FOCUS IDV 7 NOVEMBRE 2012

USA, DI PIETRO (IDV): OBAMA VINCE, ESEMPIO PER ITALIA Roma, 7 nov – “Negli Stati Uniti d'America si è appena conclusa una campagna elettorale di quelle che in Italia, solo a parlarne, passi da pazzo furioso o da populista, che per politicanti e compiacenti giornalisti è la stessa cosa. Ha vinto il migliore e con un margine molto più largo del previsto. Ne siamo felici per la sorte degli Usa e anche per quella di noi europei che con Romney alla guida avremmo avuto ancor meno da stare allegri. Però se anche le cose fossero andate all'avversario, e l'America avesse scelto la strada sbagliata e più pericolosa, sempre dovremmo complimentarci con quel paese per la lezione di democrazia che ancora una volta ci ha dato. Ma i politici italiani devono essere i più zucconi del mondo dato che sono i meno capaci di impararla”. Lo scrive il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, sul sito dell'Huffington Post. “Gli americani sono andati a votare sapendo cosa facevano – aggiunge -, perché gli era ben chiaro tra quali opzioni erano chiamati a scegliere. Forse anche per questo hanno fatto la scelta più matura e più utile per loro stessi e per tutto il mondo. La maturità politica di un Paese non nasce sotto i cavoli. In Italia ci troviamo nella situazione opposta. Gli elettori ancora non sanno neppure tra chi dovranno scegliere e con quali regole, figurarsi se qualcun si degnerà mai di dir loro per che cosa gli chiede il voto. I partiti che dovrebbero rappresentare le posizioni opposte, governano insieme oggi e sanno che probabilmente lo faranno anche domani. Quindi fanno in modo di dire più o meno le stesse cose e di differenziarsi solo nelle sfumature. Forze molto potenti lavorano giorno e notte per far sì che al governo ci vada, o ci rimanga, qualcuno che il voto agli elettori nemmeno lo deve chiedere. Proprio perché svela e rende più difficile questa operazione, l'Italia dei Valori è vittima da mesi di una manovra a tenaglia che cerca di distruggerla con ogni mezzo, inclusi quelli più bassi. E' la differenza tra una democrazia sostanziale e una ormai quasi solo formale. E la contrapposizione risalta ancora di più perché, in fin dei conti, il compito che avrà di fronte Obama, nel suo secondo mandato, non è molto diverso da quello che aspetterebbe anche in Italia. Se ci fosse una coalizione decisa a cambiare le cose e a governare, invece di eseguire burocraticamente scelte già fatte da altri poteri. Da quella parte dell'Atlantico, come da questa, si tratta di affrontare una crisi che trova le sue radici non in qualche oscura congiura dei fantomatici “speculatori”, ma in un modello di sviluppo sbagliato e suicida, fondato sulla massima ingiustizia e su una crescente diseguaglianza. Negli Usa Barack Obama ha avuto il coraggio di chiamarlo con il suo nome e di impegnarsi a combatterlo. Nella nebbia italiana, lo facciamo quasi solo noi dell'Italia dei Valori”.

FIAT: DI PIETRO, A POMIGLIANO CONTRO RICATTI DI MARCHIONNE – ROMA, 7 NOV – ''In una 'Repubblica democratica fondata sul lavoro' come l'Italia e' ancora, a norma di Costituzione, comportamenti come quelli della Fiat e di Sergio Marchionne sono intollerabili e penalmente perseguibili. L'amministratore delegato reagisce alle sentenze minacciando rappresaglie a Pomigliano d'Arco – spiega – che sono state paragonate ai comportamenti nazisti, non dal populista Antonio Di Pietro ma dall'imprenditore Carlo De Benedetti''. Lo scrive sul suo blog il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. ''La Fiat – aggiunge – non puo' pretendere di essere considerata al di sopra della legge e reagire colpendo alla cieca, come una bestia feroce, quando si trova a dover, come tutti, rispettare le sentenze. Il ricatto, la prepotenza, la tracotanza e il disprezzo per i diritti piu' elementari che questo signore e questa azienda stanno dimostrando devono essere sconfitti. In gioco non c'e' solo la sorte dei 19 operai, messi in mobilita' per ritorsione a Pomigliano d'Arco, ma la civilta' stessa delle relazioni industriali nel nostro Paese. L'Italia dei Valori – prosegue Di Pietro – aderisce dunque con massima convinzione e determinazione allo sciopero indetto per il 14 novembre dalla Fiom. Saremo e saro' di fronte ai cancelli di Pomigliano, per esigere che la Fiat rispetti la legge e la Costituzione, che riassuma i 19 lavoratori messi in mobilita', e che la smetta di discriminare i sindacati, come la Fiom, che non si chinano ai suoi diktat. Ma chiederemo anche all'azienda di dare spiegazioni sul futuro di quei duemila lavoratori rimasti in cassa integrazione con la vecchia societa' che sono poi stati cancellati, dimenticati e abbandonati senza alcuna prospettiva nell'inerzia totale e nel silenzio complice del governo''.

