Renato Pierri sta a Messori come Silvio Berlusconi stava a Veltroni

Non ci volevo credere e come San Tommaso ho voluto verificare. Avevo letto nella rubrica lettere di Libero del 13 ottobre che VittorioMessori, nel suo nuovo saggio aveva fatto una citazione senza citarela fonte. Messori… la Mondadori… non mi pareva possibile, e sonoandato alla Feltrinelli a largo di Torre Argentina (abito a Roma) averificare. Verissimo! Il noto scrittore giornalista cattolico per bendue volte, anziché nominare l’autore del libro da cui ha tratto lacitazione, lo chiama “quel signore”. A pag 129: “Scrive dunque quelsignore”; e a pag. 130: “Ma quel signore dimentica”. Mi è venuto inmente Walter Veltroni che durante tutta la campagna elettorale del2008, evitava accuratamente di nominare Silvio Berlusconi. Lui dicevache lo faceva per svelenire il clima, in realtà non nominare ilproprio avversario è solo mancanza di rispetto, significadisconoscerlo, disprezzarlo. Il cattolico Vittorio Messori ha fatto lostesso con Renato Pierri (l’innominabile). Ma perché? Per il semplicefatto che Pierri non è il solito ateo che ovviamente non crede alleapparizioni di Lourdes, ma è un professore di religione cattolica. Eun cattolico che dubita delle apparizioni mariane e dei miracoli diguarigione, per Messori (o per qualcun altro?) è innominabile. Inqualche modo Renato Pierri sta a Messori, come Silvio Berlusconi stavaa Walter Veltroni.

Attilio Doni

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