICATTO PDL; LEGISLATURA AVANTI SOLO PER L.ELETTORALE” Roma, 6 dic. – Il presidente del Consiglio Mario Monti “prenda atto che non c'e' l'ha piu' una maggioranza e che ce l'avrebbe solo solo se si sottoponesse al ricatto del Pdl. Oggi stesso, uscito da qui, vada al Quirinale e rimetta il mandato nelle mano del presidente della Repubblica. Non ceda al ricatto”. Lo dice Antonio Di Pietro intervenendo in aula alla Camera durante le dichiarazioni di voto suo' la fiducia chiesta dal governo sul decreto per i costi della politica negli enti locali. “Il presidente della Repubblica- aggiunge il leader Idv- convochi tutti noi per verificare se c'e', in questo scampolo di legislatura, la possibilita' di riformare la legge elettorale. Altrimenti si vada subito al voto”.

GOVERNO. DI PIETRO: PDL RICATTA MONTI SU INCANDIDABILITÀ “VOGLIONO LA CRISI ANCHE PER EVITARE LA RIFORMA DEL PORCELLUM” Roma, 6 dic. – “Il parlamento quest'anno e' stato svuotato delle sue funzioni. La fiducia e' servita solo a dire 'sto con il governo Monti' o 'non sto con il governo Monti' e non per esprimersi sul merito del provvedimento”. Lo dice Antonio Di Pietro intervenendo in aula alla Camera durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia chiesta dal governo sul decreto per i costi della politica negli enti locali. “Oggi pero'- sottolinea- e' avvenuto un fatto ancora piu' grave perche' il Pdl” usa la fiducia “solo per una forma di ricatto per arrivare ad altre ragioni che il governo evidentemente non vuol dare. E allora io che per 5 anni ho sempre fatto opposizione al governo mi appello al governo perche' non ceda alll'ennesimo ricatto del centrodestra che oggi fa finta di non votare non perche' non condivide la politica economica ma perche' in questo scampolo di legislatura sta cercando di ottenere qualcosa d'altro da questo governo che in una scatto di dignita' il governo non gli vuole dare: la legge sulla incandidabilita'” che impedirebbe il malcostume politico di “persone che vanno a Montecitorio per non andare a San Vittore”. Di Pietro continua: “Io denuncio il ricatto politico-parlamentare che il Pdl sta facendo non solo nei confronti del govern ma anche dei suoi partner di maggioranza come il Pd che con coerenza, e non per convenienza, sta sostenendo il governo. Invece il Pdl lo sostiene solo se in cambio ottiene qualcosa, cosi' come avvenuto sul ddl anticorruzione”. Il leader Idv, nell'aula della Camera durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia al deccerto costi politica, aggiunge: “Io denuncio questo comportamento anche per un'altra ragione: il Pdl fa cosi' anche perche' non vuole cambiare la legge elettorale. Faccio un appello al Quirinale che cento volte ha detto che non si puo' tornare al voto con questa legge elettorale che bene che vada” fa scegliere i candidati dai segretari di partito e “male che vada permette di compravendere i deputati e trasforma quest'aula in mercato delle vacche”. E poi, osserva infine Di Pietro, “il Pdl” ricatta il governo Monti perche' “vuole l'election day per evitare di vedere quanto poco conta dopo quello che ha combinato in Lazio, Molise e Lombardia”. Di Pietro pero' non rinuncia a stigmatizzare il continua ricorso alla fiducia da parte dell'esecutivo tecnico: “Noi dell'Idv intendiamo innanzitutto denunciare l'anomalia del ricorso continuo e costante al voto di fiducia, in meno di un anno siamo arrivati quasi a 50 voti di fiducia. A scuola di hanno insegnato che il voto di fiducia il governo lo chiede proprio per verificare se ha una maggioranza che appoggia il suo operato. Fino a oggi c'era una maggioranza bulgare in questo parlamento e quindi il voto di fiducia e' stato un modo per bypassare gli impegni che la Costituzione assegna al parlamento”.

