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Trasporti, Convenzione QAlpi

TRASPORTI: NARDUCCI (PD), L’ITALIA SI ALLINEA ALLE ALTRE NAZIONI.APPROVATA LA RATIFICA DEL PROTOCOLLO SUL TRAFFICO. L’ESEMPIO DELLASVIZZERA

Roma, 17 ottobre 2010 – “È un giorno importante che segna la fine diuna disputa durata troppo tempo. Ci sono voluti vent’anni, infatti,per completare l’iter di approvazione della convenzione della Alpi del1991 e segnatamente del suo Protocollo di attuazione sui trasporti,fatto a Lucerna il 31 ottobre 2000”. Lo ha affermato Franco Narducci,il deputato del PD eletto all’estero, relatore del provvedimentonell’Aula di Montecitorio. Intervenendo oggi in aula, Narducci ha ricordato che il Protocollo suitrasporti ha presentato particolari difficoltà nella messa a punto deltesto in considerazione della delicatezza degli aspetti economici eambientali che esso riveste, concernendo una regione di passaggio comequella alpina. Per quanto attiene ai trasporti pubblici, il Protocolloprevede, innanzitutto, il potenziamento di sistemi di trasportoecocompatibili. Pertanto, le strutture e le infrastrutture ferroviariedevono essere migliorate intorno a grandi progetti transalpini, che,oltre agli assi principali, terranno nel debito conto anche gli altripunti della rete e i vari terminali. “Con l’approvazione definitiva del Protocollo l’Italia compie unascelta definitiva, quella dell’intermodalità del trasporto merci cheallinea il nostro Paese alle scelte strategiche che altri Paesi hannogià fatto, di vitale importanza ecologica – ha sottolineato Narducci –evidenziando che la materia in questione è stata oggetto di unadisamina in sede parlamentare particolarmente approfondita, come hannoconfermato le audizioni svolte in Commissione affari esteri sia disoggetti istituzionali sia delle categorie interessate”. In materia di trasporti stradali, l’articolo 11 del Protocollo, quelloche si è prestato a discussioni talvolta molto accese, e che ha semprecostituito il profilo di maggiore criticità nel corso dell’esameparlamentare, fissa l’impegno delle parti contraenti ad astenersidalla costruzione di strade di grande comunicazione per il trasportotransalpino, mentre solo ad alcune condizioni è consentita larealizzazione di progetti stradali di grande comunicazione per iltrasporto intralpino. “L’approvazione di oggi mette sotto i riflettori il nostro Paese che,come noto, ospita – questo mi pare degno di rilievo – la segreteriadella Convenzione per la protezione delle Alpi e ne ha appena assunto,con il Ministro Clini, la presidenza” ha specificato Narducci. IlDeputato eletto all’estero ha poi evidenziato che per “fugare ognidubbio sul fatto che questo Protocollo potesse rappresentare perl’Italia – che nell’attraversamento delle Alpi ha la via terrestre dicollegamento con il mercato unico europeo internazionale – un ostacoloper la propria competitività, è stato approvato un ordine del giornoche impegna il Governo a chiarire, all’atto del deposito dellaratifica, anche attraverso la formulazione di una dichiarazioneinterpretativa, che le disposizioni dell’articolo 11 non pregiudicanola possibilità di realizzare infrastrutture stradali di comunicazionesul territorio italiano e che le disposizioni relativeall’internazionalizzazione dei costi esterni sono da riferirsiall’acquis comunitario”. Narducci ha poi rimarcato “che abbiamo perso tempo prezioso, subendole pressioni delle lobby contrarie ad una diversa visione deitrasporti, che hanno esercitato una resistenza ostinata, contro larealtà dei fatti. L’intera materia dei trasporti deve essere oggiinquadrata in una logica europea e all’Italia si offrono grandiopportunità, a patto che si facciano le scelte opportune e si abbia ilcoraggio d’investire. La Svizzera ce lo insegna – ha sottolineatoNarducci – con le nuove trasversali ferroviarie alpine ad altavelocità (una è già in funzione da qualche anno), che daranno ungrande impulso ai trasporti delle merci e delle persone: Milano siraggiungerà da Zurigo in appena due ore e quaranta minuti”.

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