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Partito Società  e Famiglia: discutibile l’atteggiamento della classe politica italiana sull’Ilva

Il Segretario del Partito Società e Famiglia Antonio Pisani: la classe politica italiana si disinteressa dei problemi del nostro paese

Sempre più criticabile e discutibile l’atteggiamento della classe politica italiana!
Ormai hanno portato l’Italia sull’orlo del baratro scaricando ogni responsabilità e mi riferisco alla questione Ilva di Taranto, spiega il Segretario del Partito Società e Famiglia Antonio Pisani.
La procura di Taranto prima sequestra gli impianti a caldo di Taranto, poi sequestra anche i prodotti finiti che dovevano essere commercializzati. Di fatto si chiude lo stabilimento dell’Ilva ed anche gli altri del gruppo Riva sparsi in Italia ed oltre 22.000 maestranze , comprese quelle dell’indotto, restano senza lavoro.
In tutto questo i nostri politici discutono di primarie e relative regole, di nuovi e vecchi partiti in una interminabile “Nacht der langen Messer”,una notte dei lunghi coltelli tutta italiana.
Il Governo, il cui Presidente veleggia sempre più in lidi lontani da Roma, lascia al ministro dell’Ambiente la gatta da pelare; forse era più opportuno che della delicata ed intricata questione se ne occupasse il ministro dello Sviluppo economico, ma sembra che lo stesso non abbia colto al volo l’opportunità di ridare credibilità ai cittadini italiani
È semplicemente pazzesco quello a cui stiamo assistendo dove la magistratura supplisce ancora una volta al vuoto della politica, con metodi che assolutamente non possono essere accettati.
E l’Aia, l’Autorizzazione integrata ambientale, che per il Ministero dell’Ambiente doveva garantire la continuità della produzione di acciaio negli altoforni, non è stata concordata con la magistratura di Taranto e quindi vale ben poco.
In tutto questo il governo prenderà decisioni oggi quindi con tutta la calma che il problema giustamente richiede; d’altronde che problema rappresentano 22.000 lavoratori che corrono il rischio di restare senza lavoro rispetto a quello dei duecentomila e oltre esodati da sistemare? Sono solo il 10% in più! Si sistemeranno con la cassa integrazione e poi chi governerà troverà la soluzione.
Bisogna velocemente sostituire tutta l’attuale classe politica per riportare il Paese alla crescita economica ed apportare le opportune modifiche affinché le singole Istituzioni non invadano i campi di competenza altrui, generando scompensi che possono oggettivamente portare l’Italia in una situazione peggiore di quella greca e spagnola.

Per informazioni:
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Partito Società e Famiglia
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