UNIVERSITA':DI PIETRO,CON GLI STUDENTI,C'E' ESPULSIONE MASSA – ROMA, 6 DIC – ''Oggi piu' che mai siamo dalla parte degli studenti, perche' i ragazzi che sono in piazza esprimono un disagio sociale che non trova alcuna rappresentanza, visto che siamo di fronte ad un vero e proprio fenomeno di espulsione di massa dall'universita', come denunciano, dati alla mano, gli studenti e i precari. Ci sono migliaia di ragazzi che quest'anno si vedranno negata la borsa di studio e dovranno interrompere gli studi, nonostante ne abbiano diritto''. Lo scrive il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, in un post pubblicato sul sito del partito. ''L'anno scorso erano 1 su 4 gli idonei a rimanere senza borsa, 45.000 in tutto. Quest'anno, nel solo Lazio, sono di 1 su 2. Stiamo parlando di un sistema al collasso, siamo ultimi in tutti i parametri del piu' recente rapporto Ocse 2012, trentaduesimi per spesa nell'istruzione pubblica, il terzo Paese che tassa di piu' gli studenti in Europa e il terzultimo per numero di sussidi che garantisce. Siamo, inoltre, l'unico Paese con questa vergogna degli idonei non beneficiari, studenti aventi diritto che restano senza borsa. Senza considerare che sta esplodendo lo scandalo degli idonei non beneficiari di posto letto, poiche' le Regioni, appesantite dall'onere di integrare l'insufficiente fondo statale per il diritto allo studio, non riescono piu' a mantenere le residenze e sono costrette a mettere sul mercato gli alloggi. Gli studenti finiscono cosi' senza borsa di studio e pure sotto i ponti. E tutto questo si verifica, spesso, all'improvviso, da un giorno all'altro, nonostante tutti gli esami in regola''. Scrive ancora Di Pietro: ''Le politiche di austerity non possono piu' gravare sulla pelle delle famiglie e dei giovani, siamo al limite di una vera e propria mattanza sociale che elimina qualunque principio di pari opportunita' e di giustizia. Per questo, presenteremo un'interpellanza urgente attraverso la quale chiederemo conto e ragione al ministro dell'Istruzione e al Governo. Ci mobiliteremo in tutte le forme necessarie: le risorse per il diritto allo studio sono una priorita' e devono essere trovate''.

GOVERNO: BELISARIO (IDV), SUBITO LEGGE STABILITA' E BUONA RIFORMA ELETTORALE, POI AL VOTO Roma, 06 dic – “Chi vuole lo scioglimento del Parlamento senza approvare la riforma della legge elettorale lo dica chiaramente agli italiani e la smetta di prenderli in giro”. Così il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario, che aggiunge: “Non solo un anno di governo tecnico ha peggiorato le condizioni di famiglie e imprese, ha aumentato disoccupazione e povertà, ha accresciuto la recessione, ha visto la corruzione porre l'Italia a livelli da terzo e quarto mondo, ma in un momento delicatissimo c'è chi continua irresponsabilmente a usare le regole del gioco per interessi di parte. Si approvino subito, in due settimane, rinunciando anche alle vacanze natalizie, una buona legge elettorale e una legge di stabilità che vada incontro ai più deboli, quindi – conclude Belisario – si vada dritti dritti a nuove elezioni per archiviare questa orribile legislatura”.

GOVERNO. SENATO; BELISARIO, LA MAGGIORANZA NON C'E' PIU' – ROMA, 6 DIC – ''La maggioranza che ha sostenuto il governo Monti questa mattina e' venuta meno''. Lo ha detto nell'Aula del senato il capogruppo dell'Idv felice Belisario. ''I presidenti delle Camere e soprattutto il presidente delal Repubblica dovranno prendere atto di questo mutato scenario politico. Per noi e' evidente che il Paese e' senza governo e quindi si deve lasciare la parola agli elettori'', conclude.

GOVERNO, BORGHESI (IDV): IMPENSABILE STARE APPESI AI CAPRICCI DI UN RE Roma, 6 dic – “Ancora una volta il Paese è appeso ai capricci di un re che, per esclusivi interessi personali, la norma sull'incandidabilità, Porcellum e voto in Lombardia, fa venire meno il sostegno al governo Monti” lo dichiara Antonio Borghesi, presidente dei deputati di IDV. “E' impensabile andare avanti in questo condizioni. Il governo dei tecnici è arrivato al capolinea, umiliato e ridotto alla mercé dei desiderata di Berlusconi. La politica torni a fare il suo mestiere. Si vada subito ad elezioni nell'interesse esclusivo del Paese” conclude.

