I costi spaventosi del cancro in Europa: 124 miliardi di euro all’anno.

Occorre investire in ricerca ma viene lanciato l’allarme per i rischiconnessi ai tagli alla spesa pubblica nei Paesi in maggiore difficoltàtra cui l’Italia. Una vera e propria piaga sociale ed anche economica stando alle cifreche sono state diffuse nel corso del congresso della Società Europeadi Oncologia Medica, che si riunisce oggi davanti a più di 15.000esperti a Vienna in Austria. Il cancro costa agli europei 124 miliardi di euro ogni anno, ossiacirca 240 euro per cittadino. Peraltro, i tumori malignicostituiscono oggi, dopo le malattie cardiovascolari, la seconda causadi morte, anche se guardando i dati in prospettiva e con ilprogressivo invecchiamento della popolazione, prenderanno gradualmenteil primo posto. Il loro impatto sui sistemi sanitari dei paesidell'Unione europea se è già devastante, lo sarà ancora di più se nonsi cerca di trovare soluzioni che per Giovanni D’Agata, fondatoredello “Sportello dei Diritti”, che fa proprie le giuste considerazionidegli esperti, non potranno non arrivare dalla ricerca e dallaprevenzione. I dati economici presentati al congresso dal dottor RamonLuengo-Fernandez e da un’equipe dell'Università di Oxford inInghilterra hanno tenuto conto dei costi diretti per cure e perfarmaci non rimborsati per l'assistenza pazienti e dei costicomplementari e indiretti connessi con la perdita di produttività acausa dei periodi di malattia richiesti dai lavoratori, mortalitàprematura, e dalla necessità di assistenza dei pazienti per i qualispesso i parenti sono costretti a chiedere periodi di aspettativa oanche a lasciare il lavoro. Lo studio è stato realizzato in 27 paesi dell'Unione Europea nel 2009.I dati derivano da varie fonti, tra cui l’Organizzazione Mondialedella Sanità (OMS), l'OCSE e i ministeri della salute. Gli studiosi hanno riportato cifre dettagliate per quattro principalitipi di tumore (delle neoplasie del polmone, della mammella, dellaprostata e del colon-retto). Sulla base dei dati analizzati èrisultato che gli stati con i più alti costi pro capite sono quellidel Nord Europa e l'Europa centrale, mentre quelli più bassi neipaesi che hanno aderito più di recente nell'Unione europea e hannomantenuto più bassi livello di reddito. Il costo per le cure più bassoè stato osservato in Lituania, con 32 euro pro capite, mentre i piùelevati in Germania con 165 euro pro capite a fronte di una media pertutta l’eurozona di 97 euro. Tra le principali tipologie di cancro, quello al seno è il più costosoin termini di spesa sanitaria con 6 miliardi di euro all'anno, cherappresenta il 13% dei costi complessivi delle spese sostenute. Maquello che pesa di più in termini economici generali è il cancro alpolmone con 19 miliardi di euro, di cui 10 miliardi a causa dellamortalità prematura. Tra gli obiettivi dichiarati della ricerca vi è quello di agevolare ilconfronto dei pesi economici delle diverse malattie in modo che leistituzioni possano decidere sui vari livelli dei fondi destinati allaricerca. A tal fine è necessaria in Europa una migliore informazionesui dati epidemiologici, sull'utilizzo delle risorse e l’analisi deicosti unitari. In questo frangente di crisi globale gli specialisti hanno rivolto laloro attenzione per verificare ciò che accadrà nei paesi in maggioredifficoltà, tra cui Grecia, Spagna ma aggiungiamo anche l’Italia, dovesi sono resi necessari pesanti tagli alla spesa pubblica. I ricercatori temono, infatti, che tali politiche di riduzione dellaspesa sanitaria potranno avere effetti molto negativi se lerestrizioni riguarderanno programmi di prevenzione e di screening. L’appello, quindi, dello “Sportello dei Diritti” è rivolto al governoaffinché alla luce delle conclusioni di quest’importante studio, evititagli in questi programmi e rivolga le attenzioni della spending –review su altri settori.

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