“Dopo l’ elezioni in Sicilia con il Movimento 5 stelle primo partito e l’ astensionismo al piu’ del 52% il concetto espesso nell’ aforisma del titolo e’ legito e veritiero.”
Se c’e’ una cosa indistutibile che e’ venuta fuori dalle elezioni, e’ che il cittadino e’ stanco di troppa partitocrazia e vorrebbe ritornare al vecchio sistema elettorale dei collegi e mandare in parlamento rapprentanti territoriali. Io prima votavo perche’ conocevo il candidato, perche’ magari abitava a pochi chilometri dal mio paese. Oggi colle liste bloccate e candidature multiple ognuno puo’ candidarsi in ogni dove e in ogni credo, purche’ si venga eletto, senza la partecipazione diretta del cittadino.
Quindi l’ idea di introdurre i collegi uninominali e a livello territoriale e’ forse il sistema elettorale piu’ adatto alle nostre origini italiche. In Italia un bipartitismo ( oppure un bipolarismo forzato) e’ solo una chimera. Bisogna finirla con la partitocrazia, il candidato deve essere scelto dai cittadini con delle sottoscrizioni ed in ogni collegio (utilizzando anche la rete come avviene con il Movimento di Grillo) , in proporzione ai seggi d’ assegnare in parlamento, seggi che andrebbero assegnati in base ai voti ottenuti dai candidati e non partiti o liste.
Occorre altresi’ ( come abbiamo sempre ribadito) che questo sistema elettorale unitario ( da applicare a tutte le tornate elettorali ivi incluso quella estera) venga inserito in Costituzione agli articoli 48/56/57. Questo sistema elettorale aprirebbe le porte anche ad un premierato con l’ elezione diretta del Capo del Governo che nomina e revoca del Consiglio dei Ministri. Rappresentativita’ e partecipazione diretta garantite! ( sono pronto a discutere con chiunque di questo sistema)
Carmine Gonnella ( Progetto Pie) Londra Italy