DL SVILUPPO: BUGNANO (IDV), I TANTI 'NO' DELL'ITALIA DEI VALORI – Roma, 06 dic – “La libera dialettica parlamentar e fra maggioranza e opposizione è l'essenza di una democrazia rappresentativa, ecco perché non accettiamo l'uso e l'abuso della decretazione d'urgenza. In più, i tanti motivi di merito, portano l'IdV a dire no all'ennesima fiducia posta dal Governo Monti”. Così la senatrice Patrizia Bugnano, capogruppo dell'Italia dei valori in commissione industria, durante la dichiarazione sul voto di fiducia al Dl Sviluppo. “No, perché questo provvedimento include infatti più disposizioni che nulla hanno che vedere con la materia sulla quale si interviene. No, perché si tratta con ogni evidenza di materie, la cui efficacia è rinviata all'adozione di ulteriori atti, secondo una tempistica che contraddice l'urgenza asserita. No, perché tale provvedimento non farà crescere il Paese, basti pensare alle misure di favore sulle start up innovative che escludono fra i soggetti che vi possono accedere le società fra professionisti. No, perché si è voluto, ancora una volta, favorire qualcuno più amico di altri, come le fondazioni bancarie. No, perché sono stati qui ridefiniti i rapporti contrattuali con la Società Stretto di Messina S.p.A per il progetto 'Ponte sullo Stretto, notoriamente non sostenibile ne' sotto il profilo ambientale, ne' dal punto di vista economico-finanziario. Infine, il nostro ultimo e più determinato no alla norma che renderà più difficile intercettare quelli che navigano e telefonano su internet via rete mobile, perché con un colpo solo si favoriscono gli interessi sia degli operatori telefonici, sia di chi non vuole farsi intercettare dalle forze dell'ordine. I malfattori e soprattutto le organizzazioni criminali ringraziano. L'Italia dei Valori – conclude Bugnano – non vuole essere ringraziata ed è per questo che votiamo no alla fiducia”.

GOVERNO; SVILUPPO, BUGNANO (IDV): MACELLERIA SOCIALE SU MOBILITA' Roma, 6 dic – “Il decreto su cui il Governo ha ottenuto una fiducia di cartapesta servirà solo a sviluppare la macelleria sociale: infatti, le norme sulla mobilità allargheranno ulteriormente le maglie per i licenziamenti collettivi e aggraveranno in modo allarmante l'iniquità nel mondo del lavoro. Monti, Passera e i cosiddetti tecnici tolgano di corsa il disturbo”. Lo dichiara il Capogruppo dell'IdV in Commissione Attività produttive al Senato, Patrizia Bugnano. “Il maxiemendamento al decreto sviluppo – aggiunge – prevede infatti che le aziende che licenziano, possano riprendere le assunzioni ignorando le liste di mobilità. Vengono così cancellate con un colpo di spugna le tutele per chi non ha un lavoro e si rischia di lasciare per strada una vastissima platea di cittadini. Come se non bastasse, viene previsto anche uno scivolo alla pensione per i manager delle grandi aziende come Rai, Enel e Poste: una proposta inaccettabile e, soprattutto, dai costi esorbitanti, che non è stata neppure vagliata dalla Commissione. Di fronte ad una crisi sempre più drammatica, ai livelli di disoccupazione esponenziali e agli effetti devastanti delle riforme Fornero, il Governo – conclude Bugnano – getta fino all'ultimo benzina sul fuoco dell'ingiustizia sociale”.

SANITA': PALAGIANO, RIPENSARE SISTEMA CONTROLLI BILANCI AZIENDE = – Roma, 6 dic. – “Il meccanismo dei piani di rientro, anche per lo stridere della coincidenza tra Commissario e Presidente della Regione, fino ad oggi, ha avuto spesso risultati poco efficaci. Opportuno sarebbe ripensare, oltre al sistema del commissariamento, anche quello dei controlli sui bilanci delle aziende sanitarie. Se manca un sistema di controllo, la certificazione e' inutile, come dimostrano il verificarsi di sprechi e ruberie, che questa Commissione ha avuto modo di verificare, ad esempio nel caso della asl di Massa e di quelle calabresi”. E' quanto dichiara Antonio Palagiano, Presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori sanitari e i disavanzi sanitari regionali, a margine dell'audizione del ministro della Salute Renato Balduzzi, in merito al funzionamento del sistema del Commissariamento per le regioni in disavanzo sanitario.