MOLISE: DI PIETRO, INDIRE AL PIU' PRESTO ELEZIONI = – ROMA, 7 NOV – ''L'anno scorso, in Molise, si sono tenute le elezioni regionali. Il Tar, il 17 maggio di quest'anno, con una sentenza immediatamente esecutiva, ha dichiarato che quelle elezioni erano illegittime. Il 29 ottobre scorso, il Consiglio di Stato ha respinto le istanze del centrodestra confermando il verdetto del Tar Molise che, nella scorsa primavera, aveva annullato il voto. Nonostante cio', a una mia interrogazione voi, signori del Governo, avete risposto che la sentenza non era ancora definitiva, anche se immediatamente esecutiva. Non capisco questo gioco di parole. Avete detto anche che qualora la decisione del Consiglio di Stato avesse confermato quanto deciso dal Tar, avreste convocato i comizi per le elezioni regionali. La domanda e': li avete convocati? E, se non lo avete fatto, quando li convocherete?''. E' quanto ha affermato il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, durante il question time alla Camera sulle elezioni in Molise, rivolgendosi al ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri. ''Non capisco perche' per le elezioni della Regione Molise ci sia bisogno di coinvolgere il presidente della regione Lazio. Forse si e' trattato di un lapsus. Chiediamo, quindi, che il presidente della Regione Molise e il Governo si decidano al piu' presto a indire le elezioni. Quando una sentenza e' esecutiva va eseguita. E siamo adesso nella fase in cui il Consiglio di Stato ha confermato l'illegittimita' delle elezioni avvenute l'anno scorso. Questa illegittimita' vi e' stata gia' notificata e, quindi, ne avete esatta coscienza. La sentenza, nell'ultima parte, dice che e' immediatamente esecutiva. Io le consegnero' tutti i documenti perche' ho l'impressione che, conoscendo la sua buona fede, non li abbia ricevuti. E, quindi, non mi si puo' dire che dobbiamo decidere quando effettuarle tenendo conto dei tempi. I tempi sono previsti dal giudice e non sono disposti dall'autorita' esecutiva. E i tempi disposti dal giudice stabiliscono l'immediata esecutivita', altrimenti si commette un reato specifico che e' omissione di doveri d'ufficio. Quindi, le chiediamo di nuovo formalmente, alla luce dei documenti che le rappresento in quest'Aula e che in alcun modo prevedono di aspettare chissa' quale termine di esecutivita', se e quando intenda dare esecuzione alla sentenza del Consiglio di Stato e, conseguentemente, avviare le procedure necessarie all'indizione delle elezioni regionali nel Molise. Domani mattina – conclude Di Pietro – sarebbe gia' troppo tardi''.

FINMECCANICA. DI PIETRO – ZIPPONI: IDV PRESENTA ESPOSTO A CORTE CONTI CHIAREZZA SU VENDITA ANSALDO ENERGIA Roma, 7 nov. – Il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e il responsabile lavoro e welfare del partito, Maurizio Zipponi, hanno depositato un esposto presso gli uffici della Corte dei Conti del Lazio e della Liguria per fare chiarezza sulla vendita di Ansaldo Energia da parte di Finmeccanica. “I vertici di Finmeccanica, gia' coinvolti in numerose inchieste- spiegano Di Pietro e Zipponi- hanno espresso la volonta' di cedere l'Ansaldo Energia S.p.A., azienda del gruppo in forte crescita e in attivo, al colosso tedesco Siemens, diretto concorrente. Tale operazione comporterebbe il rischio quasi certo dello spostamento graduale delle attivita' di ricerca e d'ingegneria in Germania, nonche' il trasferimento della manifattura nei Paesi low cost”. Insomma, proseguono, “un dramma per Genova e per l'Italia che aggiungerebbe altra crisi alla crisi. Si tratterebbe di un atto di 'criminalita' industriale' ai danni del Paese per coprire i debiti e le operazioni poco trasparenti di Finmeccanica. Per evitare tutto questo, le istituzioni locali, varie sigle sindacali e i lavoratori sostengono un'alternativa italiana costituita da una cordata di imprenditori, con l'appoggio della Cassa Depositi e Prestiti, che ha l'obiettivo di mantenere in Italia il controllo di un'azienda capace di offrire opportunita' occupazionali e di garantire importanti innovazioni scientifiche a partire dal territorio ligure”. Di Pietro e Zipponi chiedono “trasparenza e trattative con criteri limpidi in modo da analizzare serenamente ogni proposta in base al piano industriale, alle garanzie occupazionali, agli investimenti in Italia e all'autonomia di Ansaldo nel mercato internazionale. E' utile che la magistratura sorvegli questa delicata situazione”.

