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Se si vuole credere nel diavolo, il che non è cosa facile, si creda almeno in un diavolo serio, e non ridicolo

Ieri sera una giovane mamma, mia coinquilina, ha bussato alla porta,aveva in braccio il più piccolo dei suoi due bimbi, l’altro purepiccolo, con un amichetto le stavano davanti, tutti e tregraziosamente mascherati. C’era da fotografarli. Purtroppo non eropreparato e non avevo abbastanza cioccolatini e caramelle da offrireal piccolino che ha detto: “Dolcetto o scherzetto?”. Vedendo quelletre creature innocenti sono andato col pensiero a quel prete dellaparrocchia di Sassuolo, don Ermes Macchioni, prete ed esorcista,secondo il quale Halloween sarebbe la festa del demonio, e quindi lemamme devono stare attente, giacché dietro vestiti neri, cappelli apunta, zucche intagliate, si nasconde il demonio. Il Cardinale CarloMaria Martini, nell’ultima intervista, ebbe a dire che la Chiesa èrimasta indietro di 200 anni. Io dico che questo esorcista di Sassuoloè rimasto indietro di almeno 500 anni. Tutti gli esorcisti sonorimasti indietro di almeno 500 anni. Gli esorcismi, infatti, non solonon hanno ragione d’essere, ma sono sempre rivolti ad un diavolofasullo; una sorta di spiritello dispettoso, che si diverte ad entrarematerialmente (non ne avrebbe bisogno, essendo soprannaturale) nelcorpo di qualche ragazza, magari bella (di solito si tratta di donne,giacché nell’immaginario popolare, e in quello degli esorcisti, ildiavolo è maschio e spesso è anche fornito di zampe e di coda),facendola dimenare e strillare; ed alle volte ne esce, ma solo se gliviene ordinato in nome di Cristo, reiteratamente e perentoriamente dalbravo esorcista, munito di medagliette, crocifisso, edell’indispensabile acqua santa. E’ accertato, infatti, che il diavoloin mancanza dell’acqua santa non ci pensi proprio a sloggiare. Eppure,secondo logica, l’occupazione del diavolo, spirito terribilmentecattivo che ha osato ribellarsi a Dio, dovrebbe essere quella dispingere gli uomini a compiere azioni orrende, quali stragid’innocenti, genocidi, violenze, stupri, sfruttamento dei deboli,ecc., e sarebbe più giusto quindi che gli esorcisti, giacché ritengonoche le loro arti funzionino anche a distanza si adoperassero magariper allontanare l’influsso del maligno da uomini veramente perversi,dai mercanti d’armi, ad esempio, e dagli appassionati della guerra. Maè anche logico pensare che dell’esorcista si possa faretranquillamente a meno, giacché per implorare l’intervento di Diocontro Satana, dovrebbero bastare le preghiere di un semplicesacerdote, o di un semplice fedele. Infine: caro don Ermes esorcista,non pensa lei che il diavolo, essendo furbo per sua natura, vada anascondersi là dove nessun esorcista oserebbe mai esercitare la suaarte? Quale esorcista, tanto per fare un esempio, farebbe maiesorcismi su un capo di Stato, su un papa, su un prete esorcista? Se si vuole credere nel diavolo, il che non è cosa facile, si credaalmeno in un diavolo serio, e non ridicolo.

Renato Pierri

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