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Newsletter CNF n. 100 2_10_2012

Incompatibilità, niente iscrizione all’albo forense per il lavoratore dipendente-Risposta a quesito dell’Ufficio studi

 

La riforma delle professioni non ha fatto venir meno la incompatibilità tra iscrizione all’albo e rapporto di lavoro dipendente. Dunque gli Ordini dovranno rigettare eventuali richieste di iscrizione.
In questi termini si è espresso l’Ufficio studi del Cnf in risposta ad un quesito avanzato dall’Ordine di Firenze.
Secondo la risposta, rinvenibile sul sito del Cnf, le nuove norme (Articolo 3, comma 5 bis del decreto legge Cresci-Italia 138/2011; e l’articolo 2 del Dpr 137/2012) non hanno comportato l’abrogazione delle norme attuali sulle incompatibilità né in quanto esplicitamente prevista né per effetto di una nuova regolamentazione incompatibile con la legge professionale.
Il principio del libero accesso alla professione, infatti, non è di per sé suscettibile di rimuovere le norme che disciplinano l’accesso alla professione, comprese la cause di incompatibilità che possono intendersi come “limitazioni all’accesso determinate per legge e inerenti a motivi imperativi di interessi pubblici”, espressamente ammesse dal Dpr 137.
Questi motivi, rileva l’Ufficio studi, ben possono individuarsi nella protezione della indipendenza e libertà professionale dell’avvocato e nell’interesse dell’assistito al corretto esercizio della professione.
A conferma del fatto che le norme vigenti in materia di incompatibilità non siano state abrogate, l’Ufficio studi richiama gli stessi lavori preparatori del Dpr 137/2012, laddove la prima versione del regolamento recava una espressa previsione un materia di incompatibilità la cui formulazione avrebbe dato al quesito esito diverso. Previsione poi non confermata dal Governa nella stesura definitiva del regolamento.
Vai alla risposta a quesito sull’attuale regime delle incompatibilità


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Parametri, il tribunale di Varese: nessuna vincolatività per il giudice che può ricalcolare il compenso in modo che risulti congruo all’attività prestata

 

Interessante e opportuna la sentenza del 26 settembre scorso della prima sezione civile del Tribunale di Varese che, nel liquidare le spese legali in una causa relativa a un decreto ingiuntivo, ha chiarito che i parametri non sono vincolanti per la liquidazione delle spese e dunque il giudice può provvedervi rifacendosi ad altri criteri (anche alle vecchie tariffe in caso di incarichi espletati prima dell’entrata in vigore dei parametri) per rendere congruo il compenso dell’avvocato.
La sentenza del Tribunale di Varese segue quelle del Tribunale di Cremona, che ha sollevato questione di legittimità costituzionale per riduzione irragionevole dei compensi degli avvocati e del Tar Lombardia, per la quale con il dm parametri la liquidazione del compenso deve essere complessiva, senza distinzioni tra diritti e onorari
Leggi la sentenza del Tribunale di Varese 26_9_2012 n. 1252


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Il presidente Alpa al congresso dell’Ucpi, la presa di distanza del consigliere segretario Mascherin sui parametri, il ruolo centrale degli avvocati nella consulenza alle imprese: la voce dell’Avvocatura sui media questa settimana
La stampa e il web hanno dato grande risalto al duro intervento del presidente Alpa al congresso dell’Unione delle camere penali, nel quale il presidente del Cnf ha evidenziato come le supposte riforme in materia di giustizia e professioni attuino un rovesciamento della Costituzione
Rassegna stampa Alpa, Costituzione tradita 30_9_2012
Parametri, finalmente il Sole 24 Ore fa i conti e conferma l’ingiustificata e indiscriminata riduzione dei compensi legali. Commento del consigliere segretario Mascherin Sole 24 Ore, Avvocati: compensi sotto i vecchi minimi 1_10_2012
Il ruolo centrale degli avvocati nella consulenza alle imprese nell’articolo di Affari&Finanza di Repubblica, con l’intervento del consigliere Berruti
Affari&Finanza (la Repubblica), Avvocati consulenti d’impresa 1_10_2012
Il Mondo pubblica un ampio articolo ricostruisce le critiche dell’avvocatura e le adesioni delle altre categorie professionali alla riforma delle professioni, evidenziando anche alcune ragioni “personali” tali adesioni.
Il Mondo, Avvocati contro il resto del mondo 30_9_2012

 

Testo Articolo 4

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A cura dell’Ufficio Comunicazione e Media
in collaborazione con l’Ufficio studi

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