L. ELETTORALE. BELISARIO: TESTO PER FREGARE GLI ITALIANI Roma, 7 nov. – “Questa sgangherata maggioranza e' sempre piu' uguale a se stessa: ha tirato fuori dal cilindro una legge elettorale di quart'ordine, una porcata al cubo per fregare gli italiani con un Monti bis senza suffragio elettorale”. Lo ha dichiarato il senatore Felice Belisario, capogruppo dell'Italia dei Valori a Palazzo Madama, che ha aggiunto: “Si tratta di un testo inaccettabile che portera' solo ingovernabilita'. Se si pensasse al bene del Paese, anziche' agli interessi di bottega, l'alternativa gia' sarebbe pronta: si chiama mattarellum e l'hanno chiesta ben 1.200.000 italiani. Una legge di pronta applicazione, gia' sperimentata e che non prevede alchimie e giochini di Palazzo. Eppure- conclude Belisario- preferiscono una legge rabberciata per far fuori le forze politiche scomode”.

LEGGE ELETTORALE: BELISARIO, NON PARTECIPIAMO A NESSUN GIOCO SOTTOBANCO = Roma, 7 nov. – “Continuano gli accordicchi sottobanco tra i principali partiti per modificare la legge elettorale, come riportano le indiscrezioni di agenzie di stampa. L'Idv non sta partecipando e non partecipera' ne' a questo ne' a futuri tavoli che non si tengano nelle sedi opportune e in cui non venga garantito un confronto aperto a tutte le forze politiche”. A dichiararlo e' il capogruppo Idv al Senato Felice Belisario. “E' vergognoso come questa strampalata maggioranza, che sostiene un governo privo del consenso popolare, si ostini a offendere le regole democratiche cercando tra un incontro segreto e l'altro, la legge migliore per assicurarsi un posto in prima fila nel futuro Parlamento, piuttosto che pensare al bene dei cittadini e a tutelarne i loro diritti di rappresentanza. Stanno raggiungendo il loro obiettivo: parlare di tutto per non concludere niente”, conclude Belisario.

DIFFAMAZIONE: BELISARIO (IDV), NO A LEGGE SOTTO SPINTA EMOTIVA – Roma, 07 nov – “La diffamazione a mezzo stampa è una cosa seria, non si può fare una legge di questa portata sotto la spinta emotiva, mettendo insieme norme spazzatura che poi non serviranno a nessuno”. Lo ha dichiarato il presidente dei senatori dell'Idv, Felice Belisario, uscendo dalla capigruppo di Palazzo Madama che ha deciso il ritorno del testo Sallusti in Commissione. “Il ritorno in commissione del testo era una strada obbligata per trovare delle misure condivisibi li, almeno per quanto riguarda la depenalizzazione. Tutti quanti vogliamo che i giornalisti non vadano in galera, ma – ha concluso Belisario – non si possono approvare norme rabberciate”.

MINORI. CARLINO (IDV): ABUSI TRIPLICATI, GOVERNO ASSENTE Roma, 7 nov. – “Se i casi di abusi fisici su minori sono triplicati, cosi' come denuncia Telefono Azzurro, significa che e' stato fatto davvero troppo poco per tutelare l'infanzia. I piu' indifesi, i bambini, si trovano in una situazione d'emergenza, che il governo ha trascurato e addirittura aggravato con i tagli alla spesa sociale, lasciando sole le famiglie e gli enti che si occupano di protezione dell'infanzia”. Cosi' la senatrice Guliana Carlino dell'Idv. “Monti dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza facendo in modo che l'equita' sociale, dimenticata in tutti i provvedimenti del governo, sia almeno applicata nei confronti dei piu' vulnerabili. Servono modifiche normative- continua- volte a promuovere modelli di genitorialita' positiva e servizi di sostegno e di supporto vero alle famiglie. Proteggere i minori vuol dire difendere il futuro del Paese”.

