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Consiglio Comunale di Reggio Calabria

Lo scioglimento per contiguità mafiosa del Consiglio Comunale di Reggio Calabria ha segnato una pagina di giustizia e di libertà per l'intera città.
Per qualsiasi politico non è mai indolore l'accettazione di un provvedimento amministrativo così pesante che colpisce l'Ente locale del proprio territorio, ma quando si trova il coraggio di “togliersi le bende” dagli occhi e di guardare all'interesse dei cittadini, viene meno qualsiasi logica di appartenenza politica o territoriale.
Le note vicende giudiziarie, che tra l'altro ritengo non siano state ultimate, così come si evince dall'operazione odierna che ha portato in carcere il direttore di un'altra società del Comune di Reggio Calabria, e che hanno colpito pezzi importanti della 'ndrangheta, della politica e dell'imprenditoria reggina, non potevano non portare allo scioglimento per contiguità mafiosa del locale Civico Consesso.
Ne ero convinta, pur essendo stata denigrata da coloro che avevano osato additarmi alla pubblica opinione per aver detto, in prossimità dell'ultima competizione amministrativa, che il voto a Reggio Calabria non sarebbe stato libero. Non mi sono mai personalmente preoccupata di fronte alle accuse di giustizialismo, quando i fatti mi portavano ad assumere posizioni utili a garantire i cittadini onesti.
Adesso basta con le accuse di “complotti”, di “nemici della città”, di “avvoltoi”, di “chiamata alle armi”, di “giustizialismo tout court”; e' il momento della “chiamata alle responsabilità”.
Occorre unire tutte le forze sane, mettere al bando le “mele marce”, offrire la massima collaborazione alla Commissione Straordinaria chiamata ad amministrare la Comunità per 18 mesi e aiutare a far risorgere la bella città di Reggio Calabria.

on. Angela NAPOLI (FLI)
Componente Commissione Parlamentare Antimafia

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