INCIVILTA’ POLITICA ITALIANA, CON DEMOCRAZIA TROPPO SPESSO PRESA A PRETESTO PER LE POLTRONE, QUINDI DI SOLA FACCIATA !

Siamo a poche settimane dal voto politico e, malgrado tutti asseriscano di voler cambiare la legge elettorale (con l’ennesimo ripensamento – proprio mentre sto scrivendo – da parte dell’arcoriano, dopo i 23 (?) ripensamenti precedenti…), tutto tace.

Il presidente della Repubblica si sgola (ma non efficacemente) negli appelli, ma pare che gli interlocutori siano tutti degli emeriti audiolesi ed ipovedenti se è ben vero che tutto sembra lasciato alla mercé di un ex presidente del consiglio che, ora come ora, funge solo da disturbatore del manovratore attraverso il ricatto di far cadere il governo, ma anche di coloro, invero pochi, come il “ricomposto” Pd, peraltro sempre sotto l’alea capricciosa del “rottamatore-rottamato” e di qualche frizione ideologica vendoliana.

A detto ex-presidente si aggiungono i giochetti di un centro fatiscente che, con i Fini, i Casini ed i Montezemoli and co., è alla ricerca di una collocazione difficile da trovare, atteso che detto centro non lo vuole più nessuno per motivi ormai fin troppo chiari, motivi che – Deus gratis – finalmente anche l’elettorato “sui generis” sembra aver capito, e cioè: uno scranno qualsiasi al parlamento in qualsiasi parte di tutto l’arco costituzionale: del resto, i vari spostamenti da destra a sinistra, come abbiamo visto più volte, ormai non ledono più nemmeno un pizzico di dignità politica !

Bersani, in questo momento, posto che diventi capo del governo e che, secondo me, (senza offesa) è il miglior cavallo che abbiamo, non sa con quale opposizione parlare tanto che, mi verrebbe da dire che per il momento non può far altro che parlare al vento…

Siamo pertanto in una situazione politica talmente ibrida che non consente agli Italiani di capire, almeno quel minimo indispensabile, per avere un indirizzo politico.

Non parliamo del Movimento Cinque Stelle che fa capo unicamente a se stesso e non vuol stare con nessuno: c’è da chiedersi cosa questo M5S farà in parlamento, pur dandogli atto che certe sue linee ideologiche (non di governo) non sono certo da scartare.

Gli altri ex partiti hanno la consistenza di un lumicino acceso, di un led informatico.

A questo punto dove andremo a parare ? Bersani è sicuro di Renzi oppure, in cuor suo, pensa di tenerselo buono finché sarà possibile ? E se non sarà più possibile ?

Non sarà che ci troveremo un’opposizione, tipo armata Brancaleone, che in base alla filosofia del “perso per perso”, scalzerà anche Bersani ?

Se poi penso che Mario Monti non è certamente in linea con Bersani e che non mi dà certo sicurezza in direzione di una favorevole prospettiva futura della politica italiana, allora sono costretto a ricordargli, avvalendomi di una affermazione piuttosto prosaica – che con il rigorismo non si mangia.

Anzi si muore di fame.

ARNALDO DE PORTI

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