GIORNALISTI: CARLINO (IDV), EQUO COMPENSO RISPOSTA DOVUTA DI GIUSTIZIA E CIVILITA' – Roma, 07 nov – “L'approvazione in sede deliberante, da parte della commissione Lavoro del Senato, del ddl sull'equo compenso dei giornalisti è un grande risultato, una risposta di civiltà e di giustizia dovuta e necessaria contro lo sfruttamento dei tantissimi precari dell'informazione sottopagati e tenuti sotto ricatto da editori senza scrupoli”. Lo dichiara la senatrice Giuliana Carlino, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Lavoro, che aggiunge: “Ora auspichiamo il rapido via libera della Camera, per tradurre finalmente in legge il diritto di essere pagati equamente per il lavoro svolto e mettere così fine a una vergogna indegna di un Paese che vuol dirsi civile. Ma non basta, la battaglia va estesa in modo da introdurre un livello minimo di retribuzione per tutti i rapporti di lavoro, come l'IdV chiede da tempo con un proprio disegno di legge. E' una questione di dignità – conclude Carlino -, un dovere a cui una Repubblica democratica fondata sul lavoro non può sottrarsi”.

DIFFAMAZIONE/ LI GOTTI: ABERRANTE NORMA INTERDIZIONE, IDV VOTA NO. SENATORE: PROPOSTA PEGGIORATIVA RISPETTO AL TESTO PRECEDENTE ROMA, 7 NOV. – “Votiamo no contro questa proposta aberrante e peggiorativa rispetto ai testi precedenti”. Il senatore dell'Idv Luigi Li Gotti si scaglia nell'aula del Senato contro la norma del ddl diffamazione che regola l'interdizione al lavoro per i giornalisti colpevoli di diffamazione. “Per la facoltatività della misura dell'interdizione si valuta la gravità del reato, per l'obbligatorietà dell'applicazione di questa pena si valuta la gravità, per l'obbligatorietà (prevista per la recidiva reiterata) no – ha spiegato Li Gotti -. Questo significa assegnare al giudice del terzo processo una rivalutazione dei fatti precedenti cogliendone la gravità implicita. Cosa che è vietata perchè ogni giudice è giudice del proprio processo”.

SCUOLA. ZAZZERA (IDV): TUTTI PROTESTANO E GOVERNO TACE Roma, 7 nov. – “Il mondo della scuola e' in pieno fermento giovani che occupano le scuole, manifestazioni per strada e flash mob per attirare l'attenzione dell'opinione pubblica, proteste il 10 e 14 novembre prossimo da parte dei sindacati di base. Docenti indignati che approvano documenti nei consigli d'Istituto contro l'aumento dell'orario, la legge Aprea e la gestione fallimentare del ministro Profumo. Ma di fronte a tutto questo si registra il silenzio assordate del governo e del ministro troppo impegnati evidentemente a occuparsi del concorso truffa, ennesima mazzata per i docenti precari”. E' quanto dichiara Pierfelice Zazzera deputato Idv e vicepresidente della commissione Cultura della Camera che spiega: “L'Idv manifesta pieno sostengo alle manifestazioni del mondo della scuola e lo faremo attraverso una ferma opposizione in Parlamento alle politiche di distruzione scolastica del Governo Monti sostenute e avallate da Pd, Pdl e Udc. Ci opporremo fino a quando ci sara' consentito farlo, considerato che per queste nostre posizioni c'e' chi vorrebbe gettarci fuori dal Parlamento”.

OMOFOBIA: PALOMBA (IDV), LA LOBBY HA COLPITO ANCORA ORA BATTAGLIA IN AULA – Roma, 07 nov – “Ancora una volta la lobby omofoba si è espressa contrariamente alla nostra proposta di legge che prevedeva il contrasto di quei comportamenti dettati da omofobia e transfobia. Proposta che perseguiva il suo obiettivo attraverso l'estensione della legge Mancino, quella che punisce i comportamenti razziali”. E' quanto scrive, in una nota, il deputato Idv Federico Palomba, capogruppo in commissione Giustizia. “Capofila di questo voto contrario – ha spiegato Palomba – sono stati la Lega e l'onorevole Costa che hanno proposto il testo che loro stessi avevano contribuito ad affossare in Aula. A questo punto la battaglia di civiltà deve necessariamente trasferirsi in Parlamento. Solo dinanzi a un dibattito pubblico, che esca dunque dalla 'non pubblicità' dei lavori della commissione, la lobby omofoba potrà assumersi le proprie responsabilità”. “Serve un dibattito pubblico e trasparente – conclude Palomba – opinione pubblica e cittadinanza devono essere messe al corrente su un tema di vitale importanza che, voglio ricordare, è approdato in aula in quota opposizione, con Idv, e che può giovarsi dell'apporto del Pd che ha presentato analogo testo”.

