Partiti? Peggio dei lupi, più voraci e viziati. Tutti omologati quando si tratta di interessi. Destra e sinistra.

Di Melo Cicala Presidene di “INSIEME per gli italiani”

Noi di “INSIEME per gli italiani” siamo liberi ed indipendenti, voi invece siete schierati agli ordini delle segreterie dei partiti. Non vi vergognate ad aver appoggiato l’inganno dell’emendamento presentato trasversalmente da destra FLI e da sinistra PD per mantenere i vitalizi dei consiglieri regionali così come attualmente sono?

Le 52 domande ai nostri avversari politici:

Il 4 ottobre 2012 fu diffusa La notizia. Nessun ex consigliere regionale avrebbe avuto la pensione senza aver espletato almeno dieci anni di mandato né prima di aver compiuto sessantasei anni d’età. La norma tendeva ovviamente ad evitare che consiglieri regionali come Fiorito avessero potuto ottenere il vitalizio dopo appena tre anni di mandato senza aver compiuto neanche 60 anni. Noi di “INSIEME per gli italiani” abbiamo accolto con soddisfazione quel provvedimento. Meglio tardi che mai. Come però era ovvio, questa cosa ha messo in fibrillazione tutta la politica non appena approdata in Parlamento. Si sono lamentati tutti i partiti proponendo soluzioni migliori (a loro dire). Chi proponeva cinque anni di mandato invece che dieci; chi abbassava l’età da 66 a 60 anni; chi proponeva la restituzione dei versamenti a quei consiglieri che non avrebbero potuto godere della pensione; chi un colpo di spugna sic et simpliciter. Fin qui il teatrino dei politici interessati al vitalizio. Questo parlamento ci ha abituato a cose di questo tipo e ci ha abituato anche ad alzare la guardia. Infatti, fatta e proposta la legge è stato trovato immediatamente l’inganno. Ci hanno pensato due relatori, l’on. Chiara Moroni parlamentare FLI e l’on. Pierangelo Ferrari parlamentare PD, il diavolo è l’acqua santa a braccetto insomma. Cosa hanno pensato di proporre in definitiva? Hanno inserito alla fine della lettera “m” dell’art. 2 dove sono previsti i 66 anni ed i dieci di mandato la frase: «Le disposizioni di cui alla presenta lettera non si applicano alle Regioni che abbiano abolito i vitalizi.» Scontato, se le regioni hanno abolito i vitalizi, allora questa legge non ha senso perché non troverebbe campo d’applicazione. L’inganno sta nel fatto che non tutte le Regioni hanno abolito i vitalizi e basta. La legge prevede infatti, che i vitalizi possano essere sostituiti con trattamenti pensionistici alternativi basati sul sistema contributivo. Quella frase dei due relatori Moroni-Ferrari esclude dalla tagliola dei 66 anni d’età ed i 10 anni di mandato quelle regioni che abbiano abolito il vitalizio, cioè tutte, consentendo di aggirare, con il sistema contributivo, il nocciolo restrittivo della norma. Così facendo, con la possibilità della corresponsione dell’assegno contributivo, il vitalizio sarà possibile percepirlo anche prima dei sessanta anni e con cinque anni di mandato in barba alle intenzioni della legge. Questo emendamento finisce dunque di gratificare e favorire proprio quelli che erano nel mirino della norma compreso tutti quei consiglieri regionali incappati nelle maglie della giustizia che hanno molto meno di 66 anni e pochissimi anni di mandato regionale. Tutti i partiti sono responsabili di questo inganno ecco perché noi di “INSIEME per gli italiani” denunciamo forte la cosa che anche questa volta proviene dai partiti nell’interesse di loro stessi e non nell’interesse del bene comune.

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