ILVA: DI GIUSEPPE (IDV), ANCORA UN FERITO SUL LAVORO, SITUAZIONE INACCETTABILE – Roma, 06 dic – “Ancora un incidente sul lavoro, questa volta presso l'ILVA di Taranto dove un operaio è rimasto ferito, fortunatamente non riportando danni gravi”. Così l'On. Anita Di Giuseppe (IdV) sul tema della sicurezza del lavoro “A guardare i dati forniti dall'Osservatorio Vega Engineering c'è da avere i brividi, le morti bianche registrate in Italia da Gennaio a Settembre 2012 sono ben 392, un dato agghiacciante. A queste vittime si aggiungono i tanti lavoratori rimasti feriti, molti anche gravemente; Ricordo inoltre tutti quelli che hanno perso la vita dopo lunghe malattie causate da ambienti lavorativi insalubri”. Prosegue il deputato Dipietrista “Si è parlato tanto di morti bianche, ma le chiacchiere, come si suol dire, vanno via con il vento. Bisogna agire concretamente, la sicurezza sul lavoro è un diritto fondamentale, questa mancanza di tutela non è più accettabile. Siamo nel XXI secolo, viviamo in un Paese civilizzato e non dovrebbe più esserci bisogno di ribadire questi concetti” conclude l'On. Di Giuseppe.

SCUOLA: RODANO (IDV), CON POLITICHE DI AUSTERITY NON C'E' GIUSTIZIA SOCIALE = Roma, 6 dic. – ''Il corteo che in queste ore sfila a Roma e' soprattutto una testimonianza dell'esasperazione e del disagio dei nostri studenti di fronte ai gravi tagli alla pubblica istruzione. Le politiche di austerity stanno gravando sulla pelle delle famiglie e dei giovani e siamo al limite di una vera e propria mattanza che elimina qualunque principio di pari opportunita' e di giustizia sociale”. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, responsabile nazionale Cultura e istruzione di Italia dei Valori. “Anche nel Lazio, quest'anno, – continua Rodano – la meta' degli studenti universitari riconosciuti idonei alla borsa di studio e' stato costretto a rinunciarvi, per assenza degli stanziamenti necessari. Un dato che per molti di loro si traduce nella rinuncia agli studi. Inoltre, quest'anno sta esplodendo lo scandalo degli idonei non beneficiari di posto letto: le regioni, appesantite dall'onere di integrare l'insufficiente fondo statale per il diritto allo studio, non riescono piu' a mantenere le residenze e sono costrette a mettere sul mercato gli alloggi. “Anche per questo, alcuni giorni fa, gli studenti universitari hanno chiesto un incontro al consiglio di amministrazione di Laziodisu. E riterrei davvero piu' che auspicabile un segnale di apertura e di attenzione nei confronti di queste proteste anche da parte del candidato presidente Nicola Zingaretti. La prossima giunta regionale deve mettere rimedio a questo vero e proprio scandalo sociale'', conclude Giulia Rodano.

QUOTE ROSA, CARLINO (IDV): RAPPRESENTANZA DI GENERE, NOSTRO OBIETTIVO E' 50 E 50 (Roma, 6 dic – “L'obiettivo dell'Italia dei valori è quello di raggiungere il rapporto di 50 a 50 nelle liste e negli organi consiliari ed esecutivi di enti locali e regioni. Meno di un mese fa la Camera ha approvato definitivamente la proposta di legge per la parità effettiva di donne e uomini nell'accesso alle cariche elettive e ai pubblici uffici delle autonomie territoriali. Si tratta di un primo passo, ma siamo ancora lontani da un risultato pieno di riequilibrio della presenza delle donne in politica. Un equo inserimento a livelli dirigenziali è un traguardo di civiltà più che di conquista sociale”. Lo ha dichiarato la senatrice Giuliana Carlino, Capogruppo nella commissione bicamerale per l'infanzia e l'adolescenza, intervenendo questo pomeriggio al Corso di formazione politica organizzato da “Donne Italia dei Valori” di Roma. “Per cambiare profondamente il nostro Paese – continua la senatrice – serve una norma chiara che obblighi i partiti a candidare il 50 per cento di donne e che stabilisca una rappresentanza in proporzioni analoghe sia alla Camera sia al Senato. Sarebbe un sistema rapido per cambiare in meglio le nostre classi dirigenti, aggiornare l'agenda politica del paese riconsegnando centralità alla giustizia sociale, ai beni comuni, alla legalità, al lavoro e all'impresa rispettosa delle regole e della dignità della persona e, infine, dare all'Europa un segnale forte e chiaro di discontinuità per recuperare sui mercati ma anche per migliorare la nostra credibilità all'estero”, conclude Carlino. (PO / red)

Exit mobile version