REGIONI: PALOMBA (IDV), PARLAMENTO RIDOTTO ALLE DIPENDENZE DEL GOVERNO – Roma, 07 nov – “Ci meravigliamo delle proteste che arrivano dai gruppi che sostengono il governo. Siamo alle dipendenze totali di un governo che ha posto 43 fiducie, un numero eccessivo e sproporzionato. Siamo allo svuotamento delle prerogative del Parlamento. Crediamo che ormai questa esperienza debba cedere il passo a un'esperienza di tipo elettorale”. Lo ha dichiarato in Aula, si apprende da una nota, Federico Palomba, capogruppo di Italia dei Valori in commissione giustizia alla Camera, dopo l'ennesimo rinvio della discussione in Aula a Montecitorio sulla conversione in legge del decreto enti locali, relativo anche a misure a favore delle zone terremotate.

FECONDAZIONE/ PALAGIANO: NON CI SONO MADRI DI SERIE A E SERIE B SODDISFATTO PER APPROVAZIONE EMENDAMENTO A LEGGE 40 ROMA, 7 NOV. – “Non esistono madri di serie A e di serie B e, se a tutte le donne è concessa la possibilità di disconoscere il proprio nascituro al momento del parto, ciò deve essere così anche per le donne che ricorrono alla procreazione medicalmente assistita”. Così Antonio Palagiano, responsabile nazionale sanità di Idv e capogruppo del partito in Commissione Affari Sociali, che esprime soddisfazione per l'approvazione dell`emendamento a sua prima firma, che permetterà anche alle donne che ricorrono alle tecniche di Pma di mantenere la segretezza del parto e di veder così tutelata la loro libertà di scelta. “Impedire il disconoscimento del proprio figlio, peraltro, viola – aggiunge Palagiano – quanto sancito dall`articolo 30 del DPR 396 del 2000 che esplicita, nella dichiarazione di nascita, il rispetto dell`eventuale volontà della madre di non essere nominata”. “Cade così un ulteriore tassello della legge 40 e, se possibile, si rende ancora più urgente una riscrittura delle normativa italiana sulla Pma – conclude Palagiano – evidentemente inadatta a tutelare esigenze e diritti di donne e coppie che desiderano un figlio ricorrendo alla tecnica della provetta”.

BILANCIO: PEDICA (IDV), ALEMANNO FA FIGLI E FIGLIASTRI – Roma, 07 nov – “Alemanno divide i romani in figli e figliastri. Premia i Municipi di centrodestra e penalizza quelli guidati dal centrosinistra”. E' quanto afferma, in una nota, il senatore dell'Idv Stefano Pedica, in merito all'approvazione del Bilancio del Comune di Roma. “La giunta capitolina di centrodestra – osserva Pedica – mette in bilancio 32 milioni per gli otto Municipi di centrodestra contro i 18 per gli undici del centrosinistra . Un modo alquanto grossolano per il sindaco di premiare coloro che hanno scelto la sua parte politica e invogliarli a votare nuovamente per lui. La verità, però, è che la divisione tra Municipi di seria A e Municipi di serie B non cancellerà di certo tutti i disastri dei cinque anni di governo di Alemanno. Il sindaco Alemanno si rassegni, oramai il suo tempo è finito. E dopo le elezioni, con la nuova gestione il Campidoglio tornerà ad essere la casa di tutti i romani, non solo di quelli di centrodestra”.

FISCO, PEDICA (IDV): MONTI STANI EVASORI E FIRMI ACCORDO CON SVIZZERA ROMA, 07 NOV – “Il programma 'Salva Italia' di Monti si e' trasformato in 'Salva evasori'. Dopo la visita in Svizzera di Monti mesi fa, per parlare dei capitali italiani esportati illegalmente, che ammonterebbero a 160 miliardi di euro, ancora non esce il coraggio di decidere. Dalle parole bisogna far seguire i fatti”. E' quanto afferma, in una nota, il senatore dell'Idv Stefano Pedica. “Tedeschi e inglesi hanno firmato l'accordo per recuperare i soldi evasi – fa notare Pedica – noi invece andiamo avanti con proclami e bugie. Monti, il re delle chiacchiere e delle promesse, sa bene che piu' tempo passa e piu' si da' modo agli evasori di 'scappare' in altri paesi. Nelle altre nazioni chi evade va in galera o viene colpito pesantemente, da noi invece puo' anche diventare ministro. Basta pensare che con un po' di coraggio l'Italia potrebbe portare a casa piu' di 50 miliardi in un colpo solo. Monti preferisce far pagare l'Imu e le tasse alle famiglie invece che fare cassa con gli evasori, intervenga il Presidente Napolitano altrimenti su questo argomento non se ne viene piu' a capo e l'evasore ringrazia come sempre il potere che aiuta”.

