Il nostro Presidente del Consiglio, ha avvertito: “La sostenibilità futura dei sistemi sanitari nazionali, potrebbe non essere garantita se non si individueranno nuove modalità di finanziamento per servizi e prestazioni”. La voce di Mario Monti, secondo me, è lo specchio della sua anima. Ci vuole un bel coraggio (eufemismo) a fingere di non sapere dove si possono prendere i finanziamenti per la sanità, che per la povera gente è già allo sfascio. Non m’intendo di politica e neppure di numeri, però penso che si potrebbe smettere di buttare somme enormi di denaro in armi, penso anche che si potrebbero richiamare in patria tutti i nostri militari che si trovano all’estero, giacché è preciso dovere di uno stato preoccuparsi prima dei propri cittadini e poi dei cittadini d’altri paesi. I partiti di centro, di destra e di sinistra, hanno voluto il signore dalla voce specchio dell’anima a dirigere il nostro paese, perché era quello giusto per fare il lavoro sporco, lavoro che altri non volevano fare semplicemente per non perdere consensi. Per questo Bersani ha preferito non andare subito alle elezioni quando era il momento. Ha pensato: e se vinco? Toccherà a me fare il lavoro sporco? E ancora adesso sotto sotto pensa: meglio vincere, ma senza esagerare, ché c’è ancora da succhiare sangue alla popolazione, e sarà meglio che continui a farlo l’uomo dalla voce come l’anima. E gli italiani stanno a guardare. Un corteo ogni tanto, tanto per sfogarsi un po’, e poi chinano la testa, anche perché se l’alzano troppo c’è pronto il manganello di coloro che dovrebbero essere al servizio dei cittadini, ma sono costretti ad essere ad esclusivo servizio dei potenti che li pagano (male). E intanto i ricchi diventano sempre più ricchi, e per loro e per i politici, la sanità non è una preoccupazione, giacché ci sono le cliniche di lusso, e anche se vanno in ospedale, per loro il posto si trova.