di Melo Cicala Presidente di “INSIEME per gli italiani”
Nei suoi passati editoriali, signor Ricky Filosa, ha fatto illazioni su nomi e cognomi di gente probabilmente legata al voto di scambio anche all’estero, non crede che in qualità di coordinatore per l’America centrale occupa una posizione imbarazzante per lei e per i connazionali cui lei si rivolge? http://www.italiachiamaitalia.net/news/150/ARTICLE/22249/2010-06-21.html
Le 32 domande ai nostri avversari politici:http://www.insiemeitaliani.org/iem/
In Italia il mercato offre voti di preferenza a cinquanta euro l’uno. Siamo al cospetto di cifre ragionevoli, se vogliamo, ma ciò sarà dovuto alla crisi economica globale che impone un calmiere ai prezzi. L’assessore in Lombardia alla casa, l’on. Domenico Zambetti, 60 anni, area Popolo della Libertà avrebbe comprato 4 mila preferenze per essere eletto alla regionali indette nel 2010. La vendita sarebbe stata fatta da esponenti della cosca mafiosa Morabito- Bruzzaniti di Africo. E’ il quinto arresto avvenuto in Lombardia dopo Guido Bombarda (Formazione Professionale), Piergianni Prosperini (Turismo), Franco Nicoli Cristiani (Ambiente, Commercio), Massimo Ponzoni (Protezione civile, ambiente). E’ quello che si chiama “voto di scambio” una sorta di “voto connection” pratica che sistematicamente potrebbe essere esercitata anche all’estero stando a quanto ha dichiarato il coordinatore per l’America Centrale per l’UDC all’estero in una sua famosa requisitoria pubblica contro l’on. Ricardo Merlo. http://www.italiachiamaitalia.net/news/150/ARTICLE/22249/2010-06-21.html. Sconveniente abitudine senza dubbio che si va ad aggiungere alle altre furberie che altro non sono che latrocini in merito alle schede elettorali trafugate e votate in blocco con la stessa mano. Si sa che il rimborso elettorale è una cuccagna cui difficilmente si rinuncia. Noi di “INSIEME per gli italiani” siamo estranei a questo modo di pensare e stando a quanto si apprende in Italia ed a questo punto anche all’estero, si corre un pericolo vero ed incombente di vendite e di scambi illeciti tra candidati ed elettorato. Il nostro programma è chiaro su questo punto. Prevede l’inserimento della responsabilità oggettiva dei partiti per le attività illecite commesse dai suoi iscritti ed eletti nell’esercizio delle funzioni politiche ad essi assegnate. Il voto di scambio deve essere scongiurato nella maniera più categorica perché la criminalità organizzata è molto bene predisposta e radicata sul territorio italiano. E’ in grado, cioè, attraverso questo sistema delle preferenze di farsi “preferire” e penetrare così nelle istituzioni per meglio operare negli affari illeciti. Una “dittatura” mascherata da democrazia. Il contentino demagogico delle preferenze che inganna un intero sistema, rappresenta oggi un grave pericolo per la democrazia vera. A mali estremi, estremi rimedi ed il male estremo oggi si chiama mafia, camorra e ndrangheta potentissime organizzazioni criminali in grado di condizionare grandi masse di popolazione e quindi di orientare anche il voto. L’estremo rimedio è la “responsabilità oggettiva” dei partiti che devono assumersi la responsabilità delle scelte dei loro rappresentanti mettendo in campo quelle possibilità, quei criteri di selezione che i cittadini comuni non possono essere in grado di avere. Purtroppo, lo vediamo ogni giorno con la proposizione di personaggi candidati all’estero assolutamente improponibili per storia personale al punto da avere avuto a che fare con la giustizia in più occasioni. Lo vediamo con i nostri avversari che non si sono liberati, ma che si vantano addirittura di essere liberati ma che sono in realtà protagonisti di un meccanismo decisamente pericoloso.