VODAFONE: PEDICA (IDV), NO A LICENZIAMENTI, AZIENDA DIA RISPOSTA A LAVORATORI ENTRO NOVEMBRE – Roma, 07 nov – “No al licenziamento dei 130 lavoratori Vodafone ceduti alla Comdata Care. L'azienda dia una risposta chiara ai sindacati entro novembre. Bisogna trovare in pochi giorni l'accordo per reintegrare i dipendenti che lavoravano nel call center di Roma, così come stabilito dal giudice”. E quanto afferma, in una nota, il senatore dell'Idv Stefano Pedica, che sulla vicenda ha gia' presentato un esposto in Procura e una interrogazione parlamentare. “La Vodafone a Roma ha uno strutturato reparto di Customer Service dove lavorano mille persone che producono 8 miliardi di euro di ricavi e 3,8 di utili – sottolinea Pedica -. Eppure la società ha avviato le procedure di licenziamento per i 130 dipendenti che erano stati ceduti illegittimamente alla Comdata Care e per il quali il Tribunale del lavoro aveva ordinato il reintegro. La lotta di queste persone è, innanzitutto, una lotta contro l'illegalità,convinte che nel nostro Paese, piaccia o no, la legge deve essere rispettata da tutti”.

AGRICOLTURA: DI GIUSEPPE (IDV), TUTELARE AGRUMI MADE IN ITALY, MINISTRO CATANIA INTERVENGA – Roma, 07 nov – “L'accordo tra Unione Europea e Regno del Marocco, che prevede la cancellazione del 55 per cento dei dazi doganali su alcuni prodotti agricoli provenienti dal Marocco, sta già provocando sconforto tra i produttori di arance, soprattutto per le varietà Washington navel di Ribera e la Navelina di origine calabrese, colpiti da una sicura disparità di prezzi”. – così l'On. Anita Di Giuseppe, capogruppo IdV in Commissione agricoltura – “Già nell'Agosto 2011, la Commissione agricoltura della Camera dei deputati aveva approvato una risoluzione e proposto delle opportune modifiche al testo, senza le quali il Marocco sarebbe stato nettamente agevolato, poiché i vincoli in termini di standard qualitativ i, di protezione ambientale, di condizioni dei lavoratori, di tutela sindacale e di sicurezza alimentare, a cui è soggetto lo Stato africano, non sono paragonabili a quelli vigenti nell'UE. Incredibilmente il Parlamento Europeo non ha voluto tener conto degli impegni approvati dal Parlamento italiano, esponendo così il settore primario nazionale ad una competizione svantaggiosa”. – prosegue il deputato molisano – “Oggi i produttori italiani si troveranno a competere con arance prezzate a 17 centesimi al chilo, mentre con i dazi quelle stesse arance sarebbero costate tra i 30 e i 35 centesimi al chilo, più o meno lo stesso costo del nostro prodotto sulla pianta. Ovviamente la prima cosa da temere è l'elevato rischio di contraffazione , nel tentativo di spacciare per made in Sicily arance di tutt'altra provenienza e qualità.Vista la criticità della situazione ho presentato un'interrogazione parlamentar e, chiedendo al ministro l'impegno a monitorare la corretta attuazione dell'accordo, onde tutelare le produzioni italiane, oltre che la salute dei consumatori, e risolvendo le problematiche inerenti le indicazioni geografiche” conclude la Di Giuseppe.

USA, GRILLINI (IDV): VITTORIA OBAMA E' SUCCESSO DIRITTI CIVILI Roma, 7 nov – “Esprimo grande soddisfazione per la vittoria del presidente Barack Obama ma, soprattutto, grandissima gioia per la vittoria di ben tre referendum popolari sui matrimoni gay a cui l'elettorato di tre stati americani, Maryland, Washington e Maine, con maggioranze schiaccianti, per la prima volta in assoluto, ha dato via libera alla legge sui matrimoni gay”. Lo dice in una nota il responsabile diritti civili e associazionismo dell'Italia dei valori, Franco Grillini, che aggiunge: “D'altra parte, lo stesso Obama si era pronunciato, sei mesi fa, in favore dell'estensione del matrimonio civile anche alle coppie omosessuali. Quindi, possiamo dire che la vittoria di Obama è anche la vittoria dei diritti civili e della laicità dello Stato, tanto più che Mitt Romney è un esponente dell'integralismo religioso e aveva avuto l'endorsement della conferenza episcopale americana. La vittoria dei laici – prosegue Grillini – è tanto più evidente se consideriamo che, per la prima volta, è stata eletta in Senato una senatrice dichiaratamente lesbica, che è stato sconfitto il senatore repubblicano che sosteneva che lo stupro era una volontà di Dio e che, in diversi Stati, sono state respinte le proposte volte a limitare il diritto dell'interruzione volontaria della gravidanza. Infine, c'è da segnalare anche la vittoria dei referendum sull'uso terapeutico della cannabis. Si può dire quindi che la seconda vittoria di Obama, molto più della prima, è caratterizzata da una netta affermazione dei valori di laicità e di libertà personale, soprattutto – conclude Grillini – per quanto riguarda l'adesione popolare ai diritti delle persone Lgbt”.

OMOFOBIA. GRILLINI: DESTRA REAZIONARIA BLOCCA LEGGE CIVILTA' Roma, 7 nov. – “Oggi, per l'ennesima volta, e' stato bocciato alla Camera il testo contro l'omofobia richiesto da tutte le organizzazioni omosessuali italiane. Il testo, a prima firma Di Pietro-Palomba, chiedeva l'estensione della legge Mancino anche per i reati motivati dall'orientamento sessuale”. Lo dice il responsabile diritti civili e associazionismo dell'IdV, Franco Grillini, che aggiunge: “Sembra incredibile che proprio nel giorno in cui il governo francese approva il testo di legge sui matrimoni gay, la Corte Costituzionale spagnola da' il via libera definitivo alla legge con cui si sono spostate 23mila coppie omosessuali in Spagna, e soprattutto nel giorno in cui si vincono, con ampia maggioranza popolare, ben tre referendum a favore dei matrimoni gay negli Usa, in Italia una destra reazionaria boccia, ancora una volta, un provvedimento di civilta' in vigore nella maggior parte dei Paesi europei”. Spiega Grillini: “Grazie all'IdV e alla quota legislativa di cui dispone in quanto opposizione, il testo di legge approdera' ai lavori dell'Aula. Li' vedremo se, di fronte ai grandi cambiamenti epocali in materia di diritti civili, ai quali stiamo assistendo in tutto il mondo occidentale, la destra italiana avra' il coraggio di presentarsi con il suo volto peggiore e omofobo”.

CRISI. ZIPPONI (IDV), PREVISIONI UE CERTIFICANO FALLIMENTO GOVERNO Roma, 7 nov. – “Le previsioni dell'Unione europea sulla disoccupazione in Italia, per i prossimi due anni, mostrano la grave incertezza nel futuro per milioni di giovani precari e di lavoratori, ma soprattutto certificano il fallimento del governo Monti”. Lo afferma in una nota il responsabile Lavoro e Welfare dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi, che continua: “Questo esecutivo, finora, non ha adottato nessuna azione antirecessiva, ma ha pensato solo a come salvaguardare i bilanci delle banche. Creare lavoro, come ha fatto Obama negli Usa, significa dichiarare quali sono i settori strategici e innovativi, e vuol dire investire in infrastrutture, riducendo drasticamente le tasse sul lavoro e sulle imprese. Il governo Monti non ha avuto uno scatto di dignità neanche di fronte agli azionisti Fiat che dichiarano milioni di utili ma chiudono stabilimenti e che, da oltre tre anni, fanno pagare ai cittadini la metà degli stipendi dei loro dipendenti. Tale insipienza sta generando gravissime ripercussioni sui settori manifatturiero, industriale, edilizio, agricolo e turistico, sta minando la base della nostra economia, e sta impedendo qualsiasi reazione alla depressione. Per questo, sarebbe bene che il governo faccia un passo indietro, riconsegnando agli italiani il diritto di scegliere tra due programmi alternativi e due risposte opposte alla crisi”.

ILVA. IDV: GOVERNO RICHIAMI AZIENDA ALLE PROPRIE RESPONSABILITÀ Roma, 7 nov. – “L'ennesimo attacco dei vertici dell'Ilva all'azione della magistratura dimostra come da mesi e mesi si stia chiacchierando e perdendo tempo, invece di mettere in campo gli indispensabili interventi di bonifica e di ristrutturazione degli impianti. La linea dell'azienda, che continua a mettere in contrapposizione le prescrizioni istituzionali con le decisioni dei magistrati di Taranto, che hanno come unico obiettivo la difesa della salute dei lavoratori e dei cittadini, serve solo a giustificare il mancato impegno dell'Ilva a ristrutturare gli impianti, utilizzando le migliori tecnologie europee”. E' quanto afferma in una nota il responsabile lavoro e welfare dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi, che aggiunge: “Dopo il tentativo fallito di mettere i lavoratori contro la magistratura, ora i vertici dell'Ilva si stanno inventando un contrasto tra l'Aia e l'azione della Procura”. Per l'IdV “i magistrati di Taranto sono servitori dello Stato che applicano la legge e la Costituzione, difendendo il lavoro, la salute e la vita degli operai e dei tarantini. Per questo, chiediamo al governo di richiamare l'azienda alle proprie responsabilita' e di mantenere gli impegni presi per le bonifiche dell'area. E' giunto il momento che l'Ilva la smetta di chiacchierare e riunisca ingegneri, tecnici e impiantisti per avviare definitivamente, con le risorse necessarie, il risanamento degli stabilimenti”.

UE/TRASPORTI; UGGIAS (IDV): NUOVO REGOLAMENTO SUGLI SLOT GARANTIRÀ MAGGIORE CAPACITÀ AEROPORTUALE E TRASPARENZA ROMA, 7 NOV. -“Quanto approvato oggi risponde con proposte concrete al fabbisogno del traffico aereo destinato a raddoppiare da qui al 2030, perché garantiranno una maggiore capacità aeroportuale e una crescita armonica e coordinata della qualità del servizio per i passeggeri, i vettori e gli aeroporti”, ha dichiarato il relatore del Parlamento europeo, Giommaria Uggias, al termine del voto. La commissione Trasporti ha, infatti, sottoscritto molte delle proposte avanzate dal relatore, quali chiarificare i meccanismi di assegnazione e utilizzo delle bande orarie, appoggiare l'introduzione di un mercato secondario delle bande orarie, rafforzare la trasparenza nella procedura di assegnazione delle bande orarie e l'indipendenza dei coordinatori e irrigidire il sistema sanzionatorio. Secondo Uggias: “La piena indipendenza dei coordinatori è fondamentale per rafforzare il sistema di allocazione degli slot e la sua trasparenza”. I coordinatori insieme ai facilitatori degli orari saranno, infatti, tenuti a presentare su base annua una relazione di attività che comprende la situazione generale di allocazione degli slot e i dati sulle compensazioni finanziarie derivanti dalla vendita di spazi e di una relazione finanziaria che indica in dettaglio le entrate e le spese riguardante le loro attività. Relativamente all'introduzione di un mercato secondario degli slot, anche tramite compensazione monetaria, già in pratica in alcuni Stati membri, il relatore ha continuato: “Per evitare che gli slot diventino un 'prodotto derivato' del trasporto aereo, abbiamo stabilito che non possono essere trasferiti immediatamente dopo la loro assegnazione e la loro vendita può essere effettuata solo una volta utilizzati. Uno scambio nel mercato secondario dovrebbe essere inoltre impedito se si considera che esso può, direttamente o indirettamente, mettere in pericolo la connettività regionale con i principali hub europei. Abbiamo proposto infine che una parte dei proventi dello scambio di slot sia destinato a un fondo finalizzato a favorire lo sviluppo infrastrutturale dell'aeroporto e il potenziamento dei servizi”. “Affinché il nuovo sistema non venga ostruito da una concorrenza sleale o dai cosiddetti “bad users” – spiega Uggias – , abbiamo irrigidito il sistema sanzionistico, fino ad oggi molto blando. Sanzioni pecuniarie fino al ritiro dello slot stesso sono previste per quei vettori che operano un servizio aereo senza uno slot corrispondente o in orari che si discostano significativamente dallo slot assegnato, e ancora qualora restituiscano tardivamente lo slot o non lo abbiano utilizzato”. “Si stima che i cambiamenti proposti consentiranno di gestire fino a 24 milioni di passeggeri in più all'anno, con un valore per l'economia europea che potrebbe ammontare a 5 miliardi di Euro e la possibilità di creare oltre 62.000 posti di lavoro nel periodo 2012-2030. L'Europa non può sottrarsi a questa sfida”, ha concluso l'Eurodeputato